(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] sorta per il riconoscimento del nuovo re Roderico trassero profitto gli Arabi, stabilitisi a Tangeri fin dall’epoca del re visigoto Vamba . 8°-12°, è così detta perché i caratteri distintivi si vennero formando nell’ultimo periodo della dominazione ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] origine mediterranea ed etrusca, osco-umbra e greca.
Caratteri
I tratti grammaticali del l. originari e più Fiore, e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo insieme rappresenta l’ ...
Leggi Tutto
zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] dalla Cina (8,5) e dalla Russia (7,1). Paesi con abbondanza di giacimenti petroliferi, come l’Arabia Saudita, il Kazakistan, gli Emirati Arabi Uniti, l’Iran, sono pure importanti produttori di z. recuperato dai gas naturali e dai gas di raffinazione ...
Leggi Tutto
scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] l’Occidente latino conosce per la prima volta e che suscitano il suo entusiasmo: la medicina greca e araba, l’astronomia di Tolomeo, l’astrologia degli arabi e il ‘nuovo’ Aristotele. La vecchia logica tradotta da Boezio sin dalla metà del secolo si ...
Leggi Tutto
Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] e caratteristiche
La lingua y. adopera nella scrittura i caratteri ebraici, conformandosi all’uso semitico (omissione delle vocali mescola modi antichi ebraici, modi medievali europei, modi arabi, acquistando un sapore del tutto nuovo. In particolare ...
Leggi Tutto
Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] particolarmente rispetto al francese, il p. si individua per vari caratteri: conservazione di a accentata in sillaba aperta (prov. tal con un tipo di componimento della lirica araba, lo zagial, in arabo-andaluso volgare, che presenta un numero ...
Leggi Tutto
Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza.
Caratteristiche
La concisione è carattere [...] avevano i p. anche nella vita spirituale degli Arabi, sia in epoca preislamica, sia più tardi.
.-dialoghi, molto diffusi in Oriente, presuppongono personaggi per lo più fiabeschi con caratteri precisi (per es., «dammi il tempo e ti bucherò, disse il ...
Leggi Tutto
tipo Insieme di oggetti, elementi, individui conformi a un determinato schema o modello, aventi caratteri simili che li accomunano tra loro e insieme li distinguono da altri.
Biologia
Specie tipica è [...] dall’artigiano preistorico, che riunisce in sé tutti i caratteri essenziali dei diversi manufatti. L’adozione del concetto t. longilineo o dolicomorfo (per es., i cavalli purosangue, arabi, trottatori), animali di t. brevilineo o brachimorfo (per es ...
Leggi Tutto
Militare e uomo politico libico (Sirte 1942 - ivi 2011). Proveniente da una famiglia di beduini, nel 1965 si diplomò presso l'accademia militare di Bengasi. Fu fra i promotori del colpo di stato che il [...] opposizione di ispirazione islamica, Q. accentuò i caratteri autoritari del regime, favorendo al tempo stesso un a conclusione del quale venne istituita l'Unione del Maghreb arabo. Nel giugno 1994 firmò inoltre, insieme al presidente della Repubblica ...
Leggi Tutto
Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] queste lingue e civiltà orientali risale al Medioevo: ebraico e arabo furono studiati fin dal 13° sec. sia per motivi pratici è anch’essa specializzazione ottocentesca, seguita alla decifrazione dei caratteri cuneiformi (G. Fr. Grotefend e H.C. ...
Leggi Tutto
arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...