GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] successiva. A questo riguardo, a parte il tentativo di Nomura (1987) che sulla base della presenza di presunti caratteriarabi nella decorazione incisa lungo i margini della tavola crede di poter fissare la realizzazione dell'opera sul 1288-89 ...
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SESTINI, Domenico
Francesco Surdich
SESTINI, Domenico. – Nacque a Firenze il 10 agosto 1750. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Intraprese la carriera ecclesiastica vestendo l’abito degli scolopi [...] ) a Costantinopoli – all’epoca capitale dell’Impero ottomano –, dove apprese la lingua turca – che allora era scritta con i caratteriarabi e che egli traslitterò con un efficace sistema di sua invenzione – e dove fu testimone di una peste devastante ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] di Sicilia di G.L. Castelli e Giglio, principe di Torremuzza; poiché non conosceva ancora l'arabo, furono C.G. von Murr e O.G. Tychsen a leggere i caratteriarabi ricamati nelle maniche del "camice" che aveva vestito il cadavere di Federico II.
Il 7 ...
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DE GREGORI, Giovanni e Gregorio
Tiziana Pesenti
Fratelli, nacquero a Forlì intorno all'anno 1450. La loro paternità è incerta: in due documenti Giovanni risulta infatti figlio di un Gregorio morto prima [...] latini di Horologium breve o Septem horae canonicae: questa edizione costituisce il primo libro stampato in Europa con caratteriarabi. Gli ultimi titoli di Gregorio - un Erodiano volgare e Las siete partidas di Alfonso il Saggio, editore Lucantonio ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] famosa opera istorica d'Ibnu Khaldùn…, Firenze 1834), per il quale chiese a F. Del Furia il prestito dei caratteriarabi della Biblioteca Laurenziana (lettera da Firenze, 9 genn. 1834, in Firenze, Biblioteca nazionale, Palat. DelFuria 82, 137, 5), e ...
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VECCHIETTI, Giovanni Battista
Mario Casari
– Nacque a Cosenza nel 1552, da Francesco, mercante di nazione fiorentina, e da Laura di Tarsia, nobildonna cosentina.
Fu erudito orientalista, viaggiatore [...] fece aiutare da studiosi locali nella trascrizione dei testi biblici dal giudeo-persiano al persiano scritto in caratteriarabi. Contestualmente ne intraprese la versione latina, ma questa parte del lavoro pare incompiuta e dispersa. Informato della ...
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PAGANINI, Paganino
Angela Nuovo
PAGANINI, Paganino. – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo stampatore ed editore, figlio di Gasparo, attivo a Venezia, Salò e Toscolano Maderno tra [...] a Toscolano..., a cura di C. Simoni, Brescia 1995, pp. 81-98; G. Vercellin, Venezia e l’origine della stampa in caratteriarabi, Padova 2001, pp. 28-33; D. Fattori, Democrito da Terracina e la stampa delle Enneades di Marco Antonio Sabellico, in La ...
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MARRACCI, Ludovico
Lisa Saracco
– Nacque a Torcigliano di Camaiore il 6 ott. del 1612, secondogenito di Antonio e Margherita di Michele Marracci. Nel 1627, a Lucca, entrò a far parte della Congregazione [...] lamine (lastre di piombo incise con caratteriarabi rinvenute nel 1595 vicino a Granada) della Madre di Dio, Roma 1939, pp. 392 s.; C.A. Nallino, Le fonti arabe manoscritte dell’opera di L. M., in Id., Raccolta di scritti editi ed inediti, II, ...
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CALLIGARIS, Luigi
Enrico De Leone
Figlio di Antonio e di Anna Macario, nacque a Barbania (Torino) "negli ultimi anni dell'impero napoleonico", come egli stesso afferma nelle sue Memorie senza precisare [...] cattedra di elementi di lingue orientali".
A Torino riuscì anche a mettere su una tipografia con caratteriarabi per poter dar vita a una rivista in arabo sussidiata dal governo. Agli studi unì la passione per i cavalli delle cui razze pregiate curò ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] muove solo sulla scena oltremondana, giacché questa ha gli stessi caratteri di verità della scena mondana. Di quel ch'era stato Belacqua Il Libro della Scala e la questione delle fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, Città del Vaticano 1949; G ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...