GALDIERI, Michele
Paola Campi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1902 da Rocco, giornalista e poeta, e da Maria Cozzolino. Frequentò inizialmente la facoltà di medicina, quindi, nel 1923, alla morte del padre, [...] ".
Del 1930 è la rivista Tutto dipende da quello (Roma, compagnia Riccioli - Primavera): in quest'occasione, essendosi ammalato il capocomico, il G. prese il suo posto per un breve periodo, riscuotendo un buon successo anche come attore. Nel 1931 ...
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I vitelloni
Stefano Todini
(Italia/Francia 1953, bianco e nero, 104m); regia: Federico Fellini; produzione: Lorenzo Pegoraro per Peg/Cité; soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli; [...] diversa è lo scrittore Leopoldo, la cui unica possibilità di successo artistico giunge dall'incontro con un attempato capocomico che però gli rivolge proposte ambiguamente viziose. Più esile Riccardo, pronto a puntare sui cavalli piuttosto che a ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] o il grottesco Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini, in cui disegna efficacemente il ruolo del capocomico di una compagnia di avanspettacolo di provincia. Nel 1952 avvenne l'incontro con Totò sul set di Totò e le donne ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a San Giorgio di Piano (Bologna) il 22 febbraio 1921 e morta a Roma il 23 marzo 1994. Assurse a notorietà internazionale per i film interpretati con la regia del [...] . Un personaggio del tutto diverso, ancora per Lattuada, affiancato stavolta da Fellini, fu quello della fida compagna del capocomico Peppino De Filippo in Luci del varietà (1950); Rossellini trasformò invece la M. nella povera borgatara di cui si ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] Cesare. Gli anni delle leggi razziali finirono per essere quelli della formazione sul campo, alla bottega di importanti capocomici come Wanda Capodaglio e Luigi Cimara. Proprio quest’ultimo, con il suo stile recitativo scarno e impostato su ...
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Melnati, Umberto (propr. Raimondo)
Monica Cardarilli
Attore cinematografico e teatrale, nato a Livorno il 17 giugno 1897 e morto a Roma il 30 marzo 1979. Tra gli interpreti più caratteristici della commedia [...] , di Giorgio Pastina; Quartieri alti, 1945, di Mario Soldati), M. fu assorbito per qualche anno da un ritrovato impegno di capocomico. Dai primi anni Cinquanta tornò a essere una presenza assidua nel cinema d'intrattenimento (tra gli altri film, Miss ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] Riso amaro di Giuseppe De Santis (cfr. Gassman, 1981, pp. 68-69). Nella stagione 1947-48 formò compagnia da capocomico, con Evi Maltagliati: chiamò molti ex dell’Accademia e rappresentò novità come Erano tutti miei figli di Arthur Miller, diretto ...
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ALMIRANTE, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Tunisi il 31 agosto 1884 da Nunzio e da Anna Dall'Este. Il padre, direttore di compagnia e discreto attore, che si trovava in Tunisia per una lunga tournée, [...] guerra, fu scritturato dalla compagnia Gandusio e vi rimase per un triennio, perfezionando, spesso in contrasto con lo stile del capocomico, la sua fisionomia di attore. Dopo il grande successo personale, ottenuto in L'uomo che incontrò se stesso di ...
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GIANNINI, Ettore
Claudia Campanelli
Nacque a Napoli il 15 ott. 1912 da Emilio e Luisa Nicolardi. Figlio di un avvocato, compì studi regolari, conseguendo la laurea in giurisprudenza. Abbandonata l'idea [...] sui palcoscenici italiani la nuova concezione europea del teatro di prosa, che sostituiva all'autorità del mattatore-capocomico quella di un direttore esterno, ideatore dello spettacolo e insieme guida di tutti gli attori.
Contemporaneamente, nel ...
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Caprioli, Vittorio
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 agosto 1921 e morto ivi il 2 ottobre 1989. Interpretò film appartenenti a generi assai diversi, ottenendo [...] padrone, tutto va bene) di Jean-Luc Godard; dal viscido Erode di Il Messia (1976) di Rossellini fino allo scalcagnato capocomico di L'ultima scena (1988) di Nino Russo.
Aveva esordito come regista con un libero adattamento del romanzo Ferito a morte ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...