Patologo inglese, nato a Londra il 18 maggio 1921. Ha svolto a Bristol (1968-82) un'attività di primaria importanza nel campo della patologia, sia come docente di questa disciplina nella locale università, [...] di E.-Barr, che è causa della mononucleosi infettiva, ma che può provocare nell'uomo particolari tumori: il linfoma di Burkitt e un carcinoma naso-faringeo (v. tumore, App. IV, iii, p. 694, e virus: Patogenesi dell'infezione virale, pp. 833 e 836 ...
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mammella. Evoluzione nel trattamento chirurgico del tumore del seno
Daniela Terribile
Evoluzione nel trattamento chirurgico del tumore del seno In una sola generazione l’approccio del tumore del seno [...] tumore e della paziente, personalizzando così l’approccio terapeutico.
Evoluzione del trattamento chirurgico conservativo del carcinoma mammario precoce
La diffusione dei programmi pubblici di screening mammografico, il miglioramento dell’educazione ...
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RANZI, Andrea
Mario Donati
Chirurgo, nato a Pesaro il 13 settembre 1810, morto a Firenze il 4 gennaio 1859. Si laureò in chirurgia a Pisa nel 1834. Perfezionatosi in chirurgia a Parigi e Vienna, fu [...] le osservazioni chirurgiche da lui raccolte nella clinica del Regnoli, i suoi studî sull'infiammazione, lo studio sul carcinoma e sulla estirpazione completa della tonsilla (1841), la memoria sui fenomeni iniziali della flussione sanguigna (1857). ...
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WERTHEIM, Ernst
Paolo Gaifami
Ostetrico e ginecologo, nato a Graz il 21 febbraio 1864, morto a Vienna il 15 febbraio 1920. Allievo di F. Schauta, prima a Praga (1891) poi a Vienna (1901), dal 1897 primario [...] le ghiandole linfatiche regionali. Raccolse la somma della sua preparazione anatomica e dell'esperienza clinica al riguardo nella monografia: Die erweiterte abdominale Operation bei Carcinoma Colli Uteri auf Grund von 500 Fällen, Berlino-Vienna 1911. ...
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Linea cellulare
Stefania Azzolini
Coltura di cellule con vita indefinita e considerata immortale, chiamata linea cellulare per distinguerla dal ceppo cellulare che non è perenne. Per poter clonare singole [...] e solo raramente si trasformano. La prima linea cellulare umana è la linea delle cellule HeLa, ottenuta nel 1952 da un carcinoma della cervice uterina: la denominazione HeLa deriva dal nome e cognome della donna da cui è stato asportato il tumore ...
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Laser
Paolo Laporta
Giuseppe Palumbo
Riccardo Pratesi
di Paolo Laporta
Tra i dispositivi emettitori di radiazione coerente nella regione spettrale compresa tra i raggi X e il lontano infrarosso, alcuni [...] ALA è particolarmente efficace nel trattamento della cheratosi attinica, in alcune forme di cancro della pelle (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose in situ) e in molti tumori d'interesse otorinolaringoiatrico (testa e collo) nonché ...
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GATTI, Francesco
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Codogno, allora in provincia di Milano, il 10 sett. 1845 da Giuseppe e da Luigia Bossi. Aveva da poco superato i quindici anni di età quando, arruolatosi [...] LVIII (1874), 209, pp. 3-24; Il pronostico e la terapia della difterite, ibid., LIX (1875), 232, pp. 51-73; Diffusione di carcinoma per le vie delle vene, ibid., LX (1876), 237, pp. 415-421; Due casi di lesioni motorie da alterazioni della corteccia ...
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Nome comune a vari processi infiammatori o degenerativi – acuti o cronici – dello stomaco. Si distinguono tre gruppi di g.: erosive ed emorragiche, croniche aspecifiche, specifiche. Le g. erosive ed emorragiche [...] sono quelli secondari a interventi chirurgici sullo stomaco, alla presenza di malattie autoimmuni, ad anemia perniciosa e a carcinoma gastrico. Nell’anziano è frequente una diffusa g. atrofica. Le g. specifiche comprendono un insieme eterogeneo di ...
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PALLORE (fr. paleur; sp. palor; ted. Bleichsucht; ingl. pallor)
Piero Benedetti
È il sintomo più appariscente che si manifesta a carico della pelle e delle mucose visibili (labbra, congiuntiva) nelle [...] simile a quello dell'alabastro, nelle anemie cosiddette emolitiche s'accompagna a una tinta giallognola, nelle anemie da carcinoma spesso è sopra un fondo terreo, quasi grigiastro. Il pallore, in condizioni non decisamente morbose, si osserva negli ...
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immunoterapia
Maurizio Pietrogrande
Uso terapeutico di metodiche in grado di agire sul sistema immunitario per modularne le funzioni (potenziandole o sopprimendole a seconda dei casi), agendo sui meccanismi [...] il trattamento standard per la cura dei linfomi no-Hodgkin a cellule B. Anche per alcune neoplasie solide, come il carcinoma della mammella, l’utilizzo di una immunoterapia con anticorpi monoclonali è nella pratica clinica. Lo sviluppo invece di un ...
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carcinoma
carcinòma s. m. [dal lat. carcinoma, gr. καρκίνωμα, der. di καρκίνος «granchio; cancro2»] (pl. -i). – In medicina, tumore epiteliale maligno; più esattamente, il tumore maligno dei soli epitelî ghiandolari: c. mammario, c. gastrico....
nefrocarcinoma
nefrocarcinòma s. m. [comp. di nefro- e carcinoma] (pl. -i). – In medicina, lo stesso che carcinoma del rene; è peraltro termine non più usato nelle classificazioni oncologiche, nelle quali va specificata la varietà istologica...