(dal tardo lat. aciarium, cfr. acies ferri "tempratura"; fr. acier; sp. acero; ted. Stahl; ingl. steel).
Definizione e classificazione. - I prodotti ferrosi commerciali contengono quantità più o meno grandi [...] poco la tempra si chiamano ferri. Ma poiché questi caratteri variano continuamente con l'aumentare del tenore di carbonio, decorato di arabeschi incisi). Tale industria rimase nelle mani degli Arabi anche dopo la conquista cristiana; ma l'arte di ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] e quella del cotone, entrambe probabilmente introdotte dagli stessi Arabi. Dalla Sicilia queste coltivazioni si diffusero qua e là che va messa in evidenza, perché i suoi caratteri derivano più particolarmente dal perturbamento della guerra e perché ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] al Rās en-Naqūrah.
Geologia e morfologia. - I caratteri complessivi del rilievo sono relativamente semplici e permettono di o villaggi che furono distrutti dalle invasioni persiane ed arabe del secolo VII, le chiese hanno resistito agl'incendî ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] la più breve e incisiva formula, che compendia i caratteri proprî della Bibbia, è il principio e la ragione della Claromontanus). Perciò si usano anche, per gli unciali, numeri arabici preceduti dallo zero. Per ovviare a quel difetto e per dare ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] dal greco), ecc. Il carattere usato nelle iscrizioni nabatee è quello che diede poi origine all'arabo (v. alfabeto; arabi: Scrittura).
Di caratteri e lingua nabatea sono i graffiti numerosissimi ma brevissimi (per lo più nomi seguiti da formule di ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] The book of St Albans, di Juliana Bernes.
La tipografia in Inghilterra dopo il sec. XV. - Nel Cinquecento W. de Worde adoperò, oltre al gotico, caratteri tondi e arabi (1528), e un corsivo copiato da quello di Aldo, più minuto; Richard Pynson impiegò ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] su pali, nell'isola di Madagascar; come introduzione asiatica (araba o indiana), su quasi tutta la costa orientale del continente, dalle foci dello Zambesi a Massaua. Ma inoltre, con caratteri di maggiore antichità (a giudicare dalle numerose varietà ...
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.
La colonizzazione fenicia. - La storia della colonizzazione può a buon diritto, come vuole la tradizione, iniziarsi con gli stanziamenti fenici. Poiché, se anche l'immenso estendersi della nostra conoscenza [...] se non in casi isolati, la forma di stanziamenti di singoli gruppi di Arabi lontani dalla sede nazionale, ma è invece la rapida conquista d'un vasto più economico-fondiarî adottati, rivestiva i caratteri della colonizzazione interna più che dell' ...
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Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] e l'indice cefalico si abbassa (31 = 1.648 e 78.2, Leys e Joyce): ma poco sappiamo dei caratteri fisionomici. Si ritiene che nell'Arabia centrale, e fra i nomadi, sia largamente rappresentato il tipo samaritano; ma è opinione poco documentata e anzi ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] e sistemi modali in Mashreq e in Maghreb
La m. araba presenta una notevole ricchezza di forme, strumenti musicali e stili. Un primo problema nella definizione dei caratteri di questo antico e ingente patrimonio viene dalla complessità terminologica ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...