ANDREUCCI, Andrea Girolamo
Alberto Merola
Nacque a Viterbo il 13 nov. 1684 e fu ricevuto nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma il 25 ott. 1701. Compiuti gli studi al Collegio Romano, venne ammesso [...] 1771.
L'opera svolta dall'A. come direttore della congregazione dei sacerdoti - fondata a Napoli nel 1647 da Vincenzo Carafa e imitata a Roma pochi anni dopo per interessamento del pontefice Alessandro VII - è di grande interesse: la congregazione ...
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FRANCO, Niccolò
Giuseppe Fatini
Nato a Benevento il 13 settembre 1515, di modesta famiglia, tentò invano la fortuna a Napoli con una centuria di epigrammi latini in onore di Isabella di Capua, moglie [...] di mesi, entrò familiare del cardinale Morone, sfogandosi con violente pasquinate contro il morto Paolo IV e contro il cardinale Carlo Carafa. Intanto scriveva una Vita di Cristo e traduceva l'Iliade. Salito al trono Pio V, il F. fu scoperto nel 1568 ...
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POGGIO, Giovanni
Pio Paschini
Nacque a Bologna il 21 gennaio 1493, da Cristoforo segretario di Giovanni II Bentivoglio; viaggiò in Spagna e al suo ritorno sposò Lodovica Bibieni, dalla quale ebbe anche [...] in cui fu eletto Marcello II; nel conclave seguente solo per le insistenze del cardinale Farnese diede il suo voto al cardinal Carafa che fu Paolo IV. Si ritirò poi a Bologna, dove morì il 12 febbraio 1556, e dove fu sepolto.
Bibl.: Concilium ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] suo destino sarebbe stato invece del tutto diverso. Dopo un periodo di successo come predicatore, nel 1650 il generale Vincenzo Carafa lo nominava storico ufficiale. Le prove del suo talento le aveva dimostrate con l’operetta L’uomo di lettere difeso ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] movimento, che va dal 1555 al 1572, è contrassegnata dalla presenza sul soglio pontificio di due papi inquisitori, Gian Pietro Carafa (Paolo IV) e Michele Ghislieri (Pio V). Definire mite la repressione che questi due uomini di Chiesa avevano voluto ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] ., inoltre, insieme con Pietro Balbi, esortò il Filelfo a tradurre un estratto dalla Suida che fu dedicato al cardinale Oliviero Carafa. Proprio su istanza del Filelfo il G. compose una lunga lettera-trattato sul De origine Turcarum, che va con tutta ...
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CESI, Pier Donato
Agostino Borromeo
Nacque, non si sa se a Roma o a Todi, da Venanzio Chiappino e Filippa Uffreduzzi.
Intorno alla data di nascita sussiste qualche incertezza: mentre l'iscrizione sepolcrale [...] lasciati subornare e di avere dichiarato il falso. Sembra che il modo di procedere del C. sollevasse le proteste delle vittime dei Carafa, le quali ottennero che la causa fosse trasferita a Roma: fatto sta che di lì a pochi mesi, anche il C. faceva ...
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GALEOTA, Francesco
Marco Colletti
Nacque verso il 1446 a Napoli da Carluccio, dicendente da una famiglia della più antica nobiltà napoletana, ascritta al seggio di Capuana, e da una delle sue due mogli, [...] del G., Domizio), è presumibile che lo fosse già precedentemente; nell'agosto 1467 il G. compare al seguito di Diomede Carafa e molto prossimo dell'erede al trono, Alfonso duca di Calabria.
Le fonti tacciono fino al 1479 quando il G. accompagnò ...
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ORSINI, Virginio
Irene Fosi
ORSINI, Virginio. – Figlio di Ferdinando, del ramo di Bracciano, e di Giustiniana di Giannantonio Orsini del ramo di Sangemini, nacque, forse a Roma nel palazzo di Montegiordano, [...] , per rimpinguare le non floride finanze familiari, dal 1632 considerò la prospettiva del matrimonio fra il nipote e Anna Carafa, principessa di Conca e Stigliano, ma le trattative si infransero sul nascere per la debole posizione economica di Orsini ...
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DELLA CORNIA (Della Corgna, Della Corgnia), Fulvio (Fulvio Giulio)
Irene Fosi Polverini
Figlio di Francesco, detto Francia, e di Giacoma Ciocchi Del Monte, nacque a Perugia nel novembre 1517. Discordi [...] e, soprattutto, per aver fatto avvertire il fratello Ascanio, che si trovava a Velletri, dell'invio da parte di Giovanni Carafa di Papirio Capizzucchi per arrestarlo. Perduti i beni feudali di Castiglion del Lago, Castel della Pieve e del Chiugi, dei ...
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teatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. – 1. letter. Di Chieti; abitante della città di Chieti (comunem. chietino). 2. a. Teatini o padri t., gli appartenenti all’ordine di chierici regolari fondato nel 1524...