Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] la morte di Olimpio, che cadde in battaglia contro gli Arabi in Sicilia (652), Teodoro Calliopa divenne nuovo esarca d religiose con Bisanzio nelle vicende del sec. VII in Italia, in Caratteri del secolo VII in Occidente, II, Spoleto 1958, pp. 733- ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] presso i Greci, nel passaggio ai Romani, quindi agli Arabi e infine ai moderni.
Quando apparve chiaro che le il G., secondo una prassi invalsa, ottenuti dallo stesso Parrino i caratteri, continuò la stampa in casa propria. Gli ostacoli e gli equivoci ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] Gabrieli, nell’età giovanile (1945-55) proseguì i suoi studi di arabista: lavori sulla storia del califfato tra gli Omayyadi e gli Abbasidi, una storiografia semplicemente classicistica, «una sintesi di caratteri e valori, portando sul piano del più ...
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DELLA ROCCA, Bartolomeo, detto Cocles
Raffaella Zaccaria
Nacque, secondo quanto egli stesso afferma, a Bologna il 19 marzo 1467.
Le scarse notizie biografiche sul D. sono contenute soprattutto nella [...] astrali, le quali producono i segni più espressivi nei caratteri del volto e delle mani. Tuttavia il carattere teorico della Corbeil, Egidio Romano, Costantino Africano. tra gli scrittori arabi Alkindi, Abulmasar, Rasis e Avicenna. Per i suoi ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] ) di Barcellona, attivo come autore e traduttore di testi arabi in ebraico tra il 1277 e il 1291 circa. In l'attribuzione a J., dimostrata da Sermoneta, di una trascrizione in caratteri ebraici di alcuni brani della Divina Commedia (Purg., XVI, 73-76 ...
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LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] appare rilevante sul piano quantitativo, ma presenta caratteri di notevole originalità per l'ampiezza degli interessi i primi tre fascicoli che contengono le pp. 1-96 del testo arabo secondo il Laurenziano e il ms. Orientale 2073, da poco scoperto ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] , riproducono, a fianco della disamina dei caratteri ideografici del cinese rinvenuti su oggetti o pp. 558-572; pt. III, pp. 154-161; B. Lagumina, Il falso codice arabo-siculo, in Archivio storico siciliano, V (1880), pp. 233-302; G. Pitrè, La vita ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] d'Antona, il Bovo-Buch, in giudeo-tedesco traslitterata in caratteri ebraici, che uscì per i tipi del Fagio nel 1541.
e nel 1567 lo troviamo in qualità di professore di ebraico e di arabo nel Collegio. Dal 1568 al 1570 e poi nel 1577 risulta attivo ...
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DELFINO (Dolfin), Federico
Concetta Bianca
Nacque a Padova nel 1477, come suggerisce la maggior parte dei biografi, ad eccezione di Bernardino Baldi che lo chiama "gentilhuomo venetiano", volendo così [...] sphaerae (Venetia 1559), in un unico volume, utilizzando i caratteri di Paolo Manuzio e li dedicarono al cardinale Francesco Tournon, il D. discute le opinioni di Tolomeo, degli astrologi arabi come Albatenius, al-Farabi, Alcabizio (al-Qabisi), di ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] famiglia degli astrologi, latini, greci, ma soprattutto arabi, alcuni dei quali dai nomi quanto mai esotici , p. 652; III, p. 258; R. Bertieri, Calligrafi e scrittori di caratteri in Italia, Milano 1913, pp. 353-356; G. Medri, Le opere calligrafiche a ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...