VELLA, Giuseppe
Carlo Alfonso Nallino
Abate maltese, che nel 1782 era cappellano addetto al monastero benedettino di San Martino delle Scale presso Palermo.
Ivi esistevano pochi manoscritti arabi ora [...] a esistere ed esiste tuttora; per il "Consiglio d'Egitto" mons. Airoldi acquistò dalla tipografia bodoniana di Parma i caratteriarabi sino allora mancanti in Sicilia; per i dubbî sorti alla lettura del Codice Diplomatico, Rosario Gregorio si accinse ...
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PAGANINI, Paganino (De Paganinis)
Giannetto Avanzi
Tipografo bresciano vissuto tra la seconda metà del sec. XV e la prima metà del sec. XVI, capostipite della famiglia di tipografi di questo nome. Iniziò [...] l'attività in Venezia, che durò sino al 1518, epoca in cui stampò probabilmente la prima edizione del Corano in caratteriarabi, distrutta per ordine del papa. Nel 1517 fu certamente a Salò stampatore di due libri teologici e fu associato al figlio ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] sua struttura fondamentale, riflessi notevoli nella lingua. Si indica pertanto con persiano moderno la lingua persiana in caratteriarabi divenuta lingua comune delle genti iraniche al disopra della numerosa varietà degl'idiomi dialettali (v. iran ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] il misero tentativo di grammatica del Postel. Enrico III fonda nel 1587 una cattedra di arabo e sotto Enrico IV il Savary De Brèves porta i caratteriarabi a Parigi, dove poi sotto Luigi XIII sorge la stamperia di lingue orientali. Le biblioteche ...
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TIFĪNAGH
Francesco Beguinot
. Nome femminile plurale (il sing. è tafīneq con cui i Tuāreg designano la loro scrittura, e che propriamente significa "i caratteri". Mentre tutti gli altri Berberi, dimenticato [...] l'antico alfabeto libico, hanno adottato i caratteriarabi e questi usano quando scrivono nei loro dialetti, i Tuāreg invece hanno conservato una loro propria scrittura che in buona parte si riconnette con la scrittura libica della zona costiera (v. ...
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LACCADIVE (A. T., 93-94)
Herbert John Fleure
Isole coralline, che formano una catena da nord a sud, da una latitudine di circa 12°20′ N. a circa 10° (sulla stessa linea, più a sud, sono l'isola Minikoi, [...] di movimenti di emersione e sommersione.
Gli abitanti sono Moplah, cioè un incrocio arabo-indiano; la lingua parlata è un dialetto malayālam, scritto però con caratteriarabi. I Moplah sono da lungo tempo musulmani e sono stati quasi sempre autonomi ...
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MOPLA (o Moplah)
Carlo Alfonso Nallino
Forma usuale inglese per Māppilla, nome di una popolazione musulmana del Malabār (costa sud-ovest dell'India), che presume d'esser discendente da Arabi venuti a [...] già ebbero a fare esperienza i Portoghesi nella prima metà del sec. XVI. Parlano la lingua malayālam, che scrivono con caratteriarabi.
Bibl.: Oltre quella citata da T. W. Arnold, art. Māppillas, in Encyclopédie de l'Islām, ed. fr., III (1930), pp ...
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ZISA (dall'arabo al-‛azīz "il [castello] glorioso")
Francesco Gabrieli
Nome di un palazzo di Palermo, cominciato a costruire dal re normanno Guglielmo I il Malo (1154-1166) e compiuto dal figlio Guglielmo [...] stucco e musaico e di una sorgente d'acqua che dall'alto scende in un canale sul pavimento. Un'iscrizione in grandi caratteriarabi su stucco, posta ai lati dell'arco interno d'ingresso e per la prima volta interpretata esattamente da M. Amari (1870 ...
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Turchia
Anna Bordoni
Magalì Steindler
'
(XXXIV, p. 534; App. I, p. 1072; II, ii, p. 1046; III, ii, p. 998; IV, iii, p. 701; V, v, p. 604)
di Anna Bordoni
Popolazione
Secondo una stima delle Nazioni [...] La distribuzione della popolazione ha accentuato i suoi caratteri d'irregolarità: le maggiori concentrazioni demografiche si la cooperazione militare (aprile 1996) che la Lega degli Stati arabi denunciò come un atto di aggressione; d'altro canto, non ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] Il primo marabottino di Alfonso VIII di Castiglia era una imitazione del dīnār murābiṭ con leggende cristiane in caratteriarabi. Il dirhām è l'unità d'argento del sistema monetario arabo dall'inizio dell'Islam fino all'epoca mongola. I primi dirhām ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...