Ictus cerebrale
Cesare Fieschi
Anne Falcou
Il termine latino ictus, "colpo, battuta", indica una sindrome caratterizzata dall'esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore [...] , l'obesità, il diabete mellito, l'abuso cronico di alcol. Il rischio aumenta anche in presenza di cardiopatia ischemica, valvulopatia mitralica e aritmia cardiaca o fibrillazione atriale.
Eziopatogenesi
Nell'80% dei casi l'ictus viene provocato ...
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Michele Carruba
Enzo Nisoli
Obesità
Allarme 'globesità'
Un problema
di dimensioni
crescenti
di Michele Carruba, Enzo Nisoli
22 gennaio
Il Consiglio esecutivo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, [...] nel quale sono stati pubblicati i risultati relativi a più di 115.000 donne di età compresa tra i 30 e i 55 anni senza cardiopatie che sono state seguite per 16 anni, indicava che il rischio di morte era più alto del 60-70% tra i soggetti con BMI tra ...
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BARLOCCO, Amerigo
Mario Crespi
Nacque a Carcare (Savona) il A febbr. 1880 e si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Genova nel 1903. Seguì la carriera universitaria nella clinica medica [...] a esercizio muscolare, in La Riforma medica, XXXVI (1920), pp. 997-1003; Sulle moderne cognizioni nella diagnosi e terapia delle cardiopatie, ibid., XXXIX (1923), pp. 1060-1066; Progressi della diagnosi e terapia delle malattie del cuore, in Cuore e ...
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Ritardo mentale
Paola Bernabei
Il DSM-IV dell'American psychiatric association, del 1994, indica come ritardo mentale una patologia cognitiva persistente, sia sul versante dell'intelligenza sia su quello [...] non concerne la sintomatologia del ritardo mentale di per sé, ma le eventuali condizioni associate: epilessia, cardiopatie, paralisi cerebrali infantili, sindromi dismetaboliche, disturbi della vista, disturbi dell'udito ecc. L'associazione di queste ...
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infarto
Lesione anatomica, seguita da necrosi dei tessuti, dovuta alla cessata irrorazione sanguigna per occlusione di un vaso arterioso terminale. Nell’accezione più comune il termine è riferito all’infarto [...] della vita. Eventuali terapie farmacologiche di supporto comprendono l’uso di aspirina, di statine o farmaci che ne impediscano l’ulteriore ingrandimento e controllino il compenso cardiaco. (*)
→ Cardiopatie; Chirurgia cardiaca e vascolare; Enzimi ...
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Medicina
In patologia, denominazione di particolari alterazioni della contrattilità di organi a struttura muscolare. La f. muscolare consiste in rapide contrazioni cloniche di singoli fasci di fibrille [...] dell’infarto miocardico, nella maggioranza dei casi rappresenta l’esito terminale della storia naturale di gravi cardiopatie, ischemiche e non, caratterizzate da marcata dilatazione e grave compromissione funzionale del ventricolo sinistro. In una ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] , che non poté portare a compimento: Plessio cardiaca. Considerazioni sullo sviluppo storico delle conoscenze nel campo delle cardiopatie dolorose da alterata circolazione cardiaca, in Riv. critica di clinica medica, LXIV (1964), pp. 5-22; Plessio ...
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urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale [...] ha negli stati con tendenza alla ritenzione di acqua e alla formazione di edemi o versamenti (nefropatie edemigene, cardiopatie scompensate, discrasie cachettiche), nelle malattie acute febbrili (periodo di stato della polmonite in particolare), nell ...
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La grande scienza. Epidemiologia
Paolo Vineis
Epidemiologia
L'epidemiologia è lo studio della distribuzione e dei determinanti della salute e della malattia nelle popolazioni. La semplice descrizione [...] inganno: se ci si riferisce ai numeri assoluti, si ha ogni 10.000 donne che usano gli estrogeni, 7 casi in più ogni anno di cardiopatie coronariche, 8 di tumori mammari, 8 di ictus, 8 di embolie, 5 casi in meno di fratture e 6 in meno di tumori del ...
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In anatomia, ognuna delle tuniche sierose che tappezzano le cavità pleurali o pleuriche, quelle cioè che si interpongono fra la parete toracica osteomuscolare e i polmoni esternamente, e fra gli organi [...] è il liquido che si forma nel cavo pleurico in seguito a processi flogistici (pleuriti), a stasi venosa (cardiopatie, tumori mediastinici) o malattie che comportino gravi stati discrasici (nefropatie).
La pleurite è dovuta talora a cause amicrobiche ...
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