DI BIANCHI (de Bianchi, Bianchi), Giovanni Battista
Christina Riebesell
Nacque da Ambrogio nel 1520 (?) a Saltrio (Varese). Non si conosce nulla sulla sua giovinezza e sulla sua formazione. Come risulta [...] nel 1577. Al pari di questo, ebbe casa in via Giulia, nei pressi di ponte Sisto.
Nell'agosto del 1579 completò per Caprarola un'antica statua, oggi perduta, di Leda, del tipo della Leda di Timoteo, che venne utilizzata come statua di fontana. Fulvio ...
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FORNOVO, Giovanni Battista
Bruno Adorni
Nacque a Parma il 2 dic. 1530 da Giovanni Antonio, intagliatore, allievo di M.A. Zucchi, e Caterina. Fu battezzato due giorni dopo avendo come padrino il canonico [...] G.B. F., in L'Architettura cronache e storia, settembre 1969, pp. 322-341; L.W. Partridge, Vignola and the villa Farnese at Caprarola I, in The Art Bulletin, LII (1970), pp. 82 n. 3, 87 n. 46; B. Adorni, L'architettura farnesiana a Parma 1545-1630 ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] schema pseudocentrale dovuto all'adozione dell'ellisse in luogo del cerchio. Il card. Alessandro Farnese commissionò al V. il palazzo di Caprarola (1559-64) e la chiesa del Gesù a Roma. Nel primo lo schema pentagonale della pianta è del Sangallo; ma ...
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Architetto (Roma 1570 - ivi 1655). Figlio di Adriano (m. 1597), architetto e pittore di Norcia, a Roma dal 1550 circa, R. si formò presso D. Fontana, rimanendo poi fedele a schemi manieristici di matrice [...] (S. Giovanni in Laterano, capp. Colonna, 1606-11); nel 1620 iniziò la chiesa di S. Teresa degli Scalzi a Caprarola. Dopo aver lavorato prevalentemente al nord (Bologna, S. Lucia dei Gesuiti, 1623; Parma, copertura dell'Annunziata, 1634-36), nel ...
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Pittore e incisore (Firenze 1555 - Roma 1630). Si formò a Firenze con Santi di Tito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza [...] lateranense) e in dimore private (palazzo Pallavicini Rospigliosi, palazzo del Quirinale, Villa d'Este a Tivoli, palazzo Farnese a Caprarola). Fecondo incisore, eseguì numerose serie di acqueforti, privilegiando scene di caccia e di battaglie. ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] di Loreto in Roma, in Quaderni d. Istit. di storia dell'architettura, 1968, nn. 79-84, pp. 1-40; Id., Sul giardino grande di Caprarola, ibid., 1969, nn. 91-96, pp. 3-46; Id., Nuovi documenti e qualche ipotesi su G. D., in Palladio, XX (1970), pp. 1 ...
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CIONE, Giovan Pietro
Mario Bencivenni
Figlio di Taddeo e originario di Lugano, il C. fu attivo, come scultore e architetto, nei primi tre decenni del XVI sec. in alcumimportanti centri dell'Umbria. [...] 1513: Rossi, 1877).
Spostatosi a Spoleto nel 1515, realizzò la sua opera più nota, probabilmente su disegno di Cola da Caprarola: la cella campanaria e la guglia poligonale del campanile del duomo.
Il campanile, costruito nel XII secolo a lato della ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] del fratello (1566) terminò tutti i lavori da questo lasciati incompiuti (a Trinità dei Monti, nei palazzi Farnese di Roma e di Caprarola, a S. Marcello, nella Sala Regia in Vaticano). Lavorò inoltre in Villa d'Este a Tivoli (1566-72); a Roma in S ...
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Pittore francese (Parigi 1733 - ivi 1808). Pittore di rovine e di paesaggi in cui li tono archeologico si fonde con l'elemento fantastico grazie a una viva sensibilità agli effetti di luce e al gusto, [...] G. P. Pannini e da G. B. Piranesi, da cui riprese l'elemento visionario (La scala a chiocciola del Palazzo Farnese a Caprarola, 1764 circa, Parigi, Louvre) e con il quale ebbe comuni interessi (Vedute di Cori). Fu in rapporto anche con Fragonard: i ...
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GUJ, Enrico
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 15 apr. 1841 da Giovanni Augusto, ingegnere, e da Rosa Aloisi. Avviato alla professione paterna, conseguì nel 1864 la laurea in ingegneria nell'Università [...] 114, 117 s.; V. Melaranci, Genzano di Roma: la città, i monumenti, Genzano 2001, pp. 120-127; G. Fatica, Vignola a Caprarola: restauri e prospettive, in Le fabbriche di Jacopo Barozzi da Vignola. I restauri e le trasformazioni, Milano 2002, pp. 61-68 ...
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