COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] da lui fondata con D. Oliva, G. Borelli e G. A. Cesareo.
Pur essendo stimato come letterato da poeti come Carducci e D'Annunzio, egli poté rientrare nel grande giornalismo solo come esperto militare, iniziando una regolare collaborazione al Corriere ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] (Milano 1895) e Le guerre (Milano 1899). Il severo giudizio su Crispi fu motivo di un vivace scontro verbale con Giosue Carducci (già incontrato a Bologna nel 1881 e ospitato nell’agosto di quell’anno a Castello di Cireglio, com’è rievocato nella ...
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BERTELLI, Luigi (Vamba)
Mario Barsali
Nato a Firenze il 19 marzo 1860 da Enrico, impiegato e possidente, e da Giuseppina Rossi, frequentò le scuole degli scolopi.
Mortogli il padre nel 1873, il B., terminati [...] della nazione fin'allora riservate agli adulti. Numeri interi, o le "pagine rosa" (fuori testo), furono così dedicate al Carducci, a Garibaldi, al De Amicis, al Capuana, o alle gare aviatorie, a sottoscrizioni per i terremotati di Reggio e Messina ...
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BALAN, Pietro
Pietro Scoppola
Nato a Este (Padova) il 3 sett. 1840 da modesta famiglia, poté studiare nel seminario di Padova per il mecenatismo del concittadino F. Panella; studente del terzo anno [...] dei congressi di Lodi (21-23 ott. 1890) tenne un discorso sul Patriottismo cattolico, attaccando aspramente la poesia patriottica del Carducci; al X congresso di Genova (4-8 ott. 1892) commemorò il quarto centenario dell'impresa di Cristoforo Colombo ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] per l'approssimatezza della forma e per la genericità delle situazioni psicologiche. È nota infine la polemica dell'A. col Carducci, per la mancata partecipazione di questo alle guerre del Risorgimento.
Morì a Roma il 6 marzo 1906.
Fonti e Bibl ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] , perché invitati alla Società di Minerva o per altre circostanze, personalità letterarie e politiche di primo piano quali G. Carducci, E. De Amicis, G. Giacosa, F. Cavallotti, G. Gallina, P. Cossa. Di un atto del Gallina, Senza bussola, scrisse ...
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BORELLI, Giovanni
Alceo Riosa
Nato a Pavullo nel Frignano (Modena) il 26 marzo 1867, da Felice e da Clementina Tazzioli, ereditò dal padre, modesto falegname che era stato cospiratore e garibaldino, [...] a cura di D. Frigessi, Torino 1960, pp. 68, 70, 72 e n.; P.Gobetti, Scritti politici, Torino 1960, pp. 583, 963; G. Carducci, Opere (ed. naz.), XIX, p. 103; E. Kühn Amendola, Vita con Giovanni Amendola, Firenze 1960, pp. 190, 311, 354, 418; P. Alatri ...
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CIANDA, Alberto
Luigi Agnello
Nato a Roma il 1° genn. 1984 da Francesco, ufficiale giudiziario, e da Modesta Vespasiani, ambedue di origine umbra, si formò in un ambiente familiare in cui erano vive [...] , Storia del dopoguerra. Dalla Liberazione al potere D.C., Bari 1978, ad Ind.; Giustizia e Libertà nella lotta antifascista e nella storia d'Italia, Firenze 1978, ad Ind. È stata tenuta presente anche la testimonianza orale di Anna Carducci Cianca. ...
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BIZZONI, Achille
Raffaele Colapietra
Nato a Pavia il 5 maggio 1841, si avviò nella locale università agli studi di giurisprudenza, poi interrotti nel 1859 per arruolarsi nell'esercito sardo; nel 1861, [...] n., 589; Scrittori garibaldini, a cura di G. Stuparich, Milano 1946; L. Russo, I narratori, Milano 1951, p. 78; G. Carducci, Epistolario (ediz. naz.), XV, Bologna 1953, p. 7; S. Merli, La democrazia radicale in Italia, in Movimento operaio, VII (1955 ...
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libro
Il l. è considerato il principale strumento di diffusione scritta dell’informazione. Si caratterizza per essere prodotto in un numero di copie sufficientemente alto da garantirne la circolazione [...] , Treves (editore di D’Annunzio e De Amicis) a Milano; Loescher a Torino; Cappelli, Zanichelli (pubblicò le opere di Carducci e Pascoli) a Bologna; Sansoni, Olschki, Bemporad a Firenze; Salani, Laterza a Bari. Si diffusero le letterature straniere e ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...