GALBANI, Egidio
Andrea Colli
, Nacque nel 1858 da Davide (1821-1903) e da Angiola Zappelli a Ballabio Inferiore, in Valsassina, ove trascorse gli anni dell'infanzia e della giovinezza, affiancando [...] , vero e proprio punto di raccolta e interscambio delle variegate produzioni del territorio (seta, ferro, legname, carbone, bestiame, derrate agricole e formaggi), costituì senza alcun dubbio un fattore di estrema importanza, rilevante almeno quanto ...
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BORMIOLI, Aleramo
Luciano Segreto
Nacque ad Altare (Savona) il 6 dic. 1873 da Roberto e Enrichetta Bertolotti. Compì gli studi laureandosi presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Torino [...] Settanta vennero comunque apportate importanti modifiche agli impianti. Gli antichi forni a legno furono sostituiti con quelli a carbone; vennero introdotti i forni fusori con crogioli coperti di tipo inglese e, più in generale, si adottarono tutte ...
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Dispositivo che permette di modificare determinate componenti o caratteristiche di un segnale sonoro, luminoso o elettrico.
Apparecchiatura attraverso la quale si fa passare un fluido allo scopo di trattenere [...] di cellulosa e di cellulosa pura, eventualmente cosparsa di carbone attivo. Talora il f. multiplo si presenta formato camera) che può essere vuoto oppure riempito da granuli di carbone attivo, eventualmente frammisto a silicato di magnesio attivato o ...
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Sostanze organiche azotate in prevalenza di origine vegetale, costituite da carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno (a eccezione di pochi che mancano di ossigeno: nicotina, coniina ecc.), dotate di carattere [...] a. vengono isolati allo stato puro per precipitazione sotto forma di sali poco solubili, o mediante adsorbimento selettivo con carbone attivo o argille attivate, o per mezzo di resine scambiatrici cationiche.
Alcune sostanze non di origine vegetale ...
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Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] del fuoco del camino.
In seguito, per produrre e dosare il calore, sono stati inventati forni e fornelli a legna, carbone e gas, anche se il vecchio spiedo è rimasto sempre in uso. Infine sono arrivati gli elettrodomestici per cucinare, come il ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] si preparano in genere al forno elettrico partendo da miscele di minerali di f. o da f. metallico e quarzo, o quarziti e carbone. I vari prodotti di cui sopra si presentano all’aspetto con colori sempre più tendenti al bianco quanto più elevato è il ...
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Complesso di attività, scienze e tecniche relative alla navigazione aerea in generale. Il termine compare la prima volta, come aggettivo latino (ars aeronautica), nel 1695, in un’opera dell’erudito tedesco [...] km alla velocità di 8 km/h. Nel 1872 il tedesco P. Haenlein realizzò un dirigibile messo in moto da un motore a gas di carbone, mentre nel 1884 i francesi C. Renard e A. Krebs effettuarono un volo su circuito chiuso di 8 km con un dirigibile a motore ...
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Elemento chimico, metallo di colore grigio argenteo simile a quello del piombo, di simbolo Mo, numero atomico 42, peso atomico 95,94, del quale sono noti numerosi isotopi naturali (con numero di massa [...] riduzione in forni rotativi, si ottiene il m. sotto forma di polvere costituita da particelle di qualche micron; la riduzione con carbonio si effettua di solito in crogioli e il prodotto è costituito da polvere di m. impura per la presenza di carburo ...
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Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto [...] e abbondanti concimazioni organiche e minerali, il m. teme la siccità; i suoi principali parassiti crittogamici sono il carbone e le ruggini, quelli animali sono Pyrausta nubilalis e Sitotroga cerealella. Il m. Bt è geneticamente modificato mediante ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] a semi-gas (sempre meno usati), a gas, per lo più prodotto da gassogeni separati dal forno, a nafta, a polvere di carbone e a legna. In tempi recenti sono stati tentati per il vetro forni fusorî elettrici con promettente esito tecnico, non ancora ...
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carbone
carbóne s. m. [lat. carbo -onis]. – 1. Sostanza costituita in prevalenza da carbonio, formatasi naturalmente o ottenuta artificialmente da materiali di origine animale e vegetale. C. naturali o fossili, quelli originatisi per progressiva...
carbonamento
carbonaménto s. m. [der. di carbonare]. – Nel linguaggio di marina, l’operazione d’imbarco del carbone necessario per il funzionamento delle motrici di bordo.