Patologo (Altenkirchen 1843 - Monaco 1909); prof. di anatomia patologica, istologica e fisiologica nella scuola veterinaria di Zurigo, passò poi a dirigere l'istituto patologico di Monaco. Fu autore di [...] e microbiologica tra forma umana e bovina dell'actinomicosi e alla differenziazione della setticemia emorragica epizootica dal carbonchio. Nel 1875 fondò, con L. Franck, la Deutsche Zeitschrift für innere Medizin und vergleichende Pathologie, che ...
Leggi Tutto
IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
Luigi MONTEMARTINI
. Medicina. - In medicina e nelle scienze biologiche immunità in generale significa quella proprietà per la quale alcuni organismi animali o vegetali resistono [...] solo per breve tempo, ma ciò non senza eccezioni e non ugualmente per le diverse specie animali; così, per esempio, il carbonchio può recidivare nell'uomo e nel cavallo, ma gli ovini e i bovini che hanno superato tale infezione, ne sono resi per ...
Leggi Tutto
Igienista, fratello di Eduard (v. sopra), nato il 16 dicembre 1850 a Monaco, ivi morto il 5 aprile 1902. Studiò a Monaco e a Lipsia; dopo avere prestato servizio medico nell'esercito, ottenne nel 1880 [...] ; fu direttore dell'istituto d'igiene dell'università di Monaco.
Oltre a importanti studî sulla batteriologia del carbonchio, della tubercolosi, dimostrò nel siero del sangue normale, indipendentemente dagli elementi figurati del sangue, sostanze di ...
Leggi Tutto
ARMAMENTI
Stefano Silvestri
Barbara Hatch Rosenberg
Armamenti di Stefano Silvestri
sommario: 1. Le spese militari. 2. Un confronto Stati Uniti-Unione Sovietica. 3. L'evoluzione degli armamenti nucleari. [...] altre principali città della Germania che si era progettato di colpire, nel caso si fosse deciso di usare le bombe al carbonchio. Vi furono dei momenti, durante la guerra, in cui gli Alleati presero in considerazione la possibilità di usare le armi ...
Leggi Tutto
Posizione sistematica. - Fisiologicamente i batterî sono un gruppo convenzionale di microrganismi, dotati di una singolare molteplicità e promiscuità di funzioni in parte vegetali o sintetiche, in parte [...] sono molto resistenti alla pressione; nel mare si trovano batterî a profondità di oltre mille metri; il bacillo del carbonchio nel sangue può sopportare pressioni di 500-600 atmosfere per varî giorni e fino a tremila atmosfere per alcuni minuti ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] pubblica' a Pouilly-le-Fort nel 1881 del valore pratico della vaccinazione e della sua efficacia nella lotta contro il carbonchio; (d) l'applicazione della vaccinazione all'uomo nel caso della rabbia nel 1885. Quest'ultimo evento ha consegnato alla ...
Leggi Tutto
botanica In fitopatologia, sollevamento di piccola estensione della superficie di organi vegetali determinato dalla fruttificazione di alcuni funghi parassiti o da anormale accrescimento dei tessuti invasi [...] raccolta purulenta, formatasi tra i vari strati dell’epidermide o in un follicolo pilifero, o, più di rado, nel derma. Le p. dei follicoli piliferi caratterizzano per lo più i follicoli acneici (acne pustolosa). P. maligna, sinonimo di carbonchio. ...
Leggi Tutto
. Gravissima infezione dell'uomo e degli animali caratterizzata da tumefazione, da produzione di gas, da necrosi di tessuti, da gravi fenomeni d'intossicazione generale; rientra nel gruppo dei processi [...] petto; l'etiologia è discussa, da alcuni attribuita al bacillo dell'edema maligno, da altri a quello del carbonchio sintomatico.
Bradsot delle pecore. - Malattia quasi esclusiva dei paesi nord europei; recentemente però segnalata in Sardegna e nelle ...
Leggi Tutto
PERRONCITO, Edoardo
Parassitologo e patologo, nato il 1° marzo 1847 a Viale d'Asti; andò a riposo nel 1922. A Torino ebbe la cattedra di parassitologia e quella di patologia generale e di anatomia patologica [...] Italia (Torino 1880); sui progressi dell'elmintologia in rapporto con l'igiene e la terapia (Milano 1881); sulla trasmissione del carbonchio dalla madre al feto (Roma I881); sui parassiti dell'uomo e degli animali (Trattato, Milano 1882; 2ª ed., 1902 ...
Leggi Tutto
SCHATTENFROH, Arthur
Igienista e batteriologo, nato a Salisburgo il 27 ottobre 1869, morto a Vienna il 12 ottobre 1923. Laureatosi a Vienna nel 1893, si recò in Germania a perfezionarsi in batteriologia [...] dell'istituto d'igiene e dell'istituto nazionale per le ricerche sugli alimenti. Insieme con R. Grassberger fece importanti ricerche sui batterî anaerobî, specialmente sugli agenti del flemmone gassoso, dell'edema maligno, del carbonchio ematico. ...
Leggi Tutto
carbonchio
carbónchio s. m. [lat. carbŭncŭlus, dim. di carbo -onis «carbone»]. – 1. Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali (bovini, ovini, equini, suini), caratterizzata in genere da pustole nerastre di tipo emorragico, dovuta...
carbonchiare
v. intr. [lat. carbunculare] (io carbónchio, ecc.; aus. avere o essere). – Ammalarsi di carbonchio, detto spec. del grano: grano, grano, non c. (verso di una filastrocca che si canta l’ultimo giorno di carnevale).