BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] della IX Mostra di Venezia, gli venne consegnata la coppa quale miglior attore protagonista della stagione 1940-41 per Caravaggio, il pittore maledetto dell'Alessandrini: per questa interpretazione frenetica e al contempo ironica alla quale si era ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] molti fenomeni dell’arte: i ritratti romani del periodo imperiale, attenti alla fisionomia e alla psicologia, le opere di Caravaggio e della pittura olandese e spagnola del 17° secolo. Ma è soprattutto nella prima metà dell’Ottocento che si afferma ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] qualità e impegno espressivo e critico, anche se gli ultimi due nati come film per la televisione). E successivamente, Caravaggio (1986) di Derek Jarman, Vincent (1987) di Paul Cox, Carrington (1995) di Christopher Hampton (sugli amori della pittrice ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] che si tratti o no di attori professionisti.
Alcuni registi, da Ejzen-štejn a Pasolini, sceglievano i volti come un Caravaggio sceglieva i modelli per i personaggi delle sue tele. Per altri registi ‒ si pensi a Hitchcock ‒ le volontà espressive dell ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] allievi i fratelli Honthorst, J. van Bijlert, D. van Baburen, che, venuti in Italia, vi subirono l’influsso di Caravaggio e dei caravaggeschi, mentre C. Poelenburgh e J. Both crearono i prototipi di una pittura di paesaggio ‘italianizzante’. Notevole ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] ebbe larga diffusione (Working space, 1986) sostenne che l'arte figurativa del passato, in modo particolare quella di Caravaggio, poteva guidare l'astrazione contemporanea a sviluppare quello di cui appariva priva: la pittoricità, la contrapposizione ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...