BERILARD (Baylard, Bailardus, Baialardus, Abaylardus)
Alessandro Pratesi
Di origine franca, vissuto tra la fine del secolo XI e la prima metà del XII, fu cardinalediacono della Chiesa romana, ma non [...] dei S. Sepolcro di Brindisi, e di Adelardo, priore dell'ospedale di Ognissanti, il legato di Onorio II, Pietro, cardinalediacono di S. Maria in Via Lata, definiva la causa sentenziando in favore del monastero: B. accettò il verdetto e concesse ...
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ENRICO (Henricus)
Olivier Guyotjeannin
La prima notizia che abbiamo di questo vescovo di Modena riguarda la sua consacrazione - il 18 marzo 1157 - da parte del suo metropolitano, Anselmo arcivescovo [...] confinaiiti, principalmente Bologna e Reggio, e affidando la cattedrale prima al prevosto dei capitolo e poi al cardinalediacono Ildebrando.
E., primo titolare del vescovato da quando esso fu ristabilito da Adriano IV, proveniva dalla famiglia ...
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BENEDETTO
Clara Gennaro
Nulla è noto di B., all'infuori della provenienza da famiglia trentina di umile condizione sociale, prima del 1433, anno in cui è ricordato come pievano di Malè e abate del monastero [...] di S. Apollinare calici, documenti, privilegi, inventari. Scomunicato nuovamente, si appellò a Roma, ove Lucido dei Conti, cardinalediacono di S. Maria in Cosmedin, delegato del papa, decise in suo favore. Contro la decisione di Roma nei confronti ...
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Stefaneschi, Iacopo Gaetano
Arsenio Frugoni
Cardinale (Roma 1270 c. - Avignone 1343), figlio di Pietro S. e di Perna Orsini; studiò a Parigi, poi a Bologna, e presto si avviò, con la protezione dello [...] Matteo Rosso Orsini, alla vita di curia.
Canonico di San Pietro, titolare di molti benefici, fu nominato cardinalediacono di San Giorgio in Velabro nel dicembre 1295 da Bonifacio VIII; il nome, aggiunto a quello di Iacopo, di " Caietanus ", che ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Ottavio
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Nacque a Napoli nel 1560 da Giovan Girolamo e da Margherita Pio. Studiò a Perugia, nella cui università si addottorò in utroque iure nel 1582. Ordinato sacerdote, si [...] l'avrebbe eletto pontefice col nome di Gregorio XIV. Nominato maggiordomo e, quindi, il 16 marzo 1591, creato cardinalediacono di S. Giorgio in Velabro, fu poi cardinale prete di S. Maria del Popolo, il 15 marzo 1593. Il 22 apr. 1602 passò al titolo ...
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BOBONE
Giovanni Nicolaj
Unicamente con questo nome ("Bobo Ursinus" o "Bobo Romanus de Ursinis" non compare mai nelle sottoscrizioni) è attestato un cardinale della seconda metà del sec. XII, che per [...] Rufina. Era già morto il 7 dic. 1190, quando troviamo come suo successore Pietro.
B. va ben distinto, come mostrano le sottoscrizioni, da un Bobone, cardinalediacono di S. Giorgio in Velabro, che compare in pochi mesi del 1188, e da un altro Bobone ...
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AIMERICO
Edith Pàsztor
Originario di Bourges, canonico della congregazione lateranense, fu nominato nel 1123 da Callisto II cardinalediacono di S. Maria Nova e cancelliere. Amico di s. Bernardo, ne [...] impadronitosi del ducato di Puglia con la violenza. A. fu mandato a trattare la pace con Ruggero insieme con Giovanni, cardinale vescovo di Ostia e con Cencio Frangipane, ma ebbe scarso successo ed il papa fu costretto ad accettare le condizioni del ...
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CAETANI, Benedetto
Daniel Waley
Figlio di Giovanni, fratello di Bonifacio VIII, nacque sulla metà del secolo XIII. Dovette probabilmente la promozione ecclesiastica allo zio che nel 1281era stato nominato [...] per le cui rendite egli ebbe, in seguito, una vertenza con un certo Corrado da Milano.
Fu nominato cardinale, col titolo di cardinalediacono dei SS. Cosma e Damiano, probabilmente subito dopo la consacrazione pontificia dello zio (23 genn. 1295); la ...
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ALLUCINGOLI, Gerardo
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Di nobile famiglia lucchese, parente del papa Lucio III, era già stato eletto vescovo dal clero lucchese, quando venne creato nel 1182, proprio da Lucio III, cardinalediacono [...] il bambino affidato al papa dalla madre Costanza. L'A. dovette, infatti, recarsi in Terra di Lavoro con l'altro cardinale Gregorio diacono di S. Maria in Portico per organizzarvi la resistenza ai tentativi di Marcovaldo di Anweiler e di altri signori ...
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ALBINO
Vincenzo Fenicchia
Nato a Milano, privo in tenera età dei genitori ed abbandonato dai fratelli e dagli altri parenti, rimase affidato soltanto alle cure di uno zio monaco. Venuto a mancargli [...] il giugno 1189, perché nel prologo A., mentre ricorda la sua pro'mozione a cardinalediacono e quella a cardinale prete, non fa cenno della sua promozione a cardinale vescovo di Albano.
Morì prima dell'aprile 1199, quando gli successe nella diocesi ...
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diacono
dïàcono s. m. [dal lat. tardo diacŏnus, gr. διάκονος, che per il sign. corrisponde al lat. minister]. – 1. a. Nella Chiesa cattolica, ministro sacro che ha ricevuto il diaconato, ed è, nella gerarchia, di ordine immediatamente inferiore...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...