CARAVITA, Domenico
Carla Russo
Figlio di Nicolò, famoso giureconsulto napoletano e di Giulia di Capua, nacque presumibilmente intorno all'anno 1670, a giudicare dall'età che gli era attribuita al momento [...] della sua morte. Si formò in un ambiente culturale - qual'era quello che frequentava, alla fine del '600, la casa paterna nel quartiere dei Vergini a Napoli - impregnato delle dottrine razionaliste e anticurialiste. ...
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CARAVITA, Filippo
Salvatore Fodale
Nacque, probabilmente a Napoli, da Nicolò e da Giulia di Capua, ma se ne ignora la data.
Nel 1707, all'ingresso nel Regno napoletano delle truppe austriache, ricopriva [...] la carica di regio consigliere, dalla quale venne sospeso, per effetto del provvedimento generale adottato da Carlo VI d'Asburgo il 31 luglio nei confronti di tutti i dignitari e funzionari nominati dal ...
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Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] politico del secolo XIII. P. delle V., Roma 1928. Sulla sua opera letteraria e in particolare sul suo stile epistolare: F. Di Capua, Lo stile della curia romana e il " cursus " nelle epistole di P. delle V. e nei documenti della cancelleria sveva, in ...
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. Il nome di Campani ha nell'antichità due significati: secodo l'uno, ristretto, indica gli appartenenti alla confederazione di Capua, secondo l'altro, più lato, designa gli abitanti della Campania. Nel [...] IV a. C. troviamo in Campania ben sei stati: le tre città greche di Cuma Dicearchea e Napoli e le tre leghe di Capua, Nola e Nocera; ciò che spiega la vittoria dei Romani, più che i difetti delle organizzazioni statali o del carattere degli abitanti ...
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ARECHI (Arechisi; nelle fonti, Arechisi o Arechis o Arichis)
Piero Fiorelli
È ricordato come giudice della città di Capua tra il 949 e il 960, sotto Landolfa ???.
Il 25 ott. 949, nel capitolo del monastero [...] il primo documento della lingua italiana: il giudicato del marzo 960, noto per antonomasia come " placito d'A." o " placito di Capua ". Sono parti in causa l'abate Aligerno e un certo Rodelgrimo d'Aquino; oggetto della controversia è la proprietà di ...
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Archeologo (Palermo 1841 - Roma 1914); da giovane combatté nell'esercito garibaldino al Volturno e a Capua. Prof. di archeologia nell'univ. di Palermo, direttore del Museo Nazionale di Palermo e degli [...] scavi della Sicilia occid., studiò la numismatica siciliana (Le monete delle antiche città di Sicilia, 1867-1922), le cretulae, i piombi, i suggelli bizantini. Per primo illustrò i monumenti del Ceramico ...
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LANDOLFO (Landolfo il Vecchio)
Luigi Andrea Berto
Non è nota la data di nascita di L., avvenuta probabilmente intorno all'ultimo decennio dell'VIII secolo. Nessuna informazione è pervenuta sui suoi genitori [...] -64, 74; Beneventan ninth century poetry, a cura di U. Westerbergh, Stockholm 1957, p. 37; N. Cilento, Le origini della signoria di Capua nella Longobardia minore, Roma 1966, pp. 32, 69, 71, 82-90, 155; G. Musca, L'emirato di Bari, 847-871, Bari 1967 ...
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Cronista ebreo, nato a Capua nel 1017; si trasferì a Oria, donde la sua famiglia proveniva. La data della sua morte è ignota. A Oria scrisse nel 1054 in ebraico il Sēfer Yūḥāsīn, cronaca nella quale raccoglie [...] le memorie pervenutegli tradizionalmente intorno ai suoi avi a partire dalla metà del sec. IX. La cronaca contiene elementi leggendarî, nla ci fornisce anche molte notizie storiche sulle comunità ebraiche ...
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HYDRIS ("Υδρις)
G. Scichilone
Satiro raffigurato su una coppa del Pittore di Brygos proveniente da Capua e conservata a Londra nel British Museum (Inv. E 65). Sull'esterno di essa H. è rappresentato [...] mentre con altri tre satiri, Terpon, Barakchos e Styon, assale Hera ed Iride (v. Brigos, Pittore di).
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, I, 2, c. 2770; J. D. Beazley, Red-fig., p. 247, n. 13; F. Brommer, ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., non far niente; trascorrere le ore nell’o.;...
cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza di alto livello tecnico non...