epatocarcinoma
Neoplasia primitiva del fegato, costituita da epatociti maligni, che danno luogo spesso alla formazione di lobuli epatici neoformati. L’e. è fra i tumori maligni più diffusi nel mondo, [...] , rende infatti il DNA di queste cellule più suscettibile ad alterazioni geniche. L’ecografia epatica periodicamente eseguita nei pazienti con epatite cronica e con cirrosi è il primo presidio diagnostico per una diagnosi precoce di epatocarcinoma ...
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TUMORE
Alberto Fonnesu
Lorenzo Magno
(XXXIV, p. 474; App. II, 11, p. 1030; III, 11, p. 990).
Agenti cancerogeni: Agenti cancerogeni chimici, p. 693; Agenti cancerogeni virali, p. 693. Immunologia dei [...] la farina di arachidi. È possibile che l'incidenza particolarmente elevata di alcuni t. in certe aree (carcinomaepatico in Uganda, carcinoma gastrico in Oriente) sia in relazione con l'alto contenuto in aflatossine (o in altri cancerogeni naturali ...
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In tossicologia, sostanza elaborata da miceti in grado di produrre effetti tossici nell’uomo e in altri animali a sangue caldo: la maggior parte delle m. sono prodotte da muffe (aspergilli, penicilli) [...] estremamente diffuse nelle regioni calde. Le m. sono state chiamate in causa come possibili agenti responsabili del carcinomaepatico, assai diffuso tra i Bantu, e del kwashiorkor. Particolare attenzione è rivolta alle aflatossine, metaboliti tossici ...
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Virus
Claudio Basilico
di Claudio Basilico
Virus
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia della scoperta dei virus. a) Le prime scoperte. b) La scienza della virologia. 3. Proprietà generali e composizione [...] virus. Forse il miglior esempio di infezione cronica è quella dovuta al virus dell'epatite B, che può portare alla cirrosi epatica o al carcinomaepatico molti anni dopo l'infezione primaria, mentre il periodo intercorrente è spesso asintomatico.
Le ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] forma cronica nell'1÷5% dei casi (epatite cronica persistente, epatite cronica attiva con possibile evoluzione verso la cirrosi epatica).
HBV è stato inoltre chiamato in causa nella genesi del carcinomaepatico, ma non è ancora chiaro il meccanismo ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] carcinoembrionale (CEA, Carcinoembryonic antigen). La prima viene utilizzata principalmente nella diagnosi e nel monitoraggio del carcinomaepatico primitivo, ma trova impiego anche nella diagnosi prenatale dei difetti del tubo neurale. È stato ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] epatopatia cronica C correlata sviluppano nel corso del tempo un carcinoma epatocellulare. Il virus dell’e. C non ha ai focolai più vasti o in un’unica raccolta purulenta (ascesso epatico) che può occupare un intero lobo del fegato e talora aprirsi ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] e HCG). Gli o. glicoproteici sono metabolizzati a livello epatico, mentre quelli non glicoproteici sono metabolizzati e degradati prevalentemente a di alcuni tumori maligni (testosterone contro i carcinomi della mammella e le loro metastasi; ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] nel quale riferisce felicemente la cura operatoria dell'ascesso epatico (Osser. LIV) e dell'epilessia post-traumatica radicale precoce ottiene risultati apprezzabilissimi, specialmente nel carcinoma della mammella, della lingua, dello stomaco e ...
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È una ghiandola annessa all'intestino; la più grossa del corpo; riversa il suo secreto in un complesso sistema di canali denominati vie biliari; esse sono costituite dapprima dai sottili dotti biliferi, [...] , lo riduce. Si diffonde facilmente per contiguità e anche in modo discontinuo nel tessuto epatico e può dare anche ripetizioni in altri organi. Il carcinoma ha origine con relativa frequenza anche dai grossi dotti biliari e si suppone che parta ...
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iperprodurre
(iper-produrre), v. tr. Produrre in eccesso. ◆ Come è iniziata la vostra avventura? «Era il 1987: è cominciato tutto grazie a tre aziende agricole della media Val Pellice interessate non solo a una produzione diversa, genuina,...
marker
‹màakë› s. ingl. [der. di (to) mark «segnare, contrassegnare»] (pl. markers ‹màakë∫›), usato in ital. al masch. – Termine corrispondente all’ital. marcatore, usato o noto in Italia con alcune partic. accezioni: 1. Evidenziatore (tipo...