TANIT
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. Fu la principale divinità dell'Africa settentrionale preromana, e particolarmente di Cartagine. La sua origine sembra anzi sia stata libica, e il suo culto, secondo un'ipotesi, sarebbe stato [...] , seduta in groppa a un leone. Un tempio della dea sorse in Roma - probabilmente non prima del regno di Caracalla - sul fianco settentrionale del Campidoglio; nel cuore, dunque, della città, e, precisamente, vicino all'antico e venerato santuario di ...
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Auriga era chiamato chiunque guidasse, uomo o donna, casualmente, per professione, liberto, schiavo o proprietario. I cocchieri erano più spesso designati dal nome del veicolo: p. es., cisiarius da cisium [...] v'era l'auriga Eutychus, per i cui cavalli i pretoriani dovettero costruire una stalla. Anche L. Vero, Commodo, Caracalla, Geta, Elagabalo ebbero grande predilezione per l'aurigatio e gli aurighi. Sebbene di solito i premî degli aurighi fossero di ...
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TUBURSICO (Thubursicu)
Pietro Romanelli
Due città nell'Africa portavano in antico questo nome, di origine libica.
La più importante, archeologicamente, è Thubursicu Numidarum, presso le sorgenti del [...] città vicine, ed era forse il nome della regione. Civitas peregrina dapprima, fu fatta municipio da Settimio Severo e Caracalla, forse nel 205, colonia nel 261 da Gallieno, donde il suo nome di municipium Septimium Aurelium Severianum Antoninianum ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] al 659 a.C. Cfr. C.M. Odahl, Constantine and the Christian Empire, cit., p. 232.
14 D.C., LXXIV 14.
15 Caracalla: h.A. Caracalla I 7. Si veda S. Bassett, The Urban Image of Constantinople, Cambridge 2004, pp.18-22 per la città severiana. Per Licinio ...
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Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto [...] liberi dell’Italia e nel 49 a.C. anche ai Transpadani. Nel 212 d.C., con la Constitutio Antoniniana, l’imperatore Caracalla concesse la c. a tutti gli uomini liberi dell’Impero, ponendo con ciò le premesse per una successiva eclissi della nozione ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] svilita nella componente di metallo prezioso: al posto del denaro fu introdotto l’antoniniano, dal nome di Caracalla, Antoninus, in lega migliore; con Caracalla fu probabilmente alterato anche il rapporto tra le m. d’oro e d’argento, che fino allora ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] in modo da dare l'impressione di un arco estradossato, così come è fatto nell'arco di Druso a Roma, nell'arco di Caracalla in Tebessa e nel Colosseo; criterî similari furon seguiti negli archi di Augusto in Rimini e in quello dello stesso Augusto in ...
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MESOPOTAMIA (Μεσοποταμία "terra in mezzo a due fiumi")
Pietro ROMANELLI
Adriano ALBERTI
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Denominazione greca (che appare dapprima usata nel sec. IV a. C.) del territorio dell'Asia Anteriore bagnato [...] tranquilla: Settimio Severo stesso dovette prendere di nuovo le armi nel 198-199 contro i Parti; la guerra riarse sotto Caracalla, che fu ucciso, mentre essa durava, presso Edessa: Macrino venne alla pace, per la quale la Mesopotamia restò provincia ...
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È un'ordinanza emessa dal magistrato, dal pontefice massimo, più tardi dal principe, che stabilisce una certa linea di condotta obbligatoria per i cittadini. Non dunque ogni manifestazione di volontà del [...] si riferisce all'amministrazione, ma talune hanno per oggetto anche la procedura e il diritto privato (per l'editto di Caracalla, v. caracalla; per l'editto di Milano, v. costantino; per l'editto di Teodorico, v. teodorico; per l'editto longobardo, v ...
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Vedi COPIE e COPISTI dell'anno: 1959 - 1994
COPIE e COPISTI (ν. vol. Il, p. 804)
C. Gasparri
Il fenomeno della riproduzione consapevole di una invenzione figurativa più antica, nella pittura come nella [...] Traiano: C. Gasparri, Die Gruppe der Sabinerinnen in der Loggia dei Lanzi in Florenz, in AA, 1979, p. 524 ss. - Terme di Caracalla: C. Gasparri, Sculture dalle Terme di Caracolla e di Diocleziano, in RIA, VI-VII, 1983-1984, p. 133 ss.; M. Marvin, art ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...