L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] scomparsa della letteratura religiosa etrusca, di cui preziosi frustuli sono il liber linteus di Zagabria e la "tegola" di Capua, e, in generale, italica, per cui essa ci è nota soprattutto attraverso le informazioni tramandate da autori greci e ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] m 42,30, largo 40, alto 3,60; tre celle, prostilo, corinzio; età di Vespasiano: C. I. L., v, 4312; Arch. Anz., 1938, p. 625.
Capua: Tac., Ann., iv, 57; Suet., Tib., 70; Cal., 57; M. Cagiano de Azevedo, loc. cit., p. 14 ss.; U. Bianchi, loc. cit., p ...
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PEGASO (Πήγασος)
E. Paribeni
Nell'arte figurata della Grecia antica, i due motivi paralleli del cavallo alato e di P. - quest'ultimo è a volte rappresentato senz'ali - si affiancano e si incrociano sino [...] sarcofagi, tra cui quello notissimo di Atene in cui altre note immagini statuarie sono introdotte, quali l'Afrodite di Capua, il Diomede ecc. Il rilievo Spada propone un momento di quieto accoglimento, quasi di sospeso idillio. P. beve profondamente ...
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Vedi CENTCELLES dell'anno: 1959 - 1973
CENTCELLES (v. vol. ii, p. 475)
H. Schlunk
A partire dal 1959 sono state fatte nuove campagne di scavi e ricerche, che hanno servito a chiarire l'aspetto e la storia [...] appartenenti alle prime costruzioni. Per l'ordinamento dei mosaici conosciamo finora soltanto paralleli in oriente, da Bagawat, Capua e Ravenna, mentre in Roma la partizione verticale e il fondo azzurro definiscono l'immagine. L'ordine iconografico ...
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L'etruscologia
Mauro Cristofani
La disciplina, che ha come oggetto d'indagine la civiltà degli Etruschi, si è affrancata dallo studio dell'antichità classica, di cui costituiva un settore collaterale, [...] a Pyrgi (1964), la prospettiva eminentemente regionalistica si è ampliata grazie ai rinvenimenti effettuati in Campania (Capua, Pontecagnano, Sala Consilina), in Romagna (Verucchio), nella regione padana (Mantova), fino ad Aleria in Corsica. Gli ...
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L'Italia preromana. I siti dell'area medio-adriatica: un panorama esemplificativo
Franca Parise Badoni
Alessandra Caravale
Adele Campanelli
Alfedena
di Franca Parise Badoni
Antica città (gr. Αὐφιδήνα; [...] valli della Vibrata e del Salinello, 4, 1, Pescara 1996, pp. 165-96.
B. Grossi, Su alcuni recipienti in bronzo dalle necropoli di Capua e di Campovalano, in BA, 37-38 (1996), pp. 13-24.
G. Colonna - L. Franchi dell’Orto (edd.), Eroi e Regine. Piceni ...
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Vedi ACROTERIO dell'anno: 1958 - 1994
ACROTERIO (ἀκρωτήριον, acroterium "sommità", "estremità")
A. Andrén
La parola greca ἀκρωτήριον pare che sia stata usata qualche volta per indicare tutto il frontone [...] ., a. più o meno rassomiglianti a quelli che abbiamo trovato in Grecia, in Asia Minore, in Sicilia e nella Magna Grecia. Da Capua proviene un numero di a. centrali a disco, eguali ad altri trovati a Cuma, e decorati ciascuno con una testa di Medusa o ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] dalle favisse contenenti gli ex voti più antichi (v. bothros); in ambiente campano, la s. del Fondo Patturelli di Capua (molte statue in tufo rappresentanti una dea kourotròphos). Ad una divinità matronale è probabilinente dedicata anche la s. di ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] che, tenendo presenti anche i luoghi di maggiore rinvenimento, si possono localizzare, per quanto riguarda l'Italia, a Taranto ed a Capua.
Peraltro in questo periodo furono anche diffusi l'a. con gemma incastonata e lo scarabeo.
Nella vita romana l'a ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo. [...] Komites für den XVI. archäologischen Kongress, Pleskau 1914", Berlin 1914, pp. 57-96.
J. Werner, Die byzantinische Scheibenfibel von Capua und ihre germanischen Verwandten, AArch 7, 1936, pp. 57-67.
A. France-Lanord, M. Fleury, Das Grab der ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., non far niente; trascorrere le ore nell’o.;...
cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza di alto livello tecnico non...