Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] Paris 18312, pp. 1-118.
M. Lanci, Trattato delle simboliche rappresentazioni arabiche e della varia generazione de' musulmani caratteri sopra differenti materie operati, 3 voll., Paris 1845-1846.
O. Oudas, Essai sur l'écriture maghrebine, in Nouveaux ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] infine, si distingue dalle altre zone dell’isola per la presenza di numerosi ➔ arabismi, come [ˈkaɖːu] «secchio» < ar. qādūs, [kasiˈria] del Novecento ha riguardato la persistenza e i caratteri della grecità in Calabria. Secondo Rohlfs, la grecità ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] a sostegno dei giudici sardi contro gli Arabi segnò l’avvio della politica di penetrazione (arru[β]iu ~ ru[β]iu, ruiu «rosso»).
Nel consonantismo, caratteri fondamentali sono il trattamento delle velari latine, conservate a nord (kena, àkina ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] varietà – o insieme di varietà, dai caratteri linguistici non sempre univocamente descrivibili – usata 355.
Pellegrini, Giovanni Battista (1978), Terminologia marinara di origine araba in italiano e nelle lingue europee, in La navigazione mediterranea ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] origine mediterranea ed etrusca, osco-umbra e greca.
Caratteri
I tratti grammaticali del l. originari e più Fiore, e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo insieme rappresenta l’ ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] e caratteristiche
La lingua y. adopera nella scrittura i caratteri ebraici, conformandosi all’uso semitico (omissione delle vocali mescola modi antichi ebraici, modi medievali europei, modi arabi, acquistando un sapore del tutto nuovo. In particolare ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] sorta per il riconoscimento del nuovo re Roderico trassero profitto gli Arabi, stabilitisi a Tangeri fin dall’epoca del re visigoto Vamba . 8°-12°, è così detta perché i caratteri distintivi si vennero formando nell’ultimo periodo della dominazione ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] particolarmente rispetto al francese, il p. si individua per vari caratteri: conservazione di a accentata in sillaba aperta (prov. tal con un tipo di componimento della lirica araba, lo zagial, in arabo-andaluso volgare, che presenta un numero ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] queste lingue e civiltà orientali risale al Medioevo: ebraico e arabo furono studiati fin dal 13° sec. sia per motivi pratici è anch’essa specializzazione ottocentesca, seguita alla decifrazione dei caratteri cuneiformi (G. Fr. Grotefend e H.C. ...
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urdū Lingua ufficiale del Pakistan, usata, soprattutto a livello letterario e colto, anche nell’Unione Indiana. È una forma di hindī scritto in caratteri persiani con preferenza accordata a vocaboli persiani [...] e arabi. Sviluppatasi prima nei regni musulmani del Sud, dove era conosciuta come dakhnī, la lingua u. si diffuse anche nel Nord, specialmente nella zona di Delhi. ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...