PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] F. Moro, in Pittura tra Adda e Serio, a cura di M. Gregori, Milano 1987, pp. 26 s., 110-112; M. Tanzi, Francesco Prata da Caravaggio: aggiunte e verifiche, in Bollettino d’arte, s. 6, LXXII (1987), 44-45, pp. 141-156; F. Moro, in La pittura in Italia ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] a Campobasso, in Prospettiva, 1982, n. 31, pp. 64 n. 26, 67, n. 49; L. Rocco, in La pittura napoletana dal Caravaggio a Luca Giordano (catal.), Napoli 1982, pp. 221 s.; N. Barbone Pugliese, Contributo alla pittura napol. del Seicento in Puglia, in ...
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DONEDA (Danedi), Giovanni Stefano, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giuseppe, venne battezzato il 5 genn. 1612 nella chiesa di S. Martino [...] alla Madonna col Bambino della Finarte (1983, p. 36, n. 133); l'Apparizione della Madonna di Caravaggio, nel santuario di Caravaggio; mentre l'Estasi di s. Teresa nella chiesa milanese della Passione presenta caratteri troppo vaghi per stabilire un ...
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BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] nella Calcografia nazionale di Roma) ed anche dello Scipione ferito e della Clelia che attraversa il Tevere da Polidoro da Caravaggio.
Spesso le "imitazioni" sono delle copie attentissime come la Giuditta, dove il B. si è limitato ad adagiare nei ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] il toscano Commodi che già da tempo lavorava a Roma. Il fatto più clamoroso di quegli anni romani, l'attività del Caravaggio, non gli passava inosservato, se non nel suo senso più riposto di totale rifiuto della tradizione figurativa, almeno nel suo ...
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CARACCIOLO, Giovanni Battista
Franca Petrucci
Primogenito di Oliviero e Viola di Rostaino della Leonessa, nacque intorno alla metà del sec. XV. Fu al servizio dei re aragonesi, ai quali prestò la propria [...] la Lombardia, contro la quale avanzavano dall'altro lato le truppe francesi. Il 28 agosto contribuì alla caduta di Caravaggio rimanendo ferito da due colpi di spingarda; si oppose comunque al saccheggio della cittadina e fu favorevole poco più tardi ...
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BANCHERO, Angelo Giacinto
Gian Vittorio Castelnovi
Nacque a Sestri Ponente il 30 luglio 1744 da modesta famiglia di lanaioli, ultimo di quattro figli. Rimasto orfano di padre a due anni, il fratello [...] , sulla traccia della mai estinta tradizione carraccesca, che gli consente di nobilitare il verismo cui tende risalendo anche al Caravaggio.
Vissuto solitario e schivo, non ebbe gran nome in vita salvo che presso gli amici genovesi, né - spenta la ...
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AMICI, Domenico
Alfredo Petrucci
Disegnatore ed incisore in rame, nato a Roma nel 1808. Nel basso vedutismo romano succeduto alla grande era vasiana e piranesiana, l'A. fu tra quelli che mostrarono [...] Ist. naz. d'archeologia e storia dell'arte (catalogo), a cura di V. Cianfarani, Roma 1956, n. 188; A. Petrucci, Il Caravaggio e il mondo calcografico romano, Roma 1957, p. 85; U. Thieme-F. Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 404 ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] la lista, con l'augurio di "verle fuera deste reyno y de todos los otros" di sua maestà cattolica. Evidentemente il Caravaggio, che doveva aver conosciuto il C. a Milano, l'aveva denunciato all'inquisitore, il quale deve averlo accusato anche di ...
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COLLEONI, Bartolomeo
Michael E. Mallett
Figlio di Paolo di Guidotto e di Riccadonna de' Valvassori da Medolago, nacque nel castello di Solza (Bergamo) probabilmente nel 1400.
La sua famiglia apparteneva [...] .
L'esercito veneziano, guidato in questo periodo da Micheletto Attendolo, fu impegnato il 15 sett. 1448 nella fatale battaglia di Caravaggio contro lo Sforza. Il C. aveva cercato di indurre l'Attendolo a rinviare il momento dell'attacco contro i ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...