Infezione
Enrico Garaci
Anna Teresa Palamara
Con il termine infezione (dal latino inficio, "introdurre", "contaminare") si intende il processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi [...] malattie sarà accettata solo più tardi, in seguito agli studi, eseguiti nella seconda metà dell'Ottocento, da R. Koch sul carbonchio, malattia che colpisce le pecore, i bovini e lo stesso uomo, il cui agente eziologico è il Bacillus anthracis. Sulla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli strumenti diagnostici a disposizione della medicina, nel corso del Novecento, sono [...] batteriologici diagnostici affondano le radici nei metodi sviluppati da Robert Koch per coltivare e osservare i bacilli del carbonchio, nella sua adozione di tecniche di colorazione per rendere visibili i bacilli della tubercolosi, nello sviluppo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalle patocenosi preistoriche alle patocenosi antiche
Gilberto Corbellini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le origini e i cambiamenti [...] i bovini ci hanno passato il vaiolo, la tubercolosi e la tenia, pecore e capre il distoma, la febbre maltese e il carbonchio, i maiali la trichinosi, gli uccelli acquatici l’influenza e i roditori la peste. La febbre tifoide viene diffusa dall’uso ...
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MARCONE, Giuseppe
Alberto Carli
Nato a Roccaraso, presso L'Aquila, il 15 ag. 1862 da Amerigo e da Aristea Marchetti, dopo i primi studi si iscrisse alla R. Scuola superiore di medicina veterinaria e [...] 1-7, 21-31, 41-45, 61-65, 81-84; Profilassi della peste suina, in La Settimana veterinaria, I [1914], 2, pp. 1-3; Il carbonchio del maiale, ibid., 6, pp. 1-3; La profilassi di Stato contro l'afta epizootica, ibid., 9, pp. 1-3; Le carni congelate e l ...
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BROTZU, Giuseppe
Giovanni Bo
Nacque a Cagliari il 24 genn. 1895 da Luigi e da Maria Castangia. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di Cagliari nel 1919, divenne già in quell'anno [...] efficace anche in vivo, nell'uomo, in forme chirurgiche stafilo e streptococciche, in casi di brucellosi, carbonchio ematico, broncopolmoniti polimicrobiche dell'infanzia, tifo addominale e paratifo. Il B. denominò il principio attivo "micetina ...
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Nome del genere tipo della famiglia Camelidi (lat. scient. Camelidae Gray 1820) del sottordine ruminanti Tilopodi. I componenti di questa famiglia sono caratterizzati dalla statura grande o media, collo [...] si riscontrano anche nel dromedario. La rogna è comunissima e non sono da escludersi gravi infezioni, come il carbonchio ematico, la tubercolosi, l'afta epizootica, la tripanosomiasi e altre affezioni parassitarie.
Bibl.: Sui Camelidi: M. Weber, Die ...
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Poeta danese. Nato a Korsør il 15 febbraio 1764 da famiglia umilissima, cresciuto fra gli stenti, educato da una madre pietista, con una natura estremamente impressionabile, incapace di superare entro [...] stesso anno la strenna Der Karfunkel oder Klingklingelalmanach, ein Taschenbuch für vollendete Romantiker und angehende Mystiker (Il carbonchio o Klingklingelalmanach, Strenna per compiuti romantici e mistici in erba, 1809).
L'aspra polemica con ...
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(dal lat. abràdo "raschio via"; fr. abrasion; sp. abrasión; ted. Abrasion, Brandung; ingl. abrasion, scratching).
Geografia fisica. - Termine che designa una particolare erosione delle coste. Le onde del [...] loro altissima virulenza possono sviluppare infezioni gravi e mortali. Ricordiamo fra queste le setticemie criptogenetiche, la morva, il carbonchio, il tetano, la difterite, l'eresipela, l'afta epizootica, l'adenite equina e in particolari sedi dell ...
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Antimicrobici
Vittorio Alessandro Sironi
Red.
I farmaci antimicrobici comprendono tutte quelle sostanze in grado di inibire, a concentrazioni tollerate dall'organismo, un processo metabolico o una [...] che filtra e concentra ottenendo, mediante un'elaborata procedura chimica, cristalli che impediscono lo sviluppo del bacillo del carbonchio. Nel 1895 l'igienista V. Tiberio comunica i risultati da lui ottenuti indagando Sugli estratti di alcune muffe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’avvento delle terapie mediche, nonché i più importanti risultati di questi trattamenti [...] nella quale si dimostra l’antagonismo tra clostridio settico e Bacillus anthracis, il batterio responsabile del carbonchio. Per descrivere la competizione tra specie diverse di microrganismi, il batteriologo francese Jean Paul Vuillemin propone ...
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carbonchio
carbónchio s. m. [lat. carbŭncŭlus, dim. di carbo -onis «carbone»]. – 1. Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali (bovini, ovini, equini, suini), caratterizzata in genere da pustole nerastre di tipo emorragico, dovuta...
carbonchiare
v. intr. [lat. carbunculare] (io carbónchio, ecc.; aus. avere o essere). – Ammalarsi di carbonchio, detto spec. del grano: grano, grano, non c. (verso di una filastrocca che si canta l’ultimo giorno di carnevale).