Cardinale (Lucca 1469 - Roma 1549) legato al card. Alessandro Farnese per essere stato vicario generale a Parma, quando questi fu elevato al soglio pontificio (Paolo III), lo raggiunse a Roma: creato vicario [...] generale di Roma e cardinale (1539), svolse ampia attività per la riforma della Chiesa. Curialista convinto, sostenne l'assoluto primato del papa sul concilio; molto legato alla tradizione, difese la donatio Constantini; ma vide chiaro in alcune ...
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Cardinale (Plasencia, Estremadura, 1456 - Roma 1523); ottenne la porpora nel 1493 da Alessandro VI; inimicatosi con Giulio II, per la pace da questo conclusa con Venezia contro la Francia, riunì a Pisa [...] un concilio scismatico (1511), che votò la destituzione di Giulio II e alcune riforme. Scomunicato, si rifugiò in Francia. Riebbe la sua dignità da Leone X (1513), dopo aver riconosciuto legittimo il concilio ...
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Cardinale (Bologna 1595 - Roma 1632); figlio del senatore Orazio e quindi nipote del papa Gregorio XV, ottenne da questo, il giorno successivo alla sua incoronazione, il cardinalato (1621); ebbe poi l'arcivescovato [...] di Bologna. Fu detto il Cardinal Padrone perché in soli ventinove mesi di pontificato dello zio seppe elevare la famiglia a una ricchezza favolosa. Costruì, in Roma, la chiesa di S. Ignazio e la villa dove il Guercino dipinse l'Aurora. ...
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Cardinale (Játiva 1441 circa - Reggio nell'Emilia 1511); figlio, forse, di Juan de Borja, zio paterno di Alessandro VI, fu eletto tesoriere papale nel 1493 e nel 1495 vescovo di Teano. Ebbe poi (1499) [...] l'arcivescovato di Cosenza e il cappello cardinalizio (1500). Scomunicato da Giulio II come promotore del concilio scismatico di Pisa e privato della dignità cardinalizia e di ogni benefizio (24 ott. 1511), ...
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Cardinale (Roma 1576 - ivi 1633); figlio di Francesco Caffarelli, adottato e nominato cardinale dallo zio materno, il pontefice Paolo V, fu uno dei più grandi signori della Roma del primo Seicento; grande [...] mecenate (scoprì e protesse il Bernini), dedicò larga parte dei suoi redditi alla fondazione della Villa B., a una raccolta d'opere d'arte (oggi, in parte, nella Galleria B.), a rifacimenti e costruzioni ...
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Cardinale (m. Roma 1427); elevato alla porpora (1384) da Urbano VI, partecipò poi al concilio di Pisa e all'elezione di Giovanni XXIII (1410), da cui fu nominato commissario presso re Ladislao. Partecipò [...] al concilio di Costanza e da Martino V ebbe il vescovato di Aversa (1418-22). Fondò a Napoli la chiesa e l'ospedale di S. Angelo a Nilo, dove è il suo sepolcro, opera di Donatello e Michelozzo ...
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Cardinale (Parma 1573 - ivi 1626). Figlio del duca Alessandro, creato cardinale nel 1592, prese gli ordini sacri solo dopo la nascita del nipote, il futuro duca Odoardo (1612), e fu vescovo di Tuscolo, [...] di Sabina e di Frascati (1614). Reggente per il nipote alla morte del fratello Ranuccio I (1622), proseguì la politica rigidamente assolutistica di questo. In Roma, diede splendore regale al palazzo Farnese ...
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Cardinale (m. 1176) arciv. di Milano (1166-76), legato di Alessandro III per le città della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa, s'oppose all'antipapa Pasquale III. Favorì la riedificazione di Milano [...] e la fondazione di Alessandria, e fu particolarmente sollecito dell'assistenza ai bisognosi e ai carcerati, ai quali si continuò anche in seguito a distribuire il "pane di s. Galdino". Morì mentre predicava ...
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Cardinale (Roma 1769 - ivi 1843). Vicelegato di Ravenna (1794), governatore di Perugia nel 1797 e presidente della Giunta di stato in Roma, si ritirò a Napoli dopo l'arrivo dei Francesi a Roma. Progovernatore [...] di Roma nel 1814, arcivescovo titolare di Tiro nel 1817, fu nunzio in Spagna dal 1817 al 1826, cardinale (1826) e vescovo di Imola; nel conclave del 1830 non poté essere eletto papa per il veto spagnolo. ...
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Cardinale (Montevago, Agrigento, 1794 - Palermo 1830); governatore di varie città pontificie, e arcivescovo di Nicea dal 1794, fu nunzio a Lucerna e in Spagna (1802-16). Essendosi opposto alle riforme [...] antiecclesiastiche delle Cortes di Cadice (1812), fu costretto a rifugiarsi temporaneamente in Portogallo. Cardinale e arcivescovo di Palermo dal 1816, durante la rivoluzione del 1820 fu presidente della giunta provvisoria, ma parteggiò per il ...
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cardinale1
cardinale1 agg. [dal lat. cardinalis, der. di cardo -dĭnis «cardine»]. – 1. Che fa da cardine, principale: una verità c.; le idee c. di una teoria; i principî c. di un sistema; fissare i punti c. di una questione; in partic., le...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...