CASALI, Antonio
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Nacque a Roma il 25 maggio 1715 da Giovanni Battista, marchese di Pastina, e da Maddalena del conte Niccolò Mellini. Fu inviato dapprima a Modena per studiare nel Collegio dei nobili, [...] in seno alla quale divenne chierico coadiutore del decano monsignor Raggi: in questa qualità ottenne dal femminile di S. Michele una filatura di lana, canapa e lino.
Riservato cardinale in pectore da Clemente XIV il 12 dic. 1770, il C. fu dichiarato ...
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PIGNATELLI, Francesco
Ugo Dovere
PIGNATELLI, Francesco. – Nacque a Napoli il 6 febbraio 1652 da Giulio, marchese di Cerchiara, principe di Noja e duca di Monteleone e Terranova, e da Beatrice Carafa, [...] Frascati (1724), Porto e Santa Rufina (1725). Fu decano del Sacro Collegio, pur rinunziando alla sede di Ostia dopo la morte del cardinale Fabrizio Paolucci (12 luglio 1726). In quanto cardinale vescovo di Frascati, fu invitato al concilio Romano del ...
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GUGLIELMO (Guglielmo del Piemonte)
Luigi Canetti
Vescovo di Modena e cardinale, nacque in Piemonte (non, come preteso da alcuni, in Savoia o in Francia) intorno al 1185; non sono noti i nomi dei genitori.
Sicuramente [...] , e più volte anche in qualità di decano del Collegio cardinalizio, fino al 17 febbr. provincie modenesi, s. 8, X (1958), pp. 19-30; A. Paravicini Bagliani, Cardinali di Curia e "familiae" cardinalizie dal 1227 al 1254, Padova 1972, I, pp. ...
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MANFREDI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
Appartenente, secondo quanto scrisse nel frontespizio di due opere a stampa, a una nobile casata di origine ferrarese, nacque a Bologna intorno al 1526, forse da [...] al nepotismo e ai nemici di Roma, senza però trattare della politica inquisitoriale. Sempre a Sisto V, e ai cardinali Rusticucci e Decio Azzolini, il M. dedicò nello stesso anno il De perfecto praelato in Ecclesia Dei summarium (Cesena, B. Raverio ...
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CARACCIOLO, Antonio
Bernard Barbiche
Nacque nel Regno di Napoli verso il 1515 da Giovanni, principe di Melfi, e da Eleonora Sanseverino. In seguito al trattato di Cambrai (1529) la sua famiglia si trasferì [...] per i riformati, e infine Guglielmo di Taix, canonico poi decano di S. Pietro di Troyes, abate di Basse-Fontaine nel 1549 1557 il suo nome non comparve tra quelli dei dieci nuovi cardinali.
Tale sconfitta fu forse una delle cause che lo portarono ...
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D'ELCI, Raniero
Luisa Bertoni
Della famiglia dei marchesi di Monticiano, conti d'Elci, uno dei rami dei Pannocchieschi di Siena, nacque a Firenze il 7 marzo 1670 da Filippo, marchese di Monticiano e [...] della collegiata di S. Antonino a Castelnuovo di Porto. Decano del Sacro Collegio, nel conclave seguito alla morte di Benedetto 'età avanzata. Lo Choiseul ci dà di lui questo ritratto: "Ce cardinal est connu en France où il a été nonce dix ans. C' ...
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EDLING, Rodolfo Giuseppe
Silvano Cavazza
Nacque a Gorizia, primo dei cinque figli di Giacomo e di Elisabetta dei conti Cobenzl; fu battezzato il 1° ag. 1723.
La famiglia, di lontana origine sveva, apparteneva [...] di Gorizia, di cui il 2 febbr. 1752 venne fatto decano. In questa carica egli si applicò particolarmente nella cura d'anime e si rifiutò di presentarle nuovamente. La mediazione del cardinale Franz Herzan, ambasciatore imperiale presso la S. Sede, ...
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HONORATI, Bernardino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Jesi, presso Ancona, il 17 luglio 1724 da Giuseppe, patrizio jesino, e da Marianna del conte Galeazzo Cima di Rimini.
La famiglia si era [...] entrò in avvocatura: per quattro anni fu segretario del decano degli uditori di rota, facendo esperienza in molte cause di Governo, e subito dopo ebbe occasione di fare le veci del cardinale D. Rivera come protettore del Collegio piceno in Roma. Nel ...
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GIGLI, Silvestro
Stefano Tabacchi
Nacque a Lucca nel gennaio 1463 da Nicolao. La sua famiglia, da cui già nel Duecento e nel Trecento erano usciti numerosi dottori e notai, apparteneva al patriziato [...] Lucca e la sua trasformazione in collegiata secolare presieduta da un decano. La famiglia Gigli, che nell'operazione aveva speso 2000 per la Spagna e del G. per l'Inghilterra, ma i cardinali diedero il loro assenso solo al primo. Il G. non dovette ...
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MACCHI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Capodimonte (diocesi di Montefiascone), nel Viterbese, il 31 ag. 1770 da Giovan Nicola e Maria Anna Gilda Vagni, entrambi provenienti da famiglie di piccoli [...] , dall'11 giugno 1847, in quella di Ostia e Velletri in sostituzione del cardinale L. Micara la cui scomparsa gli aveva conferito anche il titolo di decano; poco prima di lasciare Civitavecchia vi aveva celebrato, all'inizio di giugno, il sinodo ...
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decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è stabilita in base al criterio della «decananza...