NENNA, Pomponio
Angelo Pompilio
– Figlio di Giovanni Battista, letterato e giurista, e di Laura Violante, fu battezzato nella cattedrale di Bari il 13 giugno 1556.
Il padre, cortigiano di Bona Sforza, [...] a Roma, al servizio di Francesco Borghese duca di Rignano, fratello del papa regnante Paolo V e zio di Diana Vittoria Carafa, dedicataria del libro precedente.
Pochi mesi dopo, il 25 luglio 1608, morì a Roma (Franchi 2006, p. 295).
Della presenza di ...
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MINALI, Donato Matteo. –
Massimo Carlo Giannini
Si ignorano la data e il luogo di nascita del M., originario di Bellano, nel territorio dell’arcidiocesi milanese.
Le prime notizie disponibili lo vedono [...] Pio V di rompere con alcuni orientamenti di Pio IV, che aveva voluto l’infamante condanna a morte dei nipoti di papa Carafa, la cui riabilitazione papa Ghislieri volle in omaggio alla memoria di Paolo IV, suo antico patrono.
Il M. morì in carcere a ...
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FONTANELLA, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno al 1612 probabilmente a Napoli, dove condusse la sua breve esistenza e svolse la sua attività letteraria.
Non sono noti i dati essenziali della [...] seconda, del 1638 e assai più ampia, è divisa in tre libri: il primo (e in effetti tutta l'opera) è offerto ad Anna Carafa, principessa di Stigliano e viceregina del Regno di Napoli; il secondo a don C. Pinello marchese di Galatane; il terzo a don G ...
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FRULLANI, Cesare (Ceseri)
Michele Di Sivo
Nato nel 1535 da Pierantonio, nella zona del Padule di Fucecchio nella Valdinievole, fu il fattore di Castelmartini per il granduca Francesco I de' Medici. La [...] riscattare dimostrando la sua capacità amministrativa. Il F. accenna alle vicende che lo coinvolsero nel periodo della guerra dei Carafa e racconta che un padre agostiniano gli predisse il carcere e si rivolse a lui ricordandogli la sua milizia in ...
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DELLA VALLE, Fantino
Paolo Cherubini
Nacque a Traù in Dalmazia, nella prima metà del sec. XV; secondo il Gliubich appartenne alla nobile famiglia traguriense dei Cipriani. Non si hanno notizie sulla [...] spedizione delle bolle.
Il D. morì a Roma verso la fine del 1474, dopo essere divenuto familiare del cardinale Oliviero Carafa, che gli dedicò una iscrizione nella basilica di S. Maria Maggiore e si occupò di fare eseguire i suoi lasciti testamentari ...
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COSTANTINO, Michelangelo (Michele)
Antonio Castellano
Nato a Bitonto (prov. di Bari), forse alla fine del sec. XVI o all'inizio del sec. XVII, fu uno dei primi pugliesi addottorato a Napoli con il titolo [...] Aggera a Bitonto, realizzata nel 1643. Nel 1651, al servizio del capitolo cattedrale, eresse nel duomo di Bitonto il mausoleo Carafa. Dopo il 1654, sulla strada per le Murge, progettò e diresse i lavori per il nuovo santuario rurale della Madonna ...
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Comune della prov. di Salerno (20,8 km2 con 45.958 ab. nel 2008). Il centro sorge allo sbocco del Sarno nella fertile piana dell’Agro Nocerino (colture ortofrutticole), a oriente del Vesuvio. Vi hanno [...] dal re Ruggero II. Assunto nel 1400 il nome di Nocera dei Pagani, fu feudo di alcune grandi famiglie (Acciaiuoli, Loffredo, Carafa, Pio di Savoia), fino all’abolizione della feudalità nel 1806 da parte del governo francese. Allora fu anche spezzata l ...
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Pittore (Canale, Serino, 1657 - Barra, Napoli, 1747). Allievo di suo padre Angelo, nel 1674 si trasferì a Napoli dove studiò con F. De Maria. Determinante per la sua formazione fu la lezione di L. Giordano, [...] ricca inventività (Trionfo di Carlo III di Borbone alla battaglia di Gaeta, Caserta, Palazzo Reale; Ritratto di Marzio Carafa, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). La sua attività ebbe notevoli riflessi, anche attraverso l'opera dei suoi allievi ...
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CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] episcopale vi fu assai limitata, tanto che l'Alberigo lo accusa di "infedeltà all'impegno preso nei confronti del Carafa".
Il giudizio sfavorevole di Clemente VII spiega perché sotto questo pontefice il C. non ottenne più incarichi politici autonomi ...
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CASOPERO, Giano Teseo
Mauro De Nichilo
Nacque a Cirò (l'antica Psychròn, donde il patrionimico Psicroneo) il 10 apr. 1509 da Agamennone, di famiglia un tempo ricca e nobile, originaria di Lecce, emigrata [...] amore di adolescente per una "Fastia" ventenne, sposa e madre, non altrimenti connotabile. Morto nel 1526 a Napoli don Andrea Carafa, conte di Santa Severina e delle terre vicine, fra cui Cirò, il C. pronunciò in paese dinnanzi al nuovo signore ...
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teatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. – 1. letter. Di Chieti; abitante della città di Chieti (comunem. chietino). 2. a. Teatini o padri t., gli appartenenti all’ordine di chierici regolari fondato nel 1524...