displasia
Fabrizio Mainiero
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa [...] con la rimozione del fattore promuovente. Quando la displasia è marcata e coinvolge l’intero spessore epiteliale, si parla tuttavia di carcinoma in situ, uno stadio preinvasivo di cancro.
→ Cellula. Matrice extracellulare; Oncogeni e oncosoppressori ...
Leggi Tutto
SURRENALE, GHIANDOLA (XXXIII, p. 19)
Cataldo CASSANO
La ghiandola s. esercita le sue funzioni per mezzo di duplice increto: corticale e midollare (v. ormoni: ormoni surrenali; App. II, 11, p. 462). La [...] H. Cushing - da iperplasia surrenale secondaria ad iperattività corticotropa ipofisaria - e la sindrome di Cushing - da adenoma o carcinoma del surrene a probabile partenza dalla zona fascicolata. In queste forme si ha soprattutto iperproduzione di ...
Leggi Tutto
Paratiroide
Patrizia Vernole
Red.
Le paratiroidi (v. cap. Collo, Tiroide e paratiroidi) sono ghiandole endocrine che con il loro secreto, il paratormone, intervengono nella regolazione del metabolismo [...] o parziale delle paratiroidi); più frequentemente risiedono nell'ablazione delle ghiandole, secondaria a patologia neoplastica (adenoma o carcinoma delle paratiroidi) o involontaria a seguito di intervento di tiroidectomia (nel corso del quale una o ...
Leggi Tutto
interleuchina-2 (IL-2)
Guido Poli
Citochina, originalmente definita T-cell growth factor, TCGF (1976) per la sua capacità di mantenere in vita e far proliferare linfociti non neoplastici; essa gioca [...] dal fatto che questa citochina è tra le poche approvate per uso clinico nel trattamento del melanoma maligno e del carcinoma renale. Inoltre, studi di fase III sono in corso per definirne il potenziale ruolo nel trattamento dell’infezione da HIV ...
Leggi Tutto
Ghiandola dell’apparato genitale maschile, situata sotto la vescica e sopra il diaframma uro-genitale.
Anatomia
Piccola nel bambino, la p. si sviluppa all’epoca della pubertà. Ha forma e dimensioni simili [...] cellule prostatiche sia in condizioni fisiologiche sia quando si è verificata una trasformazione neoplastica. Poiché il carcinoma prostatico è nella maggior parte dei casi un tumore ormonosensibile, la deprivazione androgenica rappresenta un valido ...
Leggi Tutto
Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] gastrico batteri e lieviti: il riscontro di lattobacilli di Boas-Oppler, considerato in passato segno distintivo del carcinoma gastrico, è ritenuto oggi più semplicemente la conseguenza di un aumento del contenuto gastrico, in presenza di diminuita ...
Leggi Tutto
Farmaceutica
La quantità di un farmaco o sostanza necessaria per conseguire, con la sua somministrazione, un determinato effetto farmacologico (➔ posologia). Nel caso dell’animale e dell’uomo la quantità [...] la caduta dei peli o dei capelli; d. eritema, che produce fenomeni vasomotori e infiammatori regressivi; d. carcinoma (o sterilizzante), capace di distruggere completamente un tumore maligno.
La determinazione di d. di radiazioni è detta dosimetria ...
Leggi Tutto
BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] 1983, CCXIX, pp. 709-714.
Der, C. J., Krontiris, T. G., Cooper, G. M., Transforming genes of human bladder and lung carcinoma cell lines are homologous to the ras genes of Harvey and Kirsten sarcoma viruses, in ‟Proceedings of the National Academy of ...
Leggi Tutto
Andropausa
Franco Dondero
Viene definito andropausa (o climaterio maschile) quell'insieme di modificazioni, soprattutto a carico della sfera genito-sessuale, che si manifesta nell'uomo nella sesta decade [...] di un tumore della prostata, non vi è ancora una chiara risposta all'interrogativo se il T possa far passare questo carcinoma dallo stadio in situ allo stadio invasivo.
La terapia con T deve essere assolutamente proscritta nei casi dubbi e deve ...
Leggi Tutto
CALDERINI, Giovanni
Egisto Taccari
Nacque a Varallo Sesia (Parma) il 26 dicembre del 1841 da Gaudenzio e Maria Rasetti. Studiò medicina all'università di Torino, ove si laureò nell'anno 1864 e dove [...] destruenti, mise in rilievo il valore dell'esame dei frammenti ottenuti con il raschiamento dell'utero per la diagnosi di carcinoma e, sulla scorta dei risultati sperimentali ottenuti da A. Righi a Bologna, fu tra i primi in Italia a trattare ...
Leggi Tutto
carcinoma
carcinòma s. m. [dal lat. carcinoma, gr. καρκίνωμα, der. di καρκίνος «granchio; cancro2»] (pl. -i). – In medicina, tumore epiteliale maligno; più esattamente, il tumore maligno dei soli epitelî ghiandolari: c. mammario, c. gastrico....
nefrocarcinoma
nefrocarcinòma s. m. [comp. di nefro- e carcinoma] (pl. -i). – In medicina, lo stesso che carcinoma del rene; è peraltro termine non più usato nelle classificazioni oncologiche, nelle quali va specificata la varietà istologica...