Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] ad affidarsi ciecamente all'autorità del capo e a indirizzare la loro aggressività verso qualche nemico immaginario ('caproespiatorio'). Il totalitarismo altro non è che la manifestazione estrema della società di massa. Affiorano già qui alcuni ...
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Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] siano stati eventi corali su cui si è formata una memoria collettiva tenace, e che, intorno a ciò, si sia creato un caproespiatorio, il giovane che aveva ucciso il soldato tedesco per difendere la sorella (pp. 251-75).
I casi di Bellona e di Caiazzo ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] del parricidio quale evento genetico della civiltà, arriva a sostenere che il religioso ha per oggetto il meccanismo del caproespiatorio: la sua funzione è quella di perpetuare o di rinnovare gli effetti di questo meccanismo, di mantenere, cioè, la ...
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Memorie dalla guerra civile
Giovanni Contini
Questo saggio si occupa di come è stato elaborato il ricordo da parte dei sopravvissuti alle stragi e da parte di repubblichini e partigiani. Da parte di [...] massacro: i superstiti piangevano i loro morti in un contesto pieno di gioia per la fine della guerra. Un caproespiatorio era dunque tanto più necessario.
Concludendo, si può dire che la memoria orale delle stragi ci fornisce importanti informazioni ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] ebbe ripercussioni pesanti nella vita della città (mercanti ridotti in povertà, il duca Vitale II Michiel indicato come caproespiatorio e assassinato), è di solito ricondotta al contesto dei nuovi rapporti politici mediterranei (i due Imperi che ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] gli piacea di fare il martire.
Altrove, giustamente il De Sanctis protesta contro il vezzo di volerne fare «il caproespiatorio per tutti». Era un «liberale romano» (ci spiega), e voleva alludere all’ambiente cattolico della vecchia Italia, in cui ...
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Morte e successione costantiniana
Richard W. Burgess
Quando, il 1° marzo 317, Costantino proclamò Cesari i due figli e il nipote, quanti avevano vissuto i turbolenti decenni della tetrarchia dovettero [...] L’esercito fu utilizzato per uccidere Giulio Costanzo, Dalmazio, Optato e Annibaliano e di sicuro anche altri, facendo poi da caproespiatorio per la loro morte. Quelli che non si trovavano in città, come Ablabio, vennero braccati e uccisi da sicari ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] ; ma ciò avvenne in circostanze tali che resero il regime parlamentare e la stessa Germania di Weimar il caproespiatorio di quasi tutte le recriminazioni conseguenti alla sconfitta.
Malgrado la vittoria nominale, il regime parlamentare italiano ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] dire per la famiglia ‘mediterranea’, motore immobile di un numero incalcolabile di nequizie e, allo stesso tempo, caproespiatorio fondamentale di tutte le mancanze registrate nello sviluppo dell’area. All’esaltazione di una famiglia nord-occidentale ...
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Pena
Massimo Pavarini
di Massimo Pavarini
Pena
Introduzione: alcune utili distinzioni
Pene di fatto e pena legale
Una nozione sociologica di pena che si limiti a coglierne i profili descrittivi si [...] criminoso, la coesione della comunità onesta nei confronti del deviante messa in luce dalle teorie antropologiche del 'caproespiatorio' (v. Reiwalt, 1948) e della 'società punitiva' (v. Alexander e Staub, 1929), la reintegrazione sociale attraverso ...
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capro
s. m. [lat. caper -pri]. – 1. Il maschio della capra domestica, detto più comunem. becco; nell’uso poet. anche il capriolo: Saltar veggendo i c. snelli e i cervi (T. Tasso). 2. C. espiatorio: in senso proprio (anche, meno com., c. emissario),...