In genetica, la partecipazione di numerosi geni nel controllo di un carattere. Dopo la scoperta delle leggi di Mendel si discusse lungamente se tutti i caratteriereditari obbedissero a tali leggi. Le [...] continuo (v. fig.). Le ricerche (1910) di H. Nilsson Ehle, di A. Lang e di altri hanno dimostrato che i caratteri quantitativi dipendono da numerose coppie di geni, ciascuna delle quali obbedisce alle leggi di Mendel. Ogni gene influenza lo stesso ...
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Naturalista e orticoltore (Dolgoe, Rjazan´, 1855 - Kozlov, od. Mičurinsk, 1935). Nel 1875, funzionario delle ferrovie, cominciò a fare modesti esperimenti che nel 1921 il governo sovietico gli permise [...] seguenti principî: inapplicabilità delle leggi di Mendel; possibilità di modificare i caratteriereditarî per mezzo di condizioni ambientali (ereditarietà dei caratteri acquisiti già ammessa nella teoria lamarckiana) o per mezzo della "ibridazione ...
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(XIV, p. 560)
Termine introdotto da F. Galton (1822-1911) nel 1883 nel libro Inquiries into the human faculty, per indicare il programma di miglioramento della specie umana attraverso matrimoni selettivi. [...] dell'e. classica, essa si limita al trattamento dei caratteri patologici, non alla ricerca dei caratteri ''migliori'', e solo di quelli che hanno modalità di trasmissione ereditaria chiaramente definite. L'aumento del ruolo del consultorio genetico ...
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Sotto il nome di biologia in senso estensivo si comprendono tutte le scienze della vita; in senso stretto, con questo nome si è indicata poi la scienza dei costumi degli animali (ecologia) e delle condizioni [...] istologia e della citologia, che aveva portato a esaminare i caratteri e gli attributi generali della vita, si può dire calcolo e la statistica a servizio dell'interpretazione dei fenomeni ereditarî e da cui si sviluppò l'eugenica. Né va dimenticato ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474; App. II, 11, p. 1030)
Paolo BUFFA
Pietro VALDONI
Il problema dei t. dal punto di vista medico-sanitario è ulteriormente aumentato di complessità poiché sono emersi fondati motivi [...] i virus oncogeni agiscano in qualche modo sul materiale nucleico delle cellule normali cui è associata la trasmissione dei caratteriereditarî, trasformandole in cellule tumorali.
I risultati ottenuti in questi ultimi anni nel campo dei t. da virus ...
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. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] dei caratteriereditari. Il termine cromosoma, usato originariamente per indicare dei corpi "colorati", che compaiono nel nucleo cellulare in divisione, ha assunto un significato più ampio. Si definisce cromosoma il filamento, costituito generalmente ...
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(I, p. 482; App. IV, I, p. 28)
L'a., e cioè la proprietà degli organismi di rispondere in maniera adattativa al variare dell'ambiente esterno, è stato già descritto sia nella sua componente genetica sia [...] base del processo di evoluzione. L'importanza del complesso dei caratteriereditari è evidente se si pensa che è dall'interazione tra suo complesso e fanno sì che di nuovo tutti i caratteri vengano passati al vaglio della selezione. Esistono anche dei ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] il 1950 si sviluppò un enorme interesse per gli acidi nucleici e per i meccanismi chimici della trasmissione dei caratteriereditari. Questi studi hanno portato rapidamente alla delucidazione della struttura e della funzione dei vari tipi di acido ...
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TUBERCOLOSI (dal lat. tuberculum "tubercolo")
Vincenzo FICI
Eugenio MORELLI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Enrico Ettorre
Malattia infettiva e contagiosa, così denominata dalla caratteristica alterazione [...] , non tutti i componenti s'ammalano, ma un numero esiguo resta indenne, come succede nella trasmissione di altri caratteriereditarî.
Fra le architetture corporee vanno citate quelle abnormi conformazioni, per lo più legate ad abnormi sviluppi di un ...
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È quel ramo delle scienze biologiche che studia il processo di sviluppo d'un organismo dall'uovo, cioè la formazione dell'embrione. L'embriologia ha potuto svilupparsi soltanto dopo la scoperta del microscopio [...] escluso il citoplasma, egli già nel 1884 era spinto a considerare il nucleo come il solo portatore dei caratteriereditarî. Questa idea, che doveva essere tanto feconda di risultati nel campo della citologia applicata alla genetica, appartiene dunque ...
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ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa ereditaria. b. Che si trasmette o può...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...