FERRETTO
Giuseppe Cannilla
Il nome della famiglia F. è strettamente collegato all'attività dello stabilimento fotografico, fondato a Treviso da Giuseppe nel 1863 e successivamente condotto dai fratelli [...] amari, in parte ereditata dal padre, alla fabbricazione di inchiostri tipografici, iniziò a dedicarsi alla fotografia a partire dal 1863 (F del tempo persero però progressivamente i caratteri dell'impegno patriottico per assumere quelli consoni ...
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COMIN da Trino
Dennis E. Rhodes
Sebbene C. sia stato uno dei più attivi tipografi di Venezia del sec. XVI, non si conosce circa la sua vita niente di definito. La piccola città di Trino (prov. Vercelli) [...] di Monferrato". Talvolta egli stampò libri senza alcuna nota tipografica; questi possono essere identificati come opere sue dalla marca tipografica o dalle iniziali xilografiche, ma non dai caratteri, che da allora sono, romani o italici, in forme ...
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DIANI, Tito
Carla Casetti Brach
Tipografo a Roma, nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XVI. Fu attivo assieme al fratello Paolo, dal 1583 al 1591. I due fratelli operarono sia in proprio, [...] cui trarre notizie sulla loro vita.
Il D. iniziò l'attività tipografica nel 1583, insieme con Bartolomeo Bonfadino. Tra il 1583 e il . Ilfrontespizio e il testo in latino sono a caratteri gotici rossi e neri alternati e graziose silografie illustrano ...
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DESA, Giovanni Bernardino
Lorenzo Baldacchini
Nacque nella seconda metà del sec. XVI a Copertino, nella diocesi di Nardò (attuale provincia di Lecce), antico centro di cultura umanistica, anche se di [...] romano fecero del D. un onesto e dignitoso artigiano della tipografia. Dopo la cessazione dell'attività i caratteri furono rilevati, qualche decennio più tardi, dal romano Lorenzo Valeri, tipografo a Trani dal 1622 al 1656 (gli eredi furono attivi ...
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Promozione
Sergio Toffetti
Il cinema ereditò i primi strumenti promozionali dagli spettacoli di piazza, dal music hall, dal teatro di ombre cinesi, come il parigino Le chat noir che già pubblicizzava [...] si erano misura-ti, ben prima del cinema, grafici, tipografi e artisti come Henri de Toulouse-Lautrec. Dal punto di vista si giocano sulle precedenze dei nomi e sul corpo dei caratteri) e i più interessanti manifesti figurativi, che sviluppano, anche ...
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CAPPELLO, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque a Bologna intorno al 1525 da famiglia probabilmente di modeste condizioni giacché non se ne trova menzione nelle carte bolognesi di quel tempo. È però [...] suoi contemporanei: Cacchi, Salviani, Carlino, Longo, ma fu più di essi tipografo "eccellente", come lo qualifica a buon diritto il Giustiniani. Le serie dei caratteri usati denotano la loro origine veneziana, specie i corsivi analoghi a quelli dei ...
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SARACENO, Martino (Marino)
Marco Ciocchetti
Nacque verosimilmente attorno alla metà del Quattrocento, in luogo ignoto; e forse da famiglia modesta, come sovente accade per i prototipografi.
Saraceno [...] volumi per lui) e accordi tecnici (fornitura stampa e caratteri), ma il lavoro non fu mai realizzato.
Forse per qualche 1752, pp. 142 s., 164; I. Affò, Saggio di memorie su la tipografia parmense del secolo XV, Parma 1791, p. XLIII; F.V. Di Poggio, ...
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CANEPANOVA (de Campanilibus), Guglielmo
Giuseppe Dondi
Nacque probabilmente a San Salvatore, grosso borgo non molto distante da Casale Monferrato, verso la metà del sec. XV. Si indirizzò all'arte della [...] stampa, ma ignoriamo dove e da chi l'avesse appresa; tuttavia, poiché i caratteri da lui usati corrispondono sostanzialmente a quelli del tipografo Simone Magnago, attivo in Milano attorno al 1480, si è inclini a credere che le prime esperienze del C ...
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CANTONI (Cantono), Gaspare
Giuseppe Dondi
Nato in Lombardia o in Piemonte verso la metà del sec. XV, fu attivo come tipografo a Milano e a Casale attorno al 1480; di lui non ci sono pervenute notizie [...] è unanimità di consensi, perché secondo alcuni i caratteri di stampa si richiamano piuttosto a quelli di Leonardo Pachel e Ulrico Scinzenzeler, le due personalità più salienti della tipografia milanese degli ultimi venti anni del Quattrocento, nella ...
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GALLI, Gallo de'
Mario Infelise
Libraio e tipografo, attivo a Bergamo negli anni '50 e '60 del sec. XVI. Poco o nulla si conosce su di lui; probabilmente originario di Carpenedolo nel Bresciano, fu [...] e Menato. Le edizioni appaiono infatti molto scorrette, zeppe di refusi, composte con caratteri usurati e di rozza fattura, secondo usi tipografici decisamente arcaici; molto ampio è ad esempio il ricorso alle abbreviazioni di tipo paleografico ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...