- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] il 1950 si sviluppò un enorme interesse per gli acidi nucleici e per i meccanismi chimici della trasmissione dei caratteriereditari. Questi studi hanno portato rapidamente alla delucidazione della struttura e della funzione dei vari tipi di acido ...
Leggi Tutto
. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] dei caratteriereditari. Il termine cromosoma, usato originariamente per indicare dei corpi "colorati", che compaiono nel nucleo cellulare in divisione, ha assunto un significato più ampio. Si definisce cromosoma il filamento, costituito generalmente ...
Leggi Tutto
(I, p. 482; App. IV, I, p. 28)
L'a., e cioè la proprietà degli organismi di rispondere in maniera adattativa al variare dell'ambiente esterno, è stato già descritto sia nella sua componente genetica sia [...] base del processo di evoluzione. L'importanza del complesso dei caratteriereditari è evidente se si pensa che è dall'interazione tra suo complesso e fanno sì che di nuovo tutti i caratteri vengano passati al vaglio della selezione. Esistono anche dei ...
Leggi Tutto
UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] non si vuole certo negare che la nostra specie sia costituita da gruppi diversi l'uno dall'altro per determinati caratteriereditari; si vuole piuttosto dire che, poiché i criteri di distinzione tra questi gruppi non sono netti, la loro validità non ...
Leggi Tutto
Sistematica. - Le definizioni e delimitazioni degli ordini, famiglie, generi e specie nella classe degli Schizomiceti-raggruppante i batterî - sono periodicamente oggetto di revisione, soprattutto ai livelli [...] cellula, a nuove cellule ospiti che non sono lisate (M. D. Zinder e J. Lederberg). Si ha così il passaggio di caratteriereditarî da un b. all'altro. Alcuni fagi lisogeni trasportano solo un segmento di cromosoma determinato (esempio: il fago λ in E ...
Leggi Tutto
È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] di J. Watson e F. Crick, nell'aprile 1953, della struttura stereochimica dell'acido desossiribonucleico, portatore dei caratteriereditari e anello iniziale nella catena della sintesi proteica.
In una successiva conferenza del 1957 alla Society for ...
Leggi Tutto
WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] rinnovarsi periodicamente di generazione in generazione. I portatori dei caratteriereditarî sono i cromosomi, che contengono i "determinanti" dei varî caratteri. Nello sviluppo embrionale soltanto alcune cellule, capostipiti delle cellule germinali ...
Leggi Tutto
LEDERBERG, Joshua
Biologo americano, nato a Montclair, New Jersey, il 23 maggio 1925. Ha studiato all'università di Columbia, New York, e quindi a Yale con E. L. Tatum, ove ottenne la laurea di dottore [...] In collaborazione con N. D. Zinder, scoprì (1952) il fenomeno cui diede nome di trasduzione: cioè il passaggio di caratteriereditarî batterici da una cellula all'altra, per il tramite di un batteriofago lisogeno. Ha contribuito infine, con numerose ...
Leggi Tutto
genètica molecolare Disciplina scientifica focalizzata sullo studio della struttura e sulla funzione dei geni a livello molecolare; in particolare, la genetica molecolare studia il DNA e i suoi prodotti, [...] anni si è aggiunto un ulteriore livello di complessità nell’interpretazione dei meccanismi alla base della trasmissione dei caratteriereditari. Si è infatti osservato che in alcuni casi cambiamenti nella struttura del DNA e delle proteine a esso ...
Leggi Tutto
Cellula g. Ogni cellula dalla quale si origini un processo di riproduzione cellulare (detta anche gamete). Germigeno è il protoplasma da cui originano le cellule germinali. Epitelio g. Tratto dell’epitelio [...] W. His ammise (1874) nel blastoderma di pollo la presenza di abbozzi invisibili dei futuri organi. Plasma g. Lo stesso che idioplasma, termine introdotto da K.W. von Nägeli nel 1884 per indicare la parte del protoplasma sede dei caratteriereditari. ...
Leggi Tutto
ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa ereditaria. b. Che si trasmette o può...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...