Chimico e tecnologo (Yvoy-le-Pré, Cher, 1742 - Saint-Denis 1806). Studiò prima medicina, poi si dedicò alle ricerche chimiche. Il suo nome è legato alla scoperta di un processo di fabbricazione del carbonato [...] sodico a partire da cloruro di sodio e acido solforico, processo che ha costituito uno dei pilastri dello sviluppo dell'industria chimica. Compì ricerche concernenti altri prodotti dell'industria chimica (ammoniaca, nitrato di potassio). ...
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Elemento chimico, numero atomico 19 e peso atomico 39,098; il suo simbolo è K (dal nome lat. scient. Kalium, che deriva dall’arabo qalī «potassa»). Ne sono noti due isotopi naturali stabili, 3919K (93,2%), [...] numerosi altri sali. Queste soluzioni vengono lavorate in modo da ricavare diversi componenti (cloruro di p., borace, solfato sodico, carbonatosodico ecc.). Anche dalle acque del Mar Morto, che contiene negli strati superiori circa 240 g/l di sali e ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Mn, numero atomico 25, peso atomico 54,93; metallo bianco-grigio di aspetto simile al ferro, ma più duro e più fragile, fonde a 1245 °C, bolle a 1962 °C, ha densità [...] ; si presenta in cristalli di colore rosa pallido; se precipitato da soluzioni contenenti Mn2+ (per es., aggiungendo carbonatosodico) il prodotto è quasi bianco. Si decompone liberando CO2 a temperatura intorno a 100 °C. Solubile negli acidi ...
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vanadio Elemento chimico, di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, appartenente al gruppo VA del sistema periodico, di cui sono noti in natura due isotopi stabili, 5023V (0,25%) e 5123V (99,75%). [...] massa contenente circa l’85% di V2O5. Si può anche sciogliere il precipitato di esavanadato in soluzione alcalina (carbonatosodico); molte delle impurezze (ferro, alluminio, silicio ecc.) non si sciolgono e dalla soluzione filtrata si riprecipita il ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto da J.A. Arfwedson (1817) nel minerale petrolite, ma isolato nel 1855 da R.W. Bunsen e collaboratori. Simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico [...] di l. che si è formato lasciando come residuo il silicato di alluminio insolubile; trattando con carbonatosodico la soluzione di solfato di l. precipita il carbonato di l., poco solubile. Il l. allo stato puro si ottiene per elettrolisi di una ...
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Deposito che si forma sulle pareti metalliche di caldaie, recipienti, condotti ecc., originato dalla precipitazione dei sali disciolti con l’acqua.
Nelle caldaie le i. sono dovute sia all’evaporazione [...] (➔ disincrostazione) che favoriscono la precipitazione dei sali in forma incoerente anziché compatta aderente (tannino, amido, carbonatosodico, fosfato sodico) o che hanno azione sequestrante per la capacità di formare con i sali di calcio e di ...
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Chimica
Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene bruciando una sostanza organica, vegetale, animale, fossile. La composizione delle c. dipende in larga misura dalla natura del materiale da cui [...] si usano come fertilizzanti e correttivi dei terreni; si usavano in passato per fare il bucato grazie al loro contenuto in carbonatosodico e potassico, sali che un tempo si estraevano proprio dalle c. dei vegetali su larga scala.
C. volante (o c ...
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Avvolgimento c. Tipo di avvolgimento usato nella costruzione di resistori a filo per compensare l’induttanza parassita (avvolgimento antinduttivo) o l’induttanza e la capacità parassite. Un tipo di avvolgimento [...] come se sbucciasse un frutto. I piallacci sono sovrapposti e cementati a caldo, sotto pressa, con colla forte e resistente all’umidità. I legni resinosi vengono lavati, prima dell’incollatura, con soluzione di carbonatosodico e poi risciacquati. ...
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Minerale (detto anche halite e sale di miniera), generalmente incolore oppure variamente colorato in rosso, violetto, nero ecc., per impurità varie, con lucentezza vitrea; è cloruro di sodio, NaCl, monometrico. [...] , in Toscana (Volterra). Il s., oltre a costituire un alimento necessario per gli uomini e per gli animali, rappresenta una materia prima importantissima per varie industrie chimiche (fabbricazione della soda caustica, del carbonatosodico ecc.). ...
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Antico nome del lapislazzulo (chiamato o. perché proveniva dall’Oriente per via di mare), passato poi a designare un colore azzurro intenso che si preparava calcinando debolmente il lapislazzulo polverizzato.
Il [...] indica anche un colorante minerale che si ottiene per calcinazione di una miscela di caolino, silice, zolfo, carbonatosodico, carbone e colofonia. È una polvere finissima, insolubile in acqua, inalterabile all’aria e alla luce, inattaccabile dagli ...
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disgregazione
disgregazióne s. f. [dal lat. tardo disgregatio -onis]. – 1. a. Il disgregarsi, l’essere disgregato; in geologia, d. fisica delle rocce, sgretolamento e frantumazione delle rocce per azione degli agenti atmosferici (radiazione...
liscivia
liscìvia (pop. lisciva, ant. liscìa, region. lìscia, nel sardo di Gallura e in alcune zone del Veneto, dov’è pronunciata lìssia) s. f. [lat. lixīvia, pop. lixīva, der. di lixa «ranno»]. – 1. Nell’uso com. in passato, la soluzione...