Pittore (Napoli 1616 - ivi 1656). Varie influenze, dirette e mediate, di Tiziano, di Rubens, di van Dyck e soprattutto del Caravaggio e dei caravaggeschi napoletani, affiorano nel suo stile, ricco di un [...] delicato senso della luce, colta nei suoi passaggi più raffinati e preziosi, e di una grande eleganza compositiva. L'unica opera firmata e datata, la Santa Cecilia (Firenze, Palazzo Vecchio), è del 1645; ...
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Pittore (n. in Calabria 1486 circa - m. Napoli 1542), attivo a Napoli dal 1508, forse allievo a Roma di Polidoro da Caravaggio. Una sua Disputa di s. Agostino (1530) è nella pinacoteca di Napoli. ...
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Pittore (Viterbo 1590 circa - Roma 1625). Protetto a Roma del marchese Crescenzi (per cui fu chiamato Bartolomeo del Crescenzi), fu sensibile soprattutto al Caravaggio e al Gentileschi (Visitazione, Viterbo, [...] Pal. Pretorio; Sacra Famiglia, Torino, Pinacoteca). Fu in Spagna nel 1617 ...
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Pittore (Amsterdam 1583 - ivi 1633). Completò la sua formazione in Italia: a Roma, intorno al 1603, ebbe modo di conoscere le opere di Caravaggio e dei Carracci e fu probabilmente in contatto con la cerchia [...] di A. Elsheimer di cui sentì fortemente l'influsso (Fuga in Egitto, 1608, Rotterdam, mus. Boymans-van Beuningen). Trattò con opulenta ricchezza temi biblici e mitologici, organizzati teatralmente in gruppi ...
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Pittore e scrittore (Roma 1573 circa - ivi 1644). Come pittore, dopo un inizio manieristico, fu tra i primi a tentare di accostarsi ai modi del Caravaggio, ma con alcune alterazioni accademiche (per es. [...] Trastevere e nell'Amor sacro nei Musei statali di Berlino) che provocarono derisione e ingiurie nei suoi riguardi da parte del Caravaggio stesso e dei suoi allievi; di qui una querela del B. e il celebre processo del 1603, cui seguì l'allontanamento ...
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Pittore (Vic, Lorena, 1593 - Lunéville 1652). Considerato tra i più grandi caravaggisti stranieri, in realtà ha soltanto punti di contatto superficiali con il Caravaggio (impostazione popolaresca, pseudo-realistica, [...] cronaca dell'Abbazia di Saint-Antoine-en-Viennois. Ancora importante per la sua maniera pittorica fu il contatto con i caravaggisti olandesi, soprattutto per i temi e l'uso particolare della luce, e con la pittura francese, i cui orientamenti erano ...
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Pittore (Parigi 1567 - Fontainebleau 1619). Soggiornò a lungo a Roma dove, in contatto con il Cavalier d'Arpino, studiò le opere di Michelangelo e di Caravaggio. Ritornato in Francia, decorò, tra l'altro, [...] la cappella della Ss. Trinità a Fontainebleau (1608-15) ...
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Pittore (Anversa 1597 - ivi 1637). Allievo di A. Janssens, venne in Italia nel 1616 e lavorò a Roma, Firenze e Pisa, subendo l'influsso del Caravaggio; tornato ad Anversa nel 1625, fu progressivamente [...] attratto da P. P. Rubens e A. van Dyck (Cavadenti e Concerto, Prado; Deposizione, Gand, duomo) ...
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Pittore (Riale d'Alagna, Vercelli, 1580 circa - Varallo 1632 o 1633). Formatosi su G. Ferrari, Morazzone, Cerano, a Roma (1600-16 circa) fu influenzato da Caravaggio, O. Borgianni e G. Baglione, col quale [...] collaborò negli affreschi di S. Giovanni in Laterano. Lavorò con il fratello Giovanni al Sacro Monte di Varallo, 1616-24, 1628. Altre opere: Processione del Sacro Chiodo, 1626-28, Cellio, S. Lorenzo; affreschi ...
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Pittore (Nachičevan´, presso Rostov, 1900 - Roma 1985). Studiò all'Accademia di belle arti di Vienna. Stabilitosi a Roma nel 1923, si ispirò soprattutto a Raffaello e Caravaggio; poi a Parigi (1927-32), [...] studiò Ingres. Dipinse ritratti, nature morte, temi religiosi e allegorici, caratterizzati da effetti di trompe-l'oeil e lenticolari. Scrisse un Trattato sulla pittura (1968) ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...