CAETANI, Nicola
Gaspare De Caro
Figlio di Camillo, signore di Sermoneta, e della seconda moglie di lui, Flaminia Savelli, appartenente alla nobile casata romana, nacque in Sermoneta il 14 febbr. 1526. [...] videro nel conclave del 1572, allorché, subito fallita per l'opposizione del cardinale di Granvelle, rappresentante di Filippo II, la candidatura del cardinaledecano Alessandro Farnese, il C. non soltanto si schierò per il candidato degli Spagnoli ...
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ESTE, Alessandro d'
Paolo Portone
Figlio naturale legittimato di Alfonso d'Este (a sua volta figlio naturale legittimato del duca Alfonso I), marchese di Montecchio, e di Violante Segni - successivamente [...] e della villa d'Este. Nominato nel 1605 da Paolo V governatore Tivoli, ebbe lunghe e accanite contese con il cardinaledecano T. Galli che pretendeva il possesso della villa in forza una pretestuosa interpretazione del testamento di Ippolito d'Este ...
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GINNASI, Domenico
Giampiero Brunelli
Nacque nel 1550 a Castel Bolognese, nel Ravennate, o nella tenuta familiare di Casalecchio di Reno, presso Bologna, da Francesco e da Caterina Pallantieri. Il padre [...] . Il 2 ag. 1629 passò alla sede suburbicaria di Porto e S. Rufina e infine, il 30 luglio 1630, come cardinaledecano del Collegio, a quella di Ostia e Velletri.
Mosso da una sincera sollecitudine pastorale, durante gli anni del pontificato Barberini ...
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POLIDORI, Paolo
Roberto Regoli
POLIDORI, Paolo. – Nacque in una famiglia borghese il 4 gennaio 1778 a Iesi, da Camilla Vici (1737-1803), figlia dell’architetto Arcangelo Vici, e da Giuseppe (1730-1783), [...] durante la Restaurazione che la carriera di Polidori prese una via in ascesa. Morto il cardinale Antonelli, trovò un nuovo protettore nel cardinaledecano Alessandro Mattei, che lo confermò nella funzione di vicario generale di Velletri e Ostia. Nel ...
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PIO, Carlo
Alessia Ceccarelli
PIO, Carlo. – Nacque a Ferrara nell’aprile 1622 da Ascanio (1586-1649) di Enea, discendente dall’antico casato feudale dei signori di Carpi e Sassuolo, e dalla nobildonna [...] di Castel Gualtieri.
Si recò a Roma ancora adolescente, su invito dello zio paterno Carlo Emanuele (1585-1641), cardinaledecano del S. Collegio, che intendeva indirizzarlo alla tonsura. Attratto piuttosto dalla carriera delle armi, in cui si erano ...
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CARAFA, Domenico
Francesco Malgeri
Nacque a Napoli, nella tenuta di Bellavista (Portici), il 12 luglio 1805 da Francesco duca di Traetto e da Paola dei principi Orsini. Fu educato a Napoli, nel collegio [...] divenne sacerdote.
Rimasta vacante la sede metropolitana di Benevento, per la morte del card. Bussi, su indicazione del cardinaledecano Bartolomeo Pacca, il C. venne indicato a papa Gregorio XVI come possibile successore del Bussi alla guida dell ...
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GORI MEROSI, Carmine
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Subiaco il 14 febbr. 1810 da Giuseppe Gori, nobile sublacense imparentato per linea materna con la famiglia Giustiniani, e da Maria Benedetta Merosi, [...] G. rimise la cassetta contenente le scritture ancora pendenti intorno agli affari della Dataria al cardinaledecano, che la consegnò prontamente al cardinale camerlengo, G. Pecci. Questi, una volta eletto pontefice con il nome di Leone XIII, rinnovò ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] 1977 è stato nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga e creato cardinale da Paolo VI; il motto episcopale da lui scelto, ’universalità salvifica di Cristo e della Chiesa. Dal 2002 decano del collegio cardinalizio, il 19 aprile 2005 è stato eletto ...
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Ecclesiastico (Sinnai, Cagliari, 1796 - Roma 1878). Nunzio a Napoli (1827) e a Madrid (1833), creato cardinale nel 1837, resse come legato la provincia di Ravenna segnalandosi per l'equità personale e [...] Bologna (1847), da dove si allontanò l'11 luglio 1848 per non partecipare all'imminente reazione. Infine vescovo di Palestrina (1852), cancelliere della Chiesa (1853), vescovo di Porto (1870), di Ostia e Velletri e decano del Sacro Collegio (1877). ...
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Prelato e giurista (La Suze, Maine, circa 1348 - Roma 1428), ebbe gran parte nello scisma d'Occidente: difese, come decano e insegnante di diritto canonico a Reims (dal 1392), l'antipapa Benedetto XIII [...] poi (1409) con Pietro d'Ailly da Benedetto XIII passando al partito dell'altro antipapa Giovanni XXIII, che lo fece cardinale (1411); nel concilio di Costanza sostenne invece la superiorità del concilio; nel 1417 fu incaricato di ottenere la rinuncia ...
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decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è stabilita in base al criterio della «decananza...