ROSARI (Rosario), Virgilio
Giampiero Brunelli
ROSARI (Rosario), Virgilio. – Nacque a Spoleto nel 1499, terzogenito di Pierantonio, notaio. La famiglia era pienamente compresa nella nobiltà municipale: [...] Paolo III. Dal successore Giulio III fu creato vescovo di Ischia il 27 agosto 1554. Quindi, salito al soglio pontificio il cardinale Carafa il 23 maggio 1555 (con il nome di Paolo IV), fu nominato vicario di Roma. Il breve di nomina, datato 6 luglio ...
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Comune della prov. di Caserta (36,5 km2 con 38.653 ab. nel 2008). Centro agricolo e industriale.
Ricordata la prima volta nel 774 come villa, si trasformò nel Medioevo in prospero centro agricolo. Gli [...] Angioini la infeudarono nel 1390 al francese Carlo Artus, gli Aragonesi nel 1465 ai Carafa che la tennero in loro dominio con il titolo ducale per oltre tre secoli. ...
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Quirinale, Palazzo del Palazzo ubicato a Roma, in posizione dominante sulla piazza omonima, la cui costruzione fu fatta iniziare da papa Gregorio XIII nel 1574 su una preesistente villa del card. Ippolito [...] d'Este, che a sua volta aveva ristrutturato l’edificio con vigna appartenente al card. Oliviero Carafa, dotandolo di un giardino monumentale. Divenuta la residenza estiva dei papi già nel 1582 e fino al 1870, vi lavorarono successivamente F. Ponzio, ...
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PETILIA Policastro (A. T., 27-28-29)
Giuseppe Isnardi
Paese della Calabria in provincia di Catanzaro, posto a 400 m. s. m. su un alto sperone roccioso sulla via del boscosissimo Gariglione; è la bizantina [...] Polycastron, presa e latinizzata dai Normanni nel 1065, poi feudo dei Ruffo, dei Carafa, ecc. Dopo il 1860 ebbe nel nome l'aggiunta di Petilia, spettante piuttosto a Strongoli (v.). Sulle pendici silane a O. del paese è il santuario della S. Spina, ...
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GAMBACORTA, Gaetano
Eugenio Di Rienzo
, Gaetano. - Nacque a Napoli il 9 febbr. 1657, in un’illustre famiglia di origine pisana, da Francesco, principe di Macchia, e da Eufemia Spinelli.
I Gambacorta [...] G. la via dell’esilio. Arrivato, tra mille traversie, stanco e malato, sulla costa della Puglia, riuscì a imbarcarsi insieme col Carafa dal porto di Trani, per raggiungere in un primo momento la costa dalmata e poi Venezia. Qui il 12 novembre furono ...
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ELEONORA d'Aragona, duchessa di Ferrara
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1450 da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli (allora duca di Calabria) e da Isabella Chiaramonte.
Incerta è la data della nascita: [...] . 9-20, 24-28, 31; G. Gruyer, L'art ferrarais a l'époque des princes d'Este, Paris 1897, ad Indicem; T. Persico, Diomede Carafa, Napoli 1899, pp. 98-101, 148 s., 261-296; A. Luzio-R. Renier, Coltura e relazioni letterarie d'Isabella d'Este, in Giorn ...
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PAGAGNOTTI, Benedetto
Giorgio Caravale
PAGAGNOTTI, Benedetto. – Nacque a Firenze intorno al 1443 da Cristoforo dell’Opera.
Emise la professione domenicana a S. Marco il 23 agosto 1461. Diversi anni [...] e ai seguaci del generale Milanesi, di stendere una relazione sull’accaduto. La vicenda si concluse con una mediazione dello stesso Carafa.
Dopo l’arresto e i primi due processi a Savonarola il papa indirizzò proprio a Pagagnotti la lettera con cui ...
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FRANCO, Nicolò
Franco Pignatti
Nacque il 13 o il 14 sett. 1515 a Benevento da Giovanni, di umili condizioni. Forse dopo avere intrapreso studi giuridici, il F. si dedicò alle lettere. Si stabilì a Napoli [...] lo stipendio e visse per suo conto in condizioni misere.
L'elezione al soglio pontificio nel giugno del 1555 di Gian Pietro Carafa, Paolo IV, riaccese le sue speranze; al F. sembrò di poter contare sull'appoggio di due nipoti del papa, Giovan Iacopo ...
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MALVITO (de Sumalvito), Tommaso
Valerio Da Gai
È sconosciuta la data di nascita di questo scultore originario di Como, attivo nella seconda metà del XV secolo (Filangieri).
Dopo un probabile tirocinio [...] lombarde, come l'altare Miroballo a S. Giovanni a Carbonara (Causa, pp. 119 s.; Abbate, 1992, p. 16) e la Tomba di Diomede Carafa a S. Domenico Maggiore (Morisani, 1941, p. 8; Causa, pp. 118-120).
In un documento del 4 genn. 1479 è citato presso il ...
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ARAGONA, Francesco d'
Silvano Borsari
Ultimo dei sei figli legittimi di Ferdinando, I di Napoli e di Isabella di Chiaromonte, nacque il 16 dic. 1461. Della sua educazione si occuparono Antonio di Sessa [...] (ricordato come suo maestro nel 1471) e Rutilio Zeno; ma un'influenza notevole la esercitò Diomede Carafa, che per lui scrisse un memoriale ricco di consigli, specie di carattere militare. Nel 1476 l'A. s'imbarcò a Manfredonia diretto in Ungheria, ...
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teatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. – 1. letter. Di Chieti; abitante della città di Chieti (comunem. chietino). 2. a. Teatini o padri t., gli appartenenti all’ordine di chierici regolari fondato nel 1524...