Hohenwart, Karl Siegmund von
Politico austriaco (Vienna 1824-ivi 1899). Fu capo del comitato di Fiume (1856), del distretto di Trento (1860), dell’amministrazione della Carniola (1862) e della Carinzia [...] (1866); luogotenente dell’Alta Austria (1868), fu nominato (1871) da Francesco Giuseppe presidente del Consiglio. Favorevole alle ambizioni nazionali dei cechi e clericale, H. durò in carica solo fino ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] . Incapace di far fronte alle incursioni vichinghe, Carlo fu deposto nell’887; come re di G. gli successe Arnolfo di Carinzia, imparentato con i Carolingi. Di fatto l’Impero carolingio era finito, anche se lo stesso Arnolfo prese per breve tempo la ...
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Tratto della valle del Fella (affluente del Tagliamento), da Pontebba alla confluenza con il Tagliamento; attraverso esso, nel Medioevo e anche più tardi, si svolgeva il traffico del ferro tra la Carinzia [...] e il Friuli. Stretto e tortuoso, il C. è poco popolato. I centri più importanti sono Resiutta, Chiusaforte e Pontebba. Dal 1879 è percorso dalla ferrovia che unisce Udine con Tarvisio ...
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Narratore sloveno (Kotlje 1893 - Marburgo 1950). Comunista militante, dovette vivere lungamente all'estero. I suoi racconti (Samorastniki "I senza padre", 1940; Jamnica, 1945) ove è rappresentata la dura [...] vita dei montanari della Carinzia orientale, sono fra i migliori della letteratura slovena contemporanea. ...
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UDALRICO di Treffen
Andrea Tilatti
UDALRICO (Olricus, Oulricus, Ulricus, Voldericus, Volricus, Wolricus) di Treffen. – Unico figlio maschio conosciuto del conte Wolfrad II di Treffen (sul lago di Ossiach, [...] in Carinzia), della stirpe dei conti Altshausen-Veringen, e di Emma figlia del conte Verigand, avvocato della chiesa di Gurk (Dopsch, 1984, p. 539), nacque forse nella seconda metà degli anni Trenta del XII secolo. È nota anche una sorella, Wilbirga, ...
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Figlio (seconda metà sec. 7º) di Lupo, duca del Friuli, che si era ribellato al re longobardo Grimoaldo ed era rimasto ucciso, riprese l'insurrezione contro il sovrano chiedendo aiuto agli Slavi di Carinzia; [...] fu vinto e ucciso presso Cividale. Grimoaldo dette allora il ducato al suo fedele Vettari, mentre suo figlio Romualdo sposava una sorella di Varnefrido ...
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Storico dell'arte austriaco, nato a Harland, St. Pölten, il 4 novembre 1902, morto a Vienna il 17 novembre 1990. Sovrintendente presso l'ufficio dei beni artistici della Carinzia (1929-36) e poi presso [...] quello federale (Bundesdenkmalamt) a Vienna (1936-39), nel 1939 abbandonò l'Austria, ormai annessa dalla Germania nazista, e si trasferì in Inghilterra, dove partecipò all'attività del Warburg Institute ...
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Iniziatore della dinastia di Franconia (n. 990 circa - m. Utrecht 1039). Energico e ambizioso, riuscì (1024) a ottenere la corona di Germania, e acquistò alla propria casa la Baviera, la Svevia e la Carinzia. [...] Fece riconoscere come successore il figlio Enrico, che fu incoronato nel 1028 ad Aquisgrana. Nel 1031 aggiunse all'impero le due Lusazie e nel 1033-34, dopo una lotta sostenuta contro Eudes conte di Champagne, ...
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Nipote (m. 1042 o 1045) del conte di Pordenone, ma di famiglia bavarese; fu nominato dall'imperatore Enrico II patriarca di Aquileia (1017 o 1019), e poi (1022) gli fu compagno, guidando una parte dell'esercito [...] appoggio del successore di Enrico II, l'imperatore Corrado II, sostenne i diritti del patriarcato contro Adalberone, marchese di Carinzia. Durante i contrasti tra Ariberto, arcivescovo di Milano, e l'imperatore, si schierò per quest'ultimo ed ebbe in ...
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Romano (m. 897); eletto vescovo di Anagni da Formoso, successe a Bonifacio VI (pontefice per 15 giorni) nel maggio dell'896, con elezione irregolare, essendo vietato allora il mutamento di sede vescovile. [...] Spoleto, di processare il defunto papa Formoso, che, dopo aver incoronato Lamberto imperatore, gli aveva preferito Arnolfo di Carinzia. Nel famoso "sinodo lateranense del cadavere" (gennaio 897), proclamò Formoso indegno del titolo papale e prive di ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi da questi insieme ai duchi di Carinzia.