FORNOVO, Giovanni Battista
Bruno Adorni
Nacque a Parma il 2 dic. 1530 da Giovanni Antonio, intagliatore, allievo di M.A. Zucchi, e Caterina. Fu battezzato due giorni dopo avendo come padrino il canonico [...] G.B. F., in L'Architettura cronache e storia, settembre 1969, pp. 322-341; L.W. Partridge, Vignola and the villa Farnese at Caprarola I, in The Art Bulletin, LII (1970), pp. 82 n. 3, 87 n. 46; B. Adorni, L'architettura farnesiana a Parma 1545-1630 ...
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ZANGUIDI, Jacopo
Valentina Catalucci
Jacopo Zanguidi, detto il Bertoia (non conosciamo il significato del soprannome), nacque a Parma il 25 luglio 1544 da Giuseppe Zanguidi e dalla moglie Sarra (Ronchini, [...] più solide e armoniose e i colori sono orchestrati con maggior maestria, a causa del contatto con le opere dei fratelli Zuccari a Caprarola.
Tra l’ottobre e il dicembre 1569 Bertoia fu forse di nuovo a Parma; è poi documentato il suo arrivo in città ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Taddeo
Maddalena Spagnolo
Primogenito del pittore Ottaviano e di Antonia Nari, nacque a Sant’Angelo in Vado, nel ducato di Urbino, il 1° settembre 1529: la data [...] artistica ma forse anche perché il Farnese, che con Marcantonio da Mula selezionava i pittori per Pio IV, lo voleva a Caprarola (Vasari, 1568, 1881, p. 96; F. Zuccari, ibid., nota 2). La sua Donazione di Carlo Magno si discosta dagli altri affreschi ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] Z. e Dante, a cura di C. Gizzi, Milano 1993 (in partic. I. Faldi, L’ opera di F. Z. nel Palazzo Farnese di Caprarola, pp. 75-82); M.G. Aurigemma, Lettere di F. Z., in Rivista dell’Istituto nazionale d’archeologia e storia dell’arte, XVIII (1995), pp ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] di Loreto in Roma, in Quaderni d. Istit. di storia dell'architettura, 1968, nn. 79-84, pp. 1-40; Id., Sul giardino grande di Caprarola, ibid., 1969, nn. 91-96, pp. 3-46; Id., Nuovi documenti e qualche ipotesi su G. D., in Palladio, XX (1970), pp. 1 ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] problema del palazzo Farnese di Piacenza, in Palladio, XI (1961), pp. 41-55; I. Faldi, Gli affreschi del Palazzo Farnese di Caprarola, Milano 1962, pp. 6-9; Encicl. Ital., XXV, pp. 345-347, sub voce Vignola, Giacomo Barozio da; U. Thieme-F. Becker ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] ), Firenze 1931, pp. XXIX, XLIV, 42, 189, 237 s., 287 ss., 341, 350, 511; C. Totonelli, Il cardinal A. F. e Caprarola, in Aurea Parma, XXIII (1939), pp. 143-146; M. Antonelli, Memorie farnesiane a Montefiascone, in Arch. della Deput. romana di storia ...
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ANGUILLARA, Francesco
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Nacque nella prima metà del secolo XV da Everso, barone dello Stato della Chiesa e accanito avversario dei papi, e da Francesca Orsini. Nel 1464, alla morte di Everso, ereditò [...] Paolo II; ciononostante, sempre insieme con Deifobo, assalì e conquistò subito dopo (all'inizio del 1465?) Caprarola, allora tornata momentaneamente in possesso della famiglia dei prefetti di Vico, nemica ereditaria degli Anguillara. Invano Paolo ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] il papa la riconciliazione e la ottenne a buon mercato. Il F. perdonò il governatore di Roma che andò a chiedergli scusa a Caprarola davanti a una gran folla, e il papa perdonò il F. che gliela chiese a sua volta in concistoro.
Fu una riconciliazione ...
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CIONE, Giovan Pietro
Mario Bencivenni
Figlio di Taddeo e originario di Lugano, il C. fu attivo, come scultore e architetto, nei primi tre decenni del XVI sec. in alcumimportanti centri dell'Umbria. [...] 1513: Rossi, 1877).
Spostatosi a Spoleto nel 1515, realizzò la sua opera più nota, probabilmente su disegno di Cola da Caprarola: la cella campanaria e la guglia poligonale del campanile del duomo.
Il campanile, costruito nel XII secolo a lato della ...
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