ARMAMENTI
Stefano Silvestri
Barbara Hatch Rosenberg
Armamenti di Stefano Silvestri
sommario: 1. Le spese militari. 2. Un confronto Stati Uniti-Unione Sovietica. 3. L'evoluzione degli armamenti nucleari. [...] altre principali città della Germania che si era progettato di colpire, nel caso si fosse deciso di usare le bombe al carbonchio. Vi furono dei momenti, durante la guerra, in cui gli Alleati presero in considerazione la possibilità di usare le armi ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] più tardi, le autorità della Germania Occidentale ricevettero una minaccia simile, relativa all'introduzione di bacilli del carbonchio nelle riserve idriche del paese. Per attuare queste minacce non occorre una tecnologia complessa, ma il ripetersi ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] mediante l’immissione sul territorio di maschi sterili. Altre z. di cui si è molto ridotta l’incidenza sono il carbonchio ematico, le dermatiti di origine virale e l’erisipeloide (nell’Uomo) o erisipela (nel suino).
Per contro, per ragioni climatiche ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] il tasso di incidenza era soltanto di 83 casi su 100.000 abitanti.
Le zoonosi, come la rabbia, il carbonchio, la tularemia e la psittacosi, sono oggi sporadiche e rare, ma costituiscono tuttavia una minaccia importante.
La riduzione drastica ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] di questo tipo di armi vi sono anche microrganismi che, come Variola major (vaiolo), Bacillus anthracis (antrace o carbonchio), Yersina pestis (peste) e vari virus, possono essere disseminati agevolmente e trasmessi da persona a persona, causando ...
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Armamenti
Virgilio Ilari
sommario: 1. Disarmo e riarmo nel ‛terzo dopoguerra'. 2. L'eliminazione degli euromissili e la riduzione degli armamenti strategici. 3. La riduzione delle forze convenzionali [...] di aver violato il bando del 1972, dotandosi di armi batteriologiche in grado di diffondere peste, colera, carbonchio e tifo addominale. Altre armi biologiche impiegano rickettsie (tifo petecchiale), virus (febbre gialla, vaiolo, influenza), tossine ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] caso si parlerà di antrace o favo (è opportuno precisare che in inglese anthrax indica un'altra dermatosi, il carbonchio, malattia rara, un tempo molto grave, mentre l'antrace o favo è chiamato carbuncle). La principale delle localizzazioni profonde ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Zoologia, zoografia e medicina veterinaria
Herbert Eisenstein
Zoologia, zoografia e medicina veterinaria
Gli scritti arabi di zoologia e zoografia redatti tra [...] farcino o mal del verme, la morva e la scabbia e, tra quelle nominate per la prima volta dagli autori arabi, il carbonchio, lo scolo vaginale, gli aborti e la nascita di esseri malformati dovuti alle epizoozie.
Già nella patologia araba si ritrova l ...
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carbonchio
carbónchio s. m. [lat. carbŭncŭlus, dim. di carbo -onis «carbone»]. – 1. Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali (bovini, ovini, equini, suini), caratterizzata in genere da pustole nerastre di tipo emorragico, dovuta...
carbonchiare
v. intr. [lat. carbunculare] (io carbónchio, ecc.; aus. avere o essere). – Ammalarsi di carbonchio, detto spec. del grano: grano, grano, non c. (verso di una filastrocca che si canta l’ultimo giorno di carnevale).