Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] allievi i fratelli Honthorst, J. van Bijlert, D. van Baburen, che, venuti in Italia, vi subirono l’influsso di Caravaggio e dei caravaggeschi, mentre C. Poelenburgh e J. Both crearono i prototipi di una pittura di paesaggio ‘italianizzante’. Notevole ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] S. Pietro a Carpineto, raffigurante San Francesco in meditazione, che è stata confermata nella sua attribuzione a Caravaggio.
In collaborazione con la Soprintendenza, l'Istituto centrale per il restauro ha curato alcuni interventi significativi per ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] mirati alla conoscenza delle soluzioni costruttive. Nell'esame delle singole personalità, la straordinaria fortuna critica del Caravaggio nell'ultimo cinquantennio ha contribuito a stimolare anche nuovi studi su F. Borromini (Argan 1955), la ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] dell'arte come storia della città, a cura di B. Contardi, Roma 1984.
A. Zuccari, Arte e committenza nella Roma di Caravaggio, prefazione di M. Calvesi, Torino 1984.
Futurismo & Futurismi, a cura di P. Hulten, Venezia, Palazzo Grassi, Milano 1986 ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] Giovanni Battista di L., in Raccolta Vinciana, 1999, n. 28, pp. 123-158; C. Pedretti, in Il Cinquecento lombardo da L. a Caravaggio (catal.), a cura di F. Caroli, Milano 2000, p. 33; M.T. Fiorio, Giovanni Antonio Boltraffio, un pittore nel lume di L ...
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Sport e arte nella storia
Marco Bussagli
Le culture preistoriche ed etnografiche
Il rapporto fra sport e arte, sia pure con modalità diverse e legami più o meno stretti in funzione dei differenti momenti [...] 16° e il 17° secolo, come per es. il calcio fiorentino o il gioco della pallacorda, già diffuso all'epoca di Caravaggio e noto per il celebre giuramento che innescherà le vicissitudini della Rivoluzione francese. Nel complesso, però, si deve dire che ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] ebbe larga diffusione (Working space, 1986) sostenne che l'arte figurativa del passato, in modo particolare quella di Caravaggio, poteva guidare l'astrazione contemporanea a sviluppare quello di cui appariva priva: la pittoricità, la contrapposizione ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...