PRATA , Francesco
Filippo Piazza
PRATA (de Prato), Francesco. – Figlio di Giovan Antonio e originario di Caravaggio, fu attivo per lo più nei territori di Cremona, Bergamo e, soprattutto, Brescia, città [...] e 64, pp. 218-221; M. Tanzi, Siparietti cremonesi, in Prospettiva, 113-114 (2004), p. 124; P. Castellini, F. P. da Caravaggio nella chiesa di Santa Maria di Bienno, in La chiesa di Santa Maria Annunciata a Bienno. Atti della giornata di studi... 2000 ...
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MINNITI, Mario
Donatella Spagnolo
– Nacque a Siracusa l’8 dic. 1577, da Girolamo e da Diana Minniti (Susinno).
Fondamentali per ricostruire le vicende e il catalogo delle opere del M. sono la biografia [...] tra Roma e la Sicilia (catal., Palermo), a cura di V. Abbate et al., Venezia 2001, pp. 77-97; M. Marini, Michelangelo da Caravaggio in Sicilia, ibid., pp. 3-23; D. Spagnolo, Da modello a pittore: una traccia per M. M., ibid., pp. 45-63; M. Marini ...
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Pittore (Napoli 1581 - ivi 1614). Fu tra i primi seguaci di Caravaggio a Napoli, pur mantenendo nella sua opera l'originaria impostazione tardomanierista (S. Carlo Borromeo, 1610-13; S. Cecilia, 1612 circa; [...] ambedue a Napoli, Museo nazionale di Capodimonte) ...
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Nipote (m. 1622) di Muzio I (m. 1552), del ramo di Caravaggio. Incline più agli studî che alle armi, creò (1594) nel suo palazzo a Milano l'Accademia degli Inquieti, con il motto Labor omnibus unus. Compose [...] rime sacre e profane, e un trattato Della istituzione della vergine consacrata a Dio (1589) ...
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Pittore lombardo (n. 1580 circa - m. Madrid 1649), forse allievo del Caravaggio; dal 1611 lo si trova a Toledo, e poi a Madrid dove fu maestro di disegno del re Filippo IV. Risentì dell'influenza di O. [...] Gentileschi e di D. Velázquez, del quale fu amico. Opere a Toledo (affreschi in S. Pedro Martir), a Cordova (cattedrale), e al Prado (Allegoria) ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] famiglia, rappresentante la Madonna con Bambino e i ss. Rocco, Francesco e Sebastiano nella chiesa dei Ss. Fermo e Rustico a Caravaggio.
Il G. morì a Mantova il 27 genn. 1575 (Frignani Negrisoli, p. 38). Undici anni prima era morta la figlia Isabella ...
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Pittore (Utrecht 1590 - ivi 1656), il più noto dei seguaci nordici del Caravaggio. Allievo di A. Bloemaert, fu in Italia dal 1610 al 1622. A Roma, dove fu protetto dal card. Scipione Borghese e dal marchese [...] V. Giustiniani, restano molti suoi dipinti (celebre la Decollazione del Battista in S. Maria della Scala), in cui la drammaticità caravaggesca è già talvolta smorzata - come poi maggiormente dopo il ritorno ...
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Pittore bergamasco, attivo a Milano dal 1573 al 1596. Esponente del manierismo lombardo dominato dai Campi, subì largamente l'influsso della scuola veneta, e in misura minore di quella bresciana. Fu maestro [...] del Caravaggio. Tra le sue opere, a Milano, gli affreschi (1573) nella chiesa di S. Barnaba e nella certosa di Garegnano (1578-82); pitture in S. Angelo (1579 circa), in S. Maria della Passione (1580 circa), in S. Fedele (1591 circa), ecc. ...
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LUCINO (Lucini), Francesco
Rodobaldo Tibaldi
Nacque verso la metà del XVI secolo a Caravaggio, nel Bergamasco. Già frate dell'Ordine degli umiliati, secondo la testimonianza di G. Borsieri, fu ordinato [...] sacerdote, probabilmente dopo la soppressione dell'Ordine (1571). Intorno al 1578 divenne cantore nella Cappella musicale del duomo di Milano nel ruolo di basso: la data di assunzione non è nota, ma in ...
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Pittore (Anversa 1609 - ivi 1690). Soggiornò a Roma (1633-40 circa). Dapprima seguace del Caravaggio, si accostò poi alla maniera di P. P. Rubens dipingendo scene sacre e profane con uno stile asciutto [...] e accurato. Opere nei musei di Anversa, Bruxelles, ecc ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...