Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo allo stato coltivato e si crede derivato con la coltura dal c. selvatico, Cynara cardunculus (v. fig.), comunemente diffusa nelle terre più calde del bacino Mediterraneo. Ha breve e grosso rizoma; ...
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Polisaccaride, (C6H10O5)n, contenuto come sostanza di riserva, analogamente all’amido, in alcuni vegetali (tuberi di topinambur, della dalia, rizomi dei carciofi ecc.). È un polimero lineare costituito [...] da molecole di D-fruttosio nella forma furanica. È una polvere bianca, inodora, insipida, formata da granuli sferoidali, poco solubile in acqua, nella quale, specie a caldo, forma soluzioni colloidali; ...
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Composite
Laura Costanzo
Le comunissime piante dai capolini vistosi
Margherite, crisantemi, girasoli, fiordalisi, cardi e soffioni ma anche lattuga, cicoria e carciofi fanno parte della grande famiglia [...] sulle tavole e accompagnano spesso i nostri pasti. Comprendono, infatti, alcune piante da orto come la cicoria e la lattuga o il carciofo. Quest'ultimo ha i fiori di un colore tra l'azzurro e il viola raccolti in un capolino vistoso. È coltivato ...
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Parola di origine siciliana (ciafagghiuni), usata nel sec. XVI a indicare il germoglio terminale della Palma di S. Pietro Martire (Chamaerops humilis L.) il quale allora costituiva sulle mense dei ricchi [...] signori un erbaggio prelibato, paragonato ai carciofi. Antico è l'uso di mangiare il germoglio delle palme (cfr. Plinio, Nat. Hist., XIII). ...
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Comune della prov. di Firenze (62,3 km2 con 46.854 ab. nel 2008), situato nel Valdarno inferiore, sulla riva sinistra del fiume. In seguito al notevolissimo incremento economico e demografico fatto registrare, [...] , SO ed E lungo la riva dell’Arno, raggiungendo il centro di Cortenuova. Attivo mercato di prodotti agricoli (carciofi, cereali, uva), è sede di industrie alimentari, chimiche, meccaniche, editoriali e dell’abbigliamento.
Sorta nel 1119 intorno alla ...
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flatulenza
Formazione di flati nello stomaco o nell’intestino, meteorismo. Anche, l’emissione di flati dal retto. La f. deriva da una miscela di gas prodotti da alcuni batteri e lieviti che vivono nel [...] . I cibi che provocano f. sono solitamente ricchi di carboidrati (fagioli, latte, cipolle, patate dolci, castagne, cavolo, carciofi, avena, lievito del pane, ecc). Un’eccessiva f. provoca un incremento della motilità intestinale e causa la formazione ...
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ORTAGGI
Giuseppe PAPAROZZI
Fabrizio CORTESI
Giulio CAPODAGLIO
. S'indicano con questo nome e con quello di piante ortensi le piante che vengono coltivate negli orti a scopo alimentare o condimentario. [...] la riviera ligure di levante e di ponente, sono coltivati ben dodicimila ettari di ortaggi, fra i quali primeggiano i carciofi, i cavoli, i pomodori, i broccoli, gli asparagi, le melanzane, i peperoni e altri ortaggi di minore importanza. Il centro ...
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. Genere di funghi, istituito dal Regel nel 1843, della famiglia Peronosporacee (Ficomiceti), affine al genere Peronospora, da cui differisce per i conidiofori a ramificazioni nettamente dicotome e vistosamente [...] des laitues; ted. Mehaukrankhlt des Gartensalat; ingl. lettuce mould, downy Mildew). Attacca molte specie spontanee ed anche coltivate (carciofi e specialmente lattuga ed indivia), sulle quali produce una forma di marciume specialmente fogliare. ...
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Vanessa Genere di Insetti Lepidotteri Ninfalidi. Sono tra le farfalle più vistose e note dei climi temperati, caratterizzate da antenne clavate, corpo peloso, ali con margini angolosi o frastagliati e [...] nelle zone temperate di Europa e Asia. La v. del cardo (V. cardui; v. fig.), che si alimenta sui cardi e carciofi, è diffusa in tutto il mondo e compie imponenti migrazioni, spesso in masse incalcolabili, con colonne che attraversano in volo il ...
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OECOFORIDI (lat. scient. Oecophoridae)
Athos GOIDANICH
Famiglia d'Insetti Lepidotteri Tineini, riccamente rappresentata in Australia e comprendente in Europa una trentina di generi, i più noti dei quali [...] (sotto alle cortecce di alberi o nel legno marcescente), Depressaria (il più numeroso in specie, che vivono tra foglie piegate o riunite con seta o nelle infiorescenze di Ombrellifere; qualcuna è dannosa, come la D. cynarivora ai carciofi), ecc. ...
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carciofo
carciòfo s. m. [dall’arabo kharshūf]. – 1. a. Pianta perenne della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Cynara cardunculus, sottospecie scolymus), con foglie basali molto grandi, capolini terminali con squame carnose, i cui...
carciofaio
carciofàio s. m. e agg. [der. di carciofo]. – 1. Carciofaia. 2. non com. (f. -a) Chi coltiva o vende carciofi. 3. agg. Che produce carciofi, nel prov. aprile c., maggio ciliegiaio.