(gr. Kαρία) Vasta regione costiera della Turchia di SO, limitata a N dal fiume Meandro, che la separa dalla Lidia e a S dal f. Dalaman, che la divide dalla Licia. Ha coste molto articolate, mentre l’interno, di difficile accesso, consta d’un massiccio arido e carsico, ricoperto da steppe e da macchia mediterranea. La pesca è la tra le maggiori risorse economiche. Il centro principale è Aydyn.
I Cari ...
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(gr. ᾿Αϕροδισιάς) Antica città dell’Asia Minore, tra la Frigia e la Caria, le cui rovine sono situate presso Giàrah. In epoca cristiano-bizantina il nome pagano A. fu sostituito da quello di Stauropoli. [...] Conserva tra l’altro uno stadio, due teatri, un ginnasio e un grandioso complesso monumentale. Fu sede di una fiorente scuola di scultori, dal periodo di Augusto fino al 4° sec.; i più noti sono Coblano, ...
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Figlia di Ecatomno, sorella di Mausolo e di Artemisia, moglie dell'altro fratello Idrieo, alla cui morte (344 a. C.) assunse la signoria della Caria, che le fu tolta (340) da un altro fratello Pixodaro, [...] e restituita poi (334) da Alessandro Magno ...
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Satrapo della Caria tra il 390 circa e il 377 a. C. Sebbene non si ribellasse apertamente alla Persia, di cui aveva comandato la flotta contro Evagora di Cipro (391), iniziò o accentuò il movimento autonomistico [...] dei principi carî. Contribuì anche notevolmente alla ellenizzazione del proprio paese ...
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Dinasta di parte della Caria (negli ultimi decennî del sec. 3º a. C.), conosciuto quasi esclusivamente da iscrizioni, in particolare da quelle scoperte negli scavi svedesi di Labranda dal 1948 in poi. [...] Governatore prima in nome dei Seleucidi (sotto Seleuco II), poi dei Macedoni (almeno intorno al 220-219, sotto Filippo V), lo vediamo interferire nelle controversie tra Milasa e Labranda o minacciare Iaso ...
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Figlio di Ecatomno, nominalmente satrapo, ma di fatto dinasta indipendente della Caria dal 377 al 353 a. C. In un primo tempo fu in cordiali relazioni col re di Persia, poi, specialmente dopo il trasferimento [...] della sua capitale da Milasa ad Alicarnasso, si affrancò dalla sudditanza avversando anzi il re nella rivolta dei satrapi contro di lui (362), dalla quale seppe però ritirarsi al momento opportuno in modo ...
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Figlio di Ecatomno, dinasta della Caria; successe alla sorella Artemisia (350 a. C.), e dominò (sino al 344) mantenendosi fedele ai Persiani. Gli successe la moglie e sorella Ada. ...
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Uomo di governo e scrittore (n. nella Caria - m. dopo il 308). Governatore di Palmira, Fenicia, Bitinia, nemico dei cristiani, con i suoi consigli spinse Diocleziano alla persecuzione (303). In dipendenza [...] da Porfirio, contro il cristianesimo scrisse un Λόγος ϕιλαλήϑης πρὸς τοὺς χριστιανοὺς, perduto, ma che possiamo conoscere dalle confutazioni di Lattanzio e di Eusebio: criticava la Bibbia come opera menzognera, ...
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(gr. ῾Αλικαρνασσος) Antica città e porto della Caria, presso Bodrum. Colonizzata dai Greci attorno al 1000 a.C., cadde poi in potere dei re di Persia e fu governata da tiranni. Partecipò alla spedizione [...] di Serse contro la Grecia (480). Fece parte della lega delio-attica (metà del 5° sec.) e più tardi cadde in mano di dinasti locali di cui il più famoso fu Mausolo (377-53). Fu conquistata da Alessandro ...
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1. Reggente di Alicarnasso e di altre località della Caria come tutrice del figlio Pisindeli (primi decennî sec. 5º a. C.), partecipò alla spedizione di Serse contro la Grecia e si segnalò nella battaglia [...] in Persia e di lasciare Mardonio in Grecia a proseguire la guerra. 2. Sorella e sposa di Mausolo, gli succedette nella satrapia della Caria (352 a. C.) e morì nel 351. Serbandosi fedele alla Persia domò la ribellione di Rodi e di Eraclea al Latmo ...
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caria
cària s. f. [lat. scient. Carya, dal gr. καρύα «noce» (albero)]. – Genere di piante della famiglia iuglandacee, con circa una ventina di specie arboree, spesso gigantesche, dell’America Settentr.; alcune sono coltivate a scopo ornamentale...
caraita
s. m. (pl. -i). – Seguace della setta ebraica dei caraiti (dall’ebr. Qārā’īm «biblisti»), che ripudiano la dottrina tradizionale rabbinica e riconoscono quale base della vita religiosa la sola Bibbia.