Auteuil, Daniel
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico francese, nato ad Algeri il 24 gennaio 1950. Nonostante i ruoli brillanti che hanno caratterizzato la fase iniziale della sua carriera, [...] Il 1986 è stato l'anno dell'incontro con il regista Claude Berri, che ha trasformato di colpo un semplice caratterista specializzato nel genere comico in uno degli attori drammatici francesi di maggior rilievo. Il regista gli ha affidato il difficile ...
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Attore (Firenze 1855 - ivi 1895); figlio di Ludovico che fu anche attore come Stenterello. Alceste riprese con fortuna la maschera paterna che trasformò dal ruolo di buffo a quello di caratterista o di [...] primo attore, abbandonando il tradizionale costume e conservando solo la truccatura del volto ...
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Attrice cinematografica e teatrale, nata ad Ancona il 14 dicembre 1915 e morta a Trieste l'11 novembre 1997. Interprete dalle molte sfaccettature, la N. è ricordata soprattutto come caratterista di alto [...] Girotti (la N. è una delle suore del convento in cui trova rifugio un gruppo di partigiani). Le sue doti di caratterista la portarono a confrontarsi anche nel cinema sia con la commedia, spesso di livello commerciale, sia con ruoli drammatici. Al ...
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Homolka, Oscar (propr. Oskar)
Anton Giulio Mancino
Attore teatrale, cinematografico e televisivo austriaco, nato a Vienna il 12 agosto 1898 e morto nel Sussex (Inghilterra) il 27 gennaio 1978. Grande [...] caratterista, dopo una iniziale carriera in Germania si affermò in Inghilterra, diretto da Alfred Hitchcock, nel ruolo di un terrorista dalla doppia vita in Sabotage (1936; Sabotaggio). A partire da questo film, lo sguardo misterioso (nonostante il ...
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Attore italiano, nato a Parma da famiglia di negozianti verso il 1810, e ivi morto nel 1878. Esordì come amoroso in compagnia Bossi, ma divenne presto caratterista, riuscendo a imporsi per l'accuratezza [...] nella rappresentazione, la nobiltà del tratto e del portamento. Eccelleva nell'interpretare Goldoni. Nel 1842 il Lipparini lo scritturò e lo mise al fianco della valentissima Carolina Santoni. Nel 1846 ...
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ROFFI, Giovanni
Alberto MANZI
Attore e capocomico, nato in Toscana nella seconda metà del sec. XVIII. Entrato in arte, si acquistò presto fama come "Arlecchino" con improvvisi garbati, pieni di "sali" [...] e come "caratterista" nella nuova produzione drammatico-lacrimosa.
La sua fama in Firenze gli fece accordare l'affitto del teatro del Cocomero (poi Niccolini). E il gusto e il garbo nella scelta degli spettacoli e negli allestimenti scenici gli ...
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Attore (Parma 1811 - ivi 1878); esordì come secondo amoroso e brillante nella Compagnia reale sarda diretta da G. Bazzi; fu poi a Milano al teatro Re; scritturato da A. Lipparini, assunse il ruolo di caratterista, [...] con grande successo; fu in società con L. Fusarini e C. Marchi; nel 1848-49 G. Modena gli affidò la direzione della sua compagnia; recitò poi con L. Domeniconi, L. Pezzana, nella Compagnia romana, con ...
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Attrice (Parsons, Kansas, 1898 - Hollywood 1963); indimenticabile interprete di Greed (1922) e di The wedding march (Sinfonia nuziale, 1927), per la regia di E. von Stroheim, partecipò in seguito a moltissimi [...] film, quasi sempre come caratterista comico-brillante. ...
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Attore cinematografico statunitense (Filadelfia 1882 - Santa Monica 1956), protagonista di importanti film muti (Underworld, "Le notti di Chicago", 1927; The docks of New York, "I dannati dell'Oceano", [...] 1928); in seguito ha sostenuto parti di caratterista. ...
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Attrice italiana (Lugano 1850 circa - Milano 1924); filodrammatica appassionata, esordì giovinetta; dal 1874 prim'attrice in varie compagnie, ruolo che abbandonò spontaneamente (1884) a causa del suo aspetto [...] un po' pingue, per assumere quello di caratterista, nel quale ottenne i suoi migliori successi. ...
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caratterista
s. m. e f. [der. di carattere] (pl. m. -i). – Ruolo del teatro drammatico (detto anche, nell’800, primo carattere) e del cinema: attore al quale in una parte importante, ma raram. di protagonista, è affidata l’interpretazione...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...