FERRABOSCO (Ferabosco, Forabosco, Feraboschi), Martino
Valentino Ciancio
Originario di Capolago (Codelago, Lugano; cfr. Beltrami, 1926; Donati, 1939) e non di Napoli come si è detto (Gori Gandellini, [...] 1811), si formò nell'ambito artistico ticinese e fu attivo a Roma tra il secondo e il terzo decennio del XVII secolo.
Iniziò la sua attività come stuccatore, scultore e restauratore di statue antiche e, ...
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MANNI
Micaela Mander
Famiglia di marmisti e scultori originari di Rovio, sopra Capolago in Canton Ticino, specializzati nell'intarsio e intaglio marmoreo, attivi tra il XVII e il XIX secolo nei territori [...] ticinese e bergamasco, spesso a fianco di importanti famiglie di scultori e architetti quali i Caniana e i Fantoni.
Il capostipite, Andrea figlio di Pietro, è documentato nel 1638 in S. Maria Assunta a ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] . Non esistono documenti neppure sul luogo di nascita, ma negli atti notarili si dichiara sempre nativo di Capolago, villaggio sulla riva meridionale del lago di Lugano, presso Bissone.
Maggiore dei quattro fratelli Pompeo, Alessandro, Girolamo ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] 175v). In base a tutto ciò si può anzitutto escludere che il M. fosse originario della Lombardia settentrionale (Bissone o Capolago), come già ritenuto (Muñoz, p. 3; Riccoboni, p. 140; Nava Cellini, 1966); e avanzare altresì l'ipotesi di una nascita ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] scuipture" (in Riflessioni sui miei contemporanei, a cura di E. Somarè, Milano 1945, p. 352); il Gioberti, che nel Primato (Capolago 1846, p. 257) prendeva ad esempio il B. come "la cima dell'eccellenza nel bello scultorio"; il Delécluze (1855), che ...
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