ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] S. P. le Pape Alexandre VII, Et traduit de Latin en François par F.Martial Religieux Penitent du tiers Ordre , Torino 1907; per i rapporti con il Bona, L. Ceyssens, Le cardinal Jean Bona et le jansénisme. Autour d'une récente étude,in Benedictina, X ...
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BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] di s. Carlo, che vi era studente: il futuro cardinale Federico Borromeo. Reduce da una scappata in Piemonte, il 13 Torino (8 genn. 1615) i suoi Carmina selecta, una raccoltina di poesie latine in lode del duca e a lui dedicate; rientrato a Torino, il ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] accordi segreti tra Carlo d'Angiò e l'imperatore latino Baldovino, che avrebbero dovuto permettere a quest'ultimo nel duomo di S. Lorenzo, ma, dopo vari inviti rimasti inascoltati di cardinali e di papa Gregorio X, fu collocata di nuovo in S. Maria ...
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Bologna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Fiorenzo Forti
Il declino dell'Impero medievale attorno alla metà del Duecento, se per un verso affrettò alcuni processi di ordine economico-sociale e [...] legati apostolici (ne è esempio l'infaticabile attività pacificatrice svolta contemporaneamente a B. e a Firenze dal cardinal-legato Latino Frangipani; v.) riuscirono nel loro intento; anzi tali iniziative rivelarono tutti i loro limiti: debolezze ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] fino al 1763. A Padova approfondì le sue conoscenze del latino, del greco e dell’ebraico e venne avviato agli fra il 7 e l’8 luglio. Alla partenza dei francesi il cardinale Chiaramonti celebrò il 6 agosto un Te Deum nella cattedrale; ma, essendo ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] tramite le istruzioni ai nunzi e infine la promozione a cardinale nel 1875 dell’arcivescovo di Gnesen-Posen Ledóchowski, arrestato della Chiesa in Polonia e nei vari Paesi dell’America Latina, si rinvia alle indicazioni contenute nei volumi II e III ...
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BARBERINI, Francesco
E. Bassan
Cardinale della Curia romana, nato a Firenze il 23 settembre 1597 e morto a Roma il 10 dicembre 1679, figura di rilievo nel panorama politico e culturale del Seicento, [...] Arcudi (del quale note manoscritte di dedica al cardinale si sono potute rintracciare in alcuni codici greci 81-146: 101-119; Il Libro di Giuliano da Sangallo Codice Vaticano Barberiniano Latino 4424, a cura di C. Huelsen, Leipzig 1910, I, pp. VI-VII ...
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NICCOLO II, papa
Annamaria Ambrosioni
Alfredo Lucioni
NICCOLÒ II, papa. – Poco si conosce di Gerardo prima della elevazione al pontificato. Per il Liber pontificalis (1886-92, II, p. 280) e Guido di [...] II poté così affrontare la riorganizzazione delle Chiese latine e tentare di guadagnare a Roma le Chiese e favore della Chiesa (ep. 64). Nel 1060 i legati Stefano cardinale di S. Crisogono e Ugo abate di Cluny presiedettero sinodi (rispettivamente ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] seguito di Gómez Albornoz, il quale, nipote del cardinal legato Egidio Albornoz, è governatore della città che deve , V, 11 (1902), pp. 199-211; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci nei secoli XIV e XV, II, Firenze 1905, p. 28; L. ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] parroco dalla sua comunità era accentuata dall'uso del latino sia nella lettura dei libri sacri, sia nella e in Urbano VIII Barberini gli esponenti più noti - era il "cardinal nipote" che teneva saldamente in mano il governo spirituale e temporale e ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...