Malattia endemica degli erbivori (detta anche carbonchio), causata dal Bacillus anthracis; può essere trasmessa anche all’uomo per inoculazione diretta, attraverso ferite superficiali o abrasioni della [...] da pustole di colore nerastro, curabili con gli antibiotici. Quando viene assunto per via inalatoria, l’a. dà luogo al carbonchio polmonare, che se non identificato provoca la morte in un breve lasso di tempo. I primi sintomi sono febbre, tosse ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] pubblica' a Pouilly-le-Fort nel 1881 del valore pratico della vaccinazione e della sua efficacia nella lotta contro il carbonchio; (d) l'applicazione della vaccinazione all'uomo nel caso della rabbia nel 1885. Quest'ultimo evento ha consegnato alla ...
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botanica In fitopatologia, sollevamento di piccola estensione della superficie di organi vegetali determinato dalla fruttificazione di alcuni funghi parassiti o da anormale accrescimento dei tessuti invasi [...] raccolta purulenta, formatasi tra i vari strati dell’epidermide o in un follicolo pilifero, o, più di rado, nel derma. Le p. dei follicoli piliferi caratterizzano per lo più i follicoli acneici (acne pustolosa). P. maligna, sinonimo di carbonchio. ...
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Tubercolosi
Antonio Cassone
La tubercolosi è una delle malattie più antiche nella storia dell'umanità, e come tale fu descritta e studiata da molti ben prima che ne venisse conosciuta la causa, cioè [...] tubercolosi e dell'intera microbiologia medica. Nella stessa epoca L. Pasteur riusciva a immunizzare contro la rabbia, il carbonchio, il colera dei polli. Lo studio degli agenti microbici di malattia che venivano isolati dava impeto alla ricerca ...
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Infezione
Enrico Garaci
Anna Teresa Palamara
Con il termine infezione (dal latino inficio, "introdurre", "contaminare") si intende il processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi [...] malattie sarà accettata solo più tardi, in seguito agli studi, eseguiti nella seconda metà dell'Ottocento, da R. Koch sul carbonchio, malattia che colpisce le pecore, i bovini e lo stesso uomo, il cui agente eziologico è il Bacillus anthracis. Sulla ...
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Infettive, malattie
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Si definiscono infettive le malattie determinate dalla penetrazione di un microrganismo patogeno all'interno di un organismo ospite. Il concetto [...] nel caso dello stafilococco) oppure all'erisipela (nel caso dello streptococco). Bacillus anthracis è il germe responsabile del carbonchio, una zoonosi ormai quasi scomparsa nei nostri paesi che si manifesta, nella sede di inoculazione, con la tipica ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] caso si parlerà di antrace o favo (è opportuno precisare che in inglese anthrax indica un'altra dermatosi, il carbonchio, malattia rara, un tempo molto grave, mentre l'antrace o favo è chiamato carbuncle). La principale delle localizzazioni profonde ...
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carbonchio
carbónchio s. m. [lat. carbŭncŭlus, dim. di carbo -onis «carbone»]. – 1. Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali (bovini, ovini, equini, suini), caratterizzata in genere da pustole nerastre di tipo emorragico, dovuta...
carbonchiare
v. intr. [lat. carbunculare] (io carbónchio, ecc.; aus. avere o essere). – Ammalarsi di carbonchio, detto spec. del grano: grano, grano, non c. (verso di una filastrocca che si canta l’ultimo giorno di carnevale).