LEÓN (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
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Città della Vecchia Castiglia, oggi capoluogo di una Provincia; conserva nel nome il ricordo della sua origine romana. La città, che sorge a 838 [...] Nel resto il paesaggio riproduce in sostanza i caratteri della meseta castigliana, con strisce umide lungo le Ramiro III e Bermudo II, il regno fu invaso più volte dall'arabo al-Manṣūr e Bermudo II costretto a pagar tributo (per maggiori particolari ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] .l. si può esplicare in provvedimenti vertenti sui caratteri della lingua (o varietà di lingua) oggetto di Israele, ed è generalmente noto agli Israeliani di lingua madre yiddish o araba, ecc.
Altri paesi ove si sono attuati nel 20° secolo rilevanti ...
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SCARLATTINA (fr. scarlatine; sp. escarlatina; ted. Scharlachfieber; ingl. scarlet fever)
Mario Faberi
Malattia infettiva, contagiosa, del gruppo delle cosiddette "affezioni esantematiche", per la caratteristica [...] più risparmiati, perché forniti di un'immunità congenita transitoria. Tra gli Arabi e gl'Indiani è poco diffusa. Le razze anglosassoni, invece, dimostrano . Nelle forme che si presentano con caratteri di gravità potrà invece essere usato precocemente ...
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MORI
Giorgio Levi Della Vida
. Con questo nome (derivato dal latino Mauri) gli Spagnoli designarono gl'invasori musulmani che a partire dal 711 occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] , e che la civiltà, che sogliamo chiamare "moresca", è, nei suoi caratteri tipici, essenzialmente araba. Le differenze che tale civiltà presenta rispetto al resto della civiltà arabo-musulmana sono assai minori di quanto si pensasse un tempo; e di ...
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SARGASSI, Mare dei (A. T., 1, 2, 3)
Giuseppe Morandini
Al centro dell'Oceano Atlantico settentrionale, tra gli arcipelaghi delle Azzorre e delle Antille, s'incontrano ammassi fluttuanti, spesso assai [...] e lo ricordano Teofrasto e Avieno nelle loro opere; gli Arabi avevano percorso il Mare dei Sargassi già nella prima metà vulgare Ag. = S. III, O. Winge; esse hanno caratteri peculiari, specialmente dal punto di vista degli organi della riproduzione, ...
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PASIGRAFIA e PASILALIA (dal gr. πᾶσι "per tutti" γραϕή "scrittura" e λαλία "parlare")
Stefano La Colla
Il termine di pasigrafia fu creato nel 1797 da Joseph de Maimieux (1753-1820) come quello di pasilalia [...] di suoni pronunziabili. L'idea della pasigrafia è stata suggerita dai numeri arabi, che ognuno legge nella propria lingua, e dalla constatazione fatta dai missionarî, che i caratteri cinesi sono compresi da popoli, come il giapponese, che hanno un ...
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IBN KHALDŪN
Michelangelo Guidi
. Forma abbreviata del nome del celebre storico arabo ‛Abd ar-Raḥmān ibn Muḥammad ibn Khaldūn (quest'ultimo è nome del lontano capostipite della famiglia, passato dal [...] due tipi principali di vita associata, il nomade e il sedentario, i cui caratteri e le reciproche reazioni appaiono così chiari e ricchi di conseguenze nella storia della conquista araba e in quella dell'Africa del nord. In tali tipi di civiltà egli ...
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RÍO DE ORO (A. T., 109-110-111)
Attilio Mori
Territorio costiero dell'Africa occidentale che si estende lungo l'Atlantico a sud del Marocco, fino alla base della penisoletta che chiude a ovest la Baia [...] appena 32.000 ab., costituita di Mauri, prodotto d'incrocio di Arabi, Berberi e Negri, musulmani, parlanti uno speciale linguaggio e in . La regione, che nel suo complesso presenta i caratteri propri del Sahara, è costituita nell'interno da tavolati ...
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MOZARABI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Nome di origine piuttosto letteraria che popolare, col quale si designano i cristiani della Penisola Iberica i quali sotto il dominio musulmano assunsero [...] (arco a ferro da cavallo; capitelli con elementi visigotici, bizantini e arabi; intagli in pietra che ricordano quelli in legno delle popolazioni germaniche). Caratteri mozarabici si notano pure in manoscritti, in reliquiarî e in altri oggetti ...
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HARALD II Gormsøn, detto Blaatand (Dente azzurro), re di Danimarca
Sture Bolin
Figlio del re danese Gorm, apparteneva a una dinastia proveniente secondo ogni probabilità dalla Norvegia, che aveva conquistato [...] II non ebbe successo, quando nel 983 Ottone fu sconfitto dagli Arabi in Italia, H. riuscì a occupare le fortificazioni di confine è il più grande dell'antichità nordica. L'iscrizione in caratteri runici incisa su una pietra narra la conversione di H ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...