(ted. Kärnten) Stato federato dell’Austria (9536 km2 con 560.407 ab. nel 2007). Capitale Klagenfurt. I confini sono segnati a N dagli Alti Tauri e dalle Alpi Noriche, a E dalla Koralpe, a S dalle Caravanche e dalle Alpi Carniche. Corrisponde a grandi linee all’alto bacino della Drava e ha clima continentale freddo. Numerosi i laghi, d’origine glaciale. Quasi il 50% della superficie produttiva è coperto ...
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Famiglia che ebbe l'investitura del ducato nel 1122, dopo l'estinzione degli Eppenstein. Nel 1268 l'ultimo duca della famiglia, Ulrico III, designò a erede dei suoi dominî non il fratello Filippo, ma Přemysl [...] e mosse guerra, dopo la morte di Ulrico (1269), a Ottocaro. Nella pace di Vienna del 1276, Filippo rinunciò alle sue pretese, ma ottenne in compenso il governo della Carinzia, che conservò fino alla morte (1279). Con lui si estinsero gli S. duchi di ...
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ARNOLFO di Carinzia, Ciborio di.
C. Ghisalberti
Altarolo in forma di ciborio a due piani su quattro colonnine (Monaco, Schatzkammer der Residenz) donato alla chiesa di St. Emmeram a Ratisbona intorno [...] all'893 da A., figlio naturale di Carlomanno. Nato intorno alla metà del sec. 9°, A. nell'880 divenne duca di Carinzia, nell'887 venne eletto re di Germania e nell'896 fu incoronato imperatore a Roma da papa Formoso; insieme con il piccolo altare ...
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Duca di Carinzia e marchese di Verona (m. 1039), investitone da Enrico II alla morte del duca Corrado (1011-1012), a danno dei suoi discendenti: onde Corrado II, imperatore, appoggiò contro A. il patriarca [...] Poppone di Aquileia (1027); poi, nonostante la resistenza di vari signori e del proprio figlio (poi imperatore Enrico III), lo depose come traditore (dieta di Bamberga, 1035) dando la Carinzia al cugino Corrado, che così succedette al padre. ...
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Scrittore austriaco (n. Kamering, Carinzia, 1953). Segnalatosi come autore dell'anti-idillio con la trilogia di romanzi sulla Carinzia (Menschenkind, 1980; Der Ackermann aus Kärnten, 1980; Muttersprache, [...] 1982), ha poi rivolto la sua attenzione dissacratoria a paesi più esotici, come l'Italia e l'India (Der Friedhof der bitteren Orangen, 1990; Domra. Am Ufer des Ganges, 1996), e a figure della letteratura ...
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Pittore austriaco (Titter, Carinzia, 1878 - Klagenfurt 1943). Religioso benedettino, eseguì affreschi nel duomo di Klagenfurt (1928), nel convento di St. Paul in Lavanttal (1931-32), ecc. Fu anche abile [...] silografo ...
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Musicista (Reifnitz, Carinzia, 1550 - Praga 1591). Studiò a Melk. Fu poi corista alla corte di Vienna, direttore di coro all'arcivescovado di Olmütz (1579-85), e finalmente Kantor (maestro) a S. Giovanni [...] in Praga. H. fu un maestro della composizione a più cori, secondo lo stile veneziano; nella sua armonia si alternano i modi medievali con il moderno maggiore-minore ...
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Benedettino (Reichers dorf, Carinzia, 960 - Hildesheim 1038) a
Niederaltaich (990) e qui abate (996), poi a Tegernsee, quindi ancora a Niederaltaich; nel 1022 vescovo di Hildesheim. Sostenitore della riforma [...] di Cluny, fondò varî monasteri e chiese (tra le quali il duomo di Hildesheim con annessa una scuola). Canonizzato nel 1131; festa, 4 (o 5) maggio ...
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Filologo austro-slavo (Repnje, Carinzia, 1780 - Vienna 1844), dal 1810 censore e, poco dopo, bibliotecario della Hofbibliothek di Vienna; collaboratore di rassegne scientifiche austriache e germaniche [...] su questioni linguistiche, letterarie e storiche; pubblicista appassionato, cercò di diffondere l'interesse per gli studî slavi e di crearne un centro a Vienna. Fu maestro e collaboratore di Vuk Stefanović ...
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Erudito (Völkermarkt, Carinzia, 1683 - Vienna 1766). Gesuita dal 1698, dal 1713 docente a Graz e in altri collegi della Compagnia, si dedicò presto allo studio dell'agiografia e della storia ecclesiastica [...] tedesca. Dopo un lungo lavoro di preparazione pubblicò (1727-29) i due primi volumi della sua Germania sacra, una storia antiquaria secondo i varî vescovati cattolici della Germania, che incontrò subito, ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.