Città capoluogo dell’omonima provincia e porto del Vietnam (382.674 ab. circa), 80 km a SE di Hue, in una baia del Mar Cinese Meridionale. Nei dintorni si trova il grande bacino carbonifero di Nongson. [...] Industrie tessili.
Fu base navale durante il dominio coloniale francese, con il nome di Tourane, e importante base strategica dell’esercito statunitense (1965-73) durante la guerra del Vietnam ...
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Città della Gran Bretagna (305.900 ab. nel 2005), capitale del Galles, posta alla foce dei fiumi Taff e Rhymney nell’estuario del fiume Severn. Modesto villaggio sino alla metà del 19° sec. (18.000 ab. [...] nel 1850), ebbe poi un incremento rapidissimo, dovuto allo sfruttamento minerario e industriale del bacino carbonifero del Galles meridionale e al potenziamento delle attrezzature portuali. Tra le industrie, oltre a quelle siderurgiche e ...
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Charkiv (Kharkiv, russo Har′kov) Città dell’Ucraina (1.433.886 ab., stima 2021), capoluogo della provincia omonima (31.400 km2 con 2.658.461 ab. nel 2020), compresa nei bacini del Don e del Dnepr. C. è [...] di due tributari del fiume Donez e si estende sulle loro rive. Per la sua posizione strategica fra il bacino carbonifero del Donez e i giacimenti di ferro di Krivoj Rog è divenuta il maggiore mercato dell’Ucraina e notevole centro industriale ...
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(o Saar) Land della Germania (2568 km2 con 1.043.167 ab. nel 2007), nella sezione sud-occidentale del paese; capitale Saarbrücken. Confina a N e a E con il Land di Renania-Palatinato, a S e a O con la [...] di grandi ricchezze minerarie, di molteplici industrie e di una popolazione molto numerosa (densità di 406 ab./km2). Il bacino carbonifero, che si estende pure nella vicina Lorena, è attraversato dalla valle del fiume Saar. Le attività di estrazione ...
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(fr. Liège; fiamm. Luik) Città del Belgio (190.102 ab. nel 2008), capoluogo della provincia omonima; è situata sulle rive della Mosa e del suo affluente Ourthe, che a sua volta riceve la Vesdre. Il nucleo [...] centri industriali periferici: Seraing, Herstal, Ougrée, Jemeppe. Grazie alla sua posizione al centro di un importante bacino carbonifero, L. divenne nel 19° sec. uno dei più grandi centri industriali dell’Europa occidentale, principalmente grazie ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , mentre nell’area toscana gli ambienti sono continentali e marini, e nelle Alpi Carniche tipicamente marini. Con il Carbonifero superiore inizia una fase che genera bacini continentali in Sardegna, a La Thuile, in Liguria e nelle Alpi Meridionali ...
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Città dell’Inghilterra centrale (241.800 ab. nel 2005). È posta sopra le rive del fiume Derwent, nel punto in cui esso, uscendo dai Monti Pennini, si getta nell’ampia valle del Trent. È uno dei maggiori [...] parte del territorio è adibita a pascolo. Nell’estrema zona nord-occidentale rientra un lembo del vasto giacimento carbonifero dello Yorkshire, con una serie di centri specializzati nella estrazione e nella lavorazione del carbone. Centri maggiori ...
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Città della Germania occidentale (586.909 ab. nel 2007), nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia, compresa nella grande conurbazione della Ruhr. Importante centro industriale (complessi siderurgici, [...] , aperto al traffico nel 1899. Lungo 269 km, da Dortmund all’estuario canalizzato dell’Ems presso Emden; unisce i porti del Mare del Nord al bacino carbonifero della Ruhr, collegato al Reno dal Canale Rhein-Herne, e al Lippe dal Canale Lippe. ...
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(fiamm. Brussel) Città capitale del Belgio (2.049.511 ab. nel 2018); la regione di B.-Capitale, una delle tre del Belgio, creata nel 1989, è divisa in 19 comuni o municipalità.
B. sorge in posizione centrale [...] della città, la unisce alla Rupel e perciò all’estuario della Schelda (Anversa); un altro canale la unisce al bacino carbonifero di Charleroi (canale di Charleroi).
Dal 1958 B. è sede della Commissione della Comunità economica europea e dal 1967 del ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] E. distesi tra l’Irlanda e la Norvegia) e produsse un’unica massa continentale (Laurussia). Nel Devoniano medio e nel Carbonifero inferiore (370-340 milioni di anni fa), Gondwana e Laurussia erano separate da un’ampia fascia oceanica. Su gran parte ...
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carbonifero
carbonìfero agg. [comp. di carbone e -fero]. – 1. Contenente carbone, detto di terreni, bacini e sim.: il bacino c. del Sulcis. 2. In geologia, periodo c. (o anche, come s. m., il carbonifero), terzo e penultimo periodo dell’era...
neocarbonifero
neocarbonìfero agg. e s. m. [comp. di neo- e carbonifero]. – In cronologia geologica, la parte del periodo carbonifero superiore comprendente i piani stefaniano di facies marina e uraliano di facies continentale.