DEMETRIO I Sotere di Siria (Δημήτριος Σωτήρ)
M. Borda
Secondo figlio di Seleuco IV Filopàtore.
Mandato a Roma ancor fanciullo come ostaggio (175 a. C.) al posto dello zio Antioco IV Epifane, dopo la [...] , conquistando Antiochia e facendo uccidere Antioco V (162). Il suo titolo fu riconosciuto dal senato (160). Ariarate V di Cappadocia, da lui cacciato dal trono, gli pose contro, come pretendente al trono di Siria, Alessandro Baia, presunto figlio di ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] C. Walter, Art and Ritual of the Byzantine Church (Birmingham Byzantine Series , 1), London 1982; N. Thierry, Haut Moyen Age en Cappadoce. Les églises de la région de Çaruşin, 2 voll., Paris 1983-1984; O. Demus, The Mosaics of San Marco in Venice, 2 ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] sotto la guida del vescovo Eusebio, e poi, insieme al fratellastro Gallo, nella villa imperiale di Macellum in Cappadocia, dove passò sei anni sotto una severissima vigilanza: studiò filosofia e retorica e fu educato alla fede cristiana. Ritornato ...
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MARCELLO d'Ancira
Vescovo di questa città, nel sec. IV, prese parte al concilio di Nicea e a quello di Tiro in cui difese sant'Atanasio; il sinodo filoariano di Costantinopoli (335 o 336) lo Condannò [...] (il che questi fece nel Contra Marcellum e nel De eccles. theologia) al suo scritto contro il retore ariano Asterio di Cappadocia. Esiliato da Costanzo II, si recò a Roma, dove presentò un simbolo che fu riconosciuto come ortodosso dagli Occidentali ...
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Nato in Sardegna, fu per qualche tempo lettore nella chiesa di Roma e quindi eletto vescovo di Vercelli nel 345. Per il suo atteggiamento contrario alla politica ariana di Costanzo (v. arianesimo) fu esiliato [...] (355-356) prima a Scitopoli e poi in Cappadocia. Solo nel 361 l'editto di Giuliano l'Apostata lo rese alla libertà. Morì nel 370 (o 371?) e la Chiesa lo venera come martire. Secondo S. Girolamo (De vir. ill., XCVI) avrebbe tradotto in latino i ...
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MESOPOTAMIA, Provincia romana (Μεσοποταμία, Mesopotamia)
G. C. Susini
Con questo nome venne rettamente designato dai Romani il territorio compreso tra il Tigri e l'Eufrate e la fascia costiera sul Golfo [...] della Sophene e della Gordyaea, talvolta ad essa parzialmente annessi, talvolta sottoposti alla giurisdizione provinciale della Cappadocia e dell'Armenia, più spesso lasciati in condizioni di relativa autonomia e affidati a dinastie locali.
Entro ...
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TURCHIA (XXXIV, p. 534; App. I, p. 1072; II, 11, p. 1046; III, 11, p. 998)
Elio Migliorini
Marco Villani
Francesco Cataluccio
Aldo Gallotta
Machteld J. Mellink
La T., come per il passato, è stata [...] Keban e ad Arslantepe presso Malatya (v., in questa App.).
Per il Bronzo antico si sa che grandi città esistevano a KültepeKanish in Cappadocia (T. e N. Özgüç, dal 1948, in corso), ad Acemhöyük (N. Özgüç, dal 1962, in corso), a Topaklı (P. Meriggi, L ...
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Usurpatore dell'Impero di Oriente (m. 989). Nipote dell'imperatore Niceforo II, dal successore Giovanni I Zimisce fu confinato in Amasia. Fuggito nel 971 e proclamato imperatore dai suoi partigiani, fu [...] , ebbe il comando delle truppe contro Barda Sclero che si era ribellato (978), e lo costrinse alla fuga. Ribellatosi anch'egli e acclamato imperatore in Cappadocia (987), fu affrontato in battaglia da Basilio II ad Abido (989) e cadde nella mischia. ...
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TRACHEOTOMIA (ted. Luftröhrenschnitt)
Vittorio Puccinelli
Operazione chirurgica che consiste nell'incidere il tubo tracheale in una zona al disotto della laringe per ottenere che l'aria penetri nei bronchi [...] , viene attribuita ad Asclepiade di Bitinia (che la chiamò laringotomia); fu bene descritta da Antillo, fu nota ad Areteo di Cappadocia, ad Avicenna, ad Avenzoar. Nel sec. XVI tornò in onore con A. Benivieni e N. Habicot; Marco Aurelio Severino e ...
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BELLONA
A. de Franciscis
Divinità romana connessa con la guerra (Bellum) e con Marte.
In un primo tempo fu soltanto una personificazione, ma verso la metà del IV sec. a. C. appare come una figura divina [...] sabina Nerio e, negli ultimi decenni della Repubblica, venne identificata con Ma, divinità orientale venerata a Comana, in Cappadocia; più tardi fu identificata con la Virtus. Ciononostante B. non divenne oggetto di sincretismo e non perdette mai la ...
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cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...
nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.