CELEBRANO, Camillo
Mario Rotili
Figlio di Francesco, non se ne conosce la data di nascita, ma si hanno notizie della sua attività tra il 1780 e il 1828. Evidentemente formato dal padre, ne fu dignitoso [...] ; C. Lorenzetti, L'Accademia di Belle Arti di Napoli (1752-1952), Firenze 1952, pp. 191, 292; E. Romano, La porcellana di Capodimonte, Napoli 1959, pp. 116, 124, 146, 187, 188, 190; G. Morazzoni-S. Levy, Le porcellane italiane, Milano 1960, p. 126; F ...
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ALBANO, Salvatore
Maria Gambino
Scultore calabrese, nato ad Oppido Mamertina il 27 maggio 1839 (v. Brutiurn, cit. in bibl.). Di umili origini, esordì come intagliatore in legno. A diciannove anni andò [...] principe Umberto, in segno di stima, gli ordinò una statua in marmo rappresentante Mosè che spezza le tavole della Legge (ora a Capodimonte). Sempre nel 1865 l'A. conseguì il primo premio dell'Accademia di Napoli per un Cristo nell'Orto. Nel 1867 si ...
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GUERRA, Camillo
Maura Picciau
Nacque a Napoli il 21 maggio 1797, secondo di cinque figli, da Pasquale e Angela d'Angelo. Il padre, capocantiere degli scavi di Pompei, proveniva da una famiglia di artisti [...] stile: è suo, infatti, il dipinto datato 1855 e normalmente ascritto a Camillo, Fermezza nella fede cristiana (Napoli, Museo di Capodimonte: Guerra jr., p. 55), in cui una matrona romana e un uomo anziano, in carcere, sono colti in atto di preghiera ...
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DE FRANCESCO, Beniamino
Stefano Marconi
Nato a Barletta intorno al 1815, secondo i cronisti dell'epoca si recò in giovane età a studiare pittura a Napoli. Dai documenti dell'archivio allievi dell'accademia [...] tendenza alla documentazione obiettiva e puntuale della veduta, l'artista, in opere come Paesaggio (1837; Napoli, Museo di Capodimonte), definiva le forme, anche se in modo tutt'altro che esclusivo, per valori e toni mediante il caratteristico tocco ...
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BOSCHETTO, Giuseppe
Anna Barricelli
Nacque a Napoli nel 1841 da una famiglia di commercianti che secondò le sue aspirazioni pittoriche e ottenne che egli fosse ammesso, giovinetto, nello studio di G. [...] 1865, esposto pure alla Promotrice di Napoli (attualmente disperso); Lucrezia Borgia che regge il papato, del 1866, al Museo di Capodimonte di Napoli (bozzetto a olio alla Galleria d'arte moderna di Milano). Clienti che visitano il patrono, del 1867 ...
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GRAZIA, Leonardo, detto il Pistoia
Roberto Cannatà
Figlio di Matteo di Nardo fu battezzato l'8 nov. 1503 nella cappella di S. Michele in Cioncio a Pistoia (Bisceglia, p. 100).
Matteo di Nardo (1474-1544), [...] al 1524 (Leone de Castris, 1996, p. 86, che segnala una copia di mano del solo G. nei depositi di Capodimonte).
Al periodo romano sono state ricondotte le tre tavole, raffiguranti tutte la Madonna con Bambino e s. Giovannino (Galleria Borghese, nn ...
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PALIZZI, Nicola
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Nicola. – Figlio di Antonio e di Doralice del Greco, fratello di Giuseppe, Filippo e Francesco Paolo, nacque a Vasto, in Abruzzo, il 20 febbraio [...] di una quercia, oltre che con due opere di gusto posillipista, Grotta Bonea e Sarra nelle vicinanze di Cava (Napoli, Museo di Capodimonte), per cui ottenne una medaglia piccola d’oro e l’acquisto da parte del re per 250 ducati. Nel 1851 espose nella ...
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Pittore (Vasto 1818 - Napoli 1899). Rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca, P. abbandonò lo stile accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di animali, in sintonia [...] più cospicui di opere di P. si trovano nella Galleria d'arte moderna a Roma e in quella del museo di Capodimonte a Napoli. Tra i suoi allievi si ricorda specialmente F. P. Michetti. ː Furono pittori anche i suoi fratelli: Giuseppe (Lanciano 1812 ...
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Pittore e architetto (Piacenza 1691 circa - Roma 1765). Cresciuto nell'ambiente dei Bibbiena, fu poi allievo (1711-18) di B. Luti a Roma, dove scoprì il paesaggio classico; fu suggestionato anche da G. [...] cerimonie, vedute architettoniche reali o fantastiche e rovine: a Parigi, Louvre, Interno di S. Pietro (1730); a Napoli, Museo di Capodimonte, Corteo di Carlo III in piazza S. Pietro (1745) e Ricevimento di Gregorio XIV a Carlo III (1746); a Hartford ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] appannaggio per un Simone cavaliere, probabilmente lo stesso M. che firmò la tavola (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte) rappresentante S. Ludovico di Tolosa, canonizzato nel 1317, che incorona il fratello Roberto. La ieraticità della figura ...
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capodimonte
capodimónte agg. e s. m. [dal nome di Capodimonte, località napoletana sede di una manifattura], invar. – 1. agg. Di oggetto di porcellana prodotto a Napoli nella fabbrica fondata nel sec. 17º da Carlo III di Borbone nel quartiere...
buen retiro
‹bu̯én ...› locuz. spagn. (propr. «buon ritiro, buon asilo»). – 1. In origine, nome di un possedimento reale, con celebre parco, nei pressi di Madrid, ove Carlo di Borbone trasferì (1759) la fabbrica di porcellane di Capodimonte....